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A.A. Classe
2013/2014 LMR/02 - Classe delle lauree magistrali ciclo unico in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali

Obiettivi formativi

La laurea magistrale in conservazione e restauro dei Beni Culturali si propone di formare laureati che debbano:
• essere in possesso di approfondite e specifiche competenze dei metodi e delle tecniche più all'avanguardia relative alla prevenzione da danni fisico-chimico-biologici, alla conservazione e restauro dei beni culturali;
• avere avanzate conoscenze scientifiche dei materiali che costituiscono i beni culturali, delle loro proprietà fisico- chimiche, della loro struttura, dei loro processi di degrado e d'interazione con l'ambiente di conservazione;
• avere la capacità di intervenire nelle situazioni di emergenza del patrimonio culturale attivando le opportune azioni nelle situazioni di catastrofe;
• avere competenze specifiche dei trattamenti e degli interventi da operare sui materiali e sul loro ambiente di conservazione per prevenirne o limitarne il degrado;
• avere la capacità di monitorare e valutare l'idoneità dell'ambiente di conservazione, e di organizzare e gestire il controllo del microclima degli ambienti di conservazione del patrimonio culturale;
• saper dirigere la progettazione e la realizzazione dell'intervento di manutenzione, conservazione e restauro in tutte le sue fasi secondo le più moderne e meno invasive metodiche anche utilizzando o coordinando saperi appartenenti a aree disciplinari diverse;
• avere la capacità di progettare protocolli diagnostici mirati ad analizzare e valutare lo stato di conservazione dei Beni culturali e dei processi di degrado in atto;
• promuovere la conoscenza di tali metodologie e tecniche con mezzi divulgativi diversi sia in ambito scientifico sia in ambito applicativo;
• possedere un'approfondita conoscenza di almeno una lingua europea oltre l'italiano.
Il corso è articolato in cinque anni e segue uno dei principali Percorsi formativi professionalizzanti regolamentati dal D.M. n. 87/2009;
• Manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile, manufatti scolpiti in legno, arredi e strutture lignee, manufatti in materiali sintetici lavorati assemblati o dipinti (PFP2).

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La laurea abilitante in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali forma il restauratore: una figura professionale in grado di rivestire ruoli con responsabilità di controllo e gestione nella conservazione del patrimonio culturale. Gli sbocchi sono:
• aziende ed organizzazioni pubbliche e private operanti nel settore della conservazione, del restauro e della tutela dei beni culturali;
• istituzioni del Ministero dei Beni e Attività Culturali preposti alla tutela dei Beni Culturali (soprintendenze, musei, biblioteche, archivi ecc...).

L'accesso al Corso di laurea è a numero programmato con un numero complessivo pari a 10 studenti per il percorso professionalizzante attivato.
Requisiti di ammissione al corso: Le prove di accesso si articolano in tre prove due a carattere pratico ed una orale. La prova di disegno consiste nella trasposizione grafica di un manufatto artistico o parte di esso, condotta per mezzo di una riproduzione fotografica in bianco e nero. La seconda prova consiste nella reintegrazione pittorica su carta bianca con colori ad acquarello di un'immagine dipinta lacunosa al fine di ricostruirne l'unità figurativa, mediante sovrapposizione e giustapposizione di velature di colori differenti, fino ad ottenere un colore complessivo identico a quello adiacente di riferimento. La prova orale riguarda argomenti di studio relativi alle tecniche esecutive e materiali costitutivi della produzione artistica, alle discipline scientifiche, alla storia dell'arte. Un'apposita Commissione stilerà una graduatoria di merito in base agli esiti delle prove.

Il Corso, al fine di completare la preparazione culturale degli allievi restauratori è costruito in modo da fornire allo studente una solida base teorica ed anche tutte le conoscenze di carattere tecnico connesse con gli interventi di restauro sulle diverse classi di manufatti previste. L'apprendimento tecnico si svolgerà direttamente nei laboratori di diagnostica e di rilievo; le abilità pratiche vengono acquisite mediante 110 CFU di attività laboratoriale più 14 CFU per la prova finale, sviluppate nei laboratori e nei cantieri esterni o direttamente organizzati dall'Università con frequenza obbligatoria.

 Piano dell'offerta formativa
Conservazione e Restauro dei beni culturali (LMR/02)

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