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A.A. Classe Sede
2017/2018 LMG/01 - Classe delle lauree magistrali in giurisprudenza Urbino

Obiettivi formativi

Obiettivi formativi del corso di laurea sono:

  • l’approfondimento della cultura giuridica di base nazionale ed europea, anche con tecniche e metodologie casistiche, in rapporto a tematiche utili alla comprensione e alla valutazione di principi o istituti del diritto positivo;
  • il conseguimento di conoscenze storiche che consentano di valutare gli istituti del diritto positivo anche nella prospettiva dell’evoluzione degli stessi;
  • la capacità di produrre, anche con l’uso di strumenti informatici, testi giuridici (normativi e/o negoziali e/o processuali) chiari, pertinenti ed efficaci in rapporto ai contesti di impiego, ben argomentati;
  • l’acquisizione di capacità interpretative, analisi casistica, qualificazione giuridica (rapporto fatti a fattispecie), rappresentazione dei risultati interpretativi, nonché l’acquisizione degli strumenti di base per l’aggiornamento delle proprie competenze;
  • l’acquisizione delle metodologie e delle capacità necessarie per sviluppare analisi interdisciplinari delle questioni affrontate. 

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Il corso indirizza alle professioni legali (avvocatura e notariato) e all'accesso ai ruoli della magistratura, nonché all'assunzione di ruoli, caratterizzati da funzioni di elevata responsabilità in organizzazioni socio-economiche private (imprese, banche, assicurazioni, sindacati, associazioni di categorie, onlus, ecc.) e pubbliche (autorità di regolamentazione, organi costituzionali, pubbliche amministrazioni, ecc.), nazionali, comunitarie ed internazionali.

REQUISITI DI ACCESSO ALLE PROFESSIONI REGOLAMENTATE:

1. Avvocato.

Per poter accedere alla professione di Avvocato il laureato in Giurisprudenza deve effettuare preliminarmente il tirocinio di 18 mesi, di cui alla Legge n. 247/2012 ed al D.M. n. 70/2016, presso uno studio professionale di Avvocato iscrivendosi allo specifico Albo tenuto dall'Ordine degli Avvocati della Provincia nel cui ambito è situato il predetto studio. I primi 6 mesi di tale tirocinio possono essere effettuati anche nell'ultimo anno del Corso di laurea nel rispetto di quanto previsto dalla Convenzione Quadro sottoscritta il 24 febbraio 2017 dal Consiglio Nazionale Forense e dalla Conferenza Nazionale dei Direttori di Giurisprudenza e di Scienze Giuridiche, ai sensi della Legge n. 247/2012 e del D.M. n. 70/2016. Al termine dei 18 mesi di tirocinio il laureato in Giurisprudenza può sostenere l'esame di Stato il

cui superamento è necessario per poter accedere alla professione di Avvocato.

2. Notaio

Per poter accedere alla professione di Notaio il laureato in Giurisprudenza deve svolgere un periodo di pratica notarile di 18 mesi presso lo studio di un Notaio. Anche in questo caso è prevista la possibilità di anticipare 6 mesi di tale pratica nell'ultimo anno di Corso di laurea nel rispetto della Convenzione Quadro sottoscritta il 7 dicembre 2016 tra il Ministero della Giustizia, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ed il Consiglio Nazionale del Notariato. Esaurita la pratica notarile il laureato in Giurisprudenza può partecipare all'esame di Stato il superamento del quale è necessario per esercitare la professioni di Notaio.

3. Consulente del lavoro

Il laureato in Giurisprudenza può altresì svolgere il tirocinio di 18 presso uno studio professionale di consulenza del lavoro necessario per potere sostenere l'esame di Stato che abilita alla professione di Consulente del lavoro (l. n. 12/79 e successive modificazioni). I primi 6 mesi di tale tirocinio possono essere svolti durante l'ultimo anno del Corso di laurea nel rispetto di quanto previsto dalla apposita disciplina convenzionale consultabile sul sito del Dipartimento.

REQUISITI DI ACCESSO ALLA MAGISTRATURA ORDINARIA

4. Magistrato

Per poter essere ammesso al concorso pubblico per Magistrato ordinario, il laureato in Giurisprudenza, ai sensi del D.Lgs. n. 160/2006, deve altresì: essere in possesso del Diploma conseguito presso una Scuola di specializzazione per le professioni legali di cui al D.Lgs. n. 398/97; oppure essere in possesso di un Dottorato di ricerca in materie giuridiche; oppure essere in possesso del Diploma di specializzazione in una disciplina giuridica presso una Scuola di specializzazione di cui al D.P.R. n. 162/1982; oppure avere concluso positivamente lo stage presso gli Uffici Giudiziari o avere svolto il tirocinio professionale per diciotto mesi presso l'Avvocatura dello Stato, ai sensi dell'art. 73 del D.L. n. 69/2013, convertito con Legge n. 98/2013, nel testo vigente a seguito dell'entrata in vigore del D.L. n. 90/2017 convertito con Legge n. 114/2014.

 Autonomia di giudizio(making judgements)

Capacità interpretativa, di analisi casistica e di qualificazione del rapporto tra fatti di realtà e fattispecie legale, in modo da poter riusciere identificare, rappresentare e risolvere problemi di tutela dei diritti e di risoluzuione dei conflitti interindividuali e collettivi, anche al fine di produrre testi normativi, negoziali, processuali che siano chiari, pertinenti ed efficaci.

Abilità comunicative(communication skills)

Capacità di descrivere ed approfondire i problemi giuridici nel rapporto sia con operatori e soggetti professionali, sia con potenziali clienti o soggetti comunque interessati.
Capacità di illustrare i percorsi logico-giuridici che portano alla soluzione dei problemi teorici ed applicativi posti.
Capacità di convincimento e di esposizione delle argomentazioni, anche in contraddittorio con altri soggetti qualificati.

Capacità di apprendimento(learning skills)

Acquisizione delle capacità e degli strumenti di base per l'aggiornamento costante delle proprie competenze; capacità di comprendere la complessità del fenomeno giuridico; capacità di seguire autonomamente l'evoluzione del diritto vivente e di approfondirlo utilizzando tutte le conoscenze, anche strumentali, necessarie ed acquisite durante il corso di studi.

 Area delle discipline pubblicistiche

 Conoscenza e comprensione (Knowledge and understanding):

 Alla fine del percorso formativo, il laureato dovrà aver acquisito le attitudini di seguito descritte in termini di conoscenza e comprensione:

- una solida conoscenza dei fondamenti del metodo giuridico, nonché della struttura e dei principali contenuti dell'ordinamento giuridico positivo italiano;

- conoscenza dei fondamentali istituti giuspubblicistici, con particolare riferimento al diritto costituzionale, da un punto di vista teorico e pratico, anche per quanto attiene ai profili della autonomia regionale ed alla dimensione sovranazionale europea;

- conoscenza dei principi del diritto amministrativo, sia dal punto di vista sostanziale sia dal punto di vista processuale al fine di poter trattare questioni oggetto di dibattito dottrinale e giurisprudenziale;

- conoscenza di alcuni sistemi giuridici religiosi e capacità di raccordare criticamente i fenomeni giuridici con le istanze religiose, sociali e culturali di riferimento.

Tali attitudini sono sviluppate attraverso attività formative di insegnamento nonché tramite seminari di approfondimento tematici, discussione su casi giurisprudenziali e conferenze tematiche nell'ambito delle iniziative promosse dal Laboratorio di diritto vivente.

La valutazione della padronanza delle conoscenze e competenze avviene tramite le prove di accertamento finali e, ove opportuno, attraverso test intermedi e altresì mediante elaborati su casi giurisprudenziali.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding):

 Alla fine del percorso formativo, il laureato dovrà aver acquisito le attitudini di seguito descritte in termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione:

- capacità di approccio sia teorico, sia tecnico-professionale alle questioni giuridiche che dovrà affrontare, e di applicazione ai casi di specie delle conoscenze acquisite, con particolare riferimento alle questioni di costituzionalità anche rispetto alla dimensione europea;

- capacità di applicare le conoscenze acquisite a questioni giuridiche di natura amministrativa, al fine di riuscire a formulare e argomentare giudizi autonomi e ad individuare soluzioni appropriate con riguardo a casi concreti anche dal punto di vista processuale;

- capacità di comprendere l'assetto dell'organizzazione delle pubbliche amministrazioni centrali e periferiche e le principali procedure di funzionamento delle medesime, anche al fine di individuare soluzioni appropriate per casi concreti.

- capacità di analizzare i principali problemi connessi alla libertà religiosa ed ai rapporti tra Stato e Chiese.

Tali attitudini sono conseguite attraverso lo sviluppo di una capacità elaborativa di testi e documenti giuridici in contesti giudiziali ed extragiudiziali talora valorizzando se del caso un approccio interdisciplinare.
Tali attitudini sono valutate tramite presentazione di elaborati, esercitazioni su casi giurisprudenziali
e altre esperienze formative organizzate nell'ambito del corso di studi.

 

INSEGNAMENTI:DIRITTO COSTITUZIONALE -DIRITTO COSTITUZIONALE EUROPEO- DIRITTO REGIONALE-DIRITTO AMMINISTRATIVO-DIRITTO PROCESSUALE AMMINISTRATIVO
DIRITTO ECCLESIASTICO

 Area delle discipline privatistiche

 Conoscenza e comprensione (Knowledge and understanding):

 Alla fine del percorso formativo, il laureato dovrà aver acquisito le attitudini di seguito descritte in termini conoscenza e comprensione:

- conoscenza e capacità di comprensione delle principali tematiche giusprivatistiche con particolare riferimento alla disciplina del diritto delle persone e della famiglia, delle obbligazioni e del contratto, della responsabilità civile, dei diritti reali, dei titoli di credito, delle successioni nonché dei fondamenti del diritto dell'impresa, del mercato e delle società sviluppando la capacità di comprendere la letteratura specialistica e la giurisprudenza in materia.

- conoscenza delle norme e degli istituti del diritto nazionale, comunitario ed internazionale privato;

- conoscenza delle procedure di risoluzione giudiziale e stragiudiziale delle controversie;

- capacità di comprendere finalità, contesti e conseguenze delle politiche del diritto;

- capacità di elaborare documenti giuridici nell’ambito di contesti negoziali, stragiudiziali e giudiziali.

Tali attitudini sono sviluppate attraverso attività formative di insegnamento nonché tramite seminari di approfondimento tematici, discussione su casi giurisprudenziali e conferenze tematiche nell'ambito delle iniziative promosse dal Laboratorio di diritto vivente.

La valutazione della padronanza delle conoscenze e competenze avviene tramite le prove di accertamento finali e, ove opportuno, attraverso test intermedi e altresì mediante elaborati su casi giurisprudenziali.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding):

 Alla fine del percorso formativo, il laureato dovrà aver acquisito le attitudini di seguito descritte in termini capacità di applicare conoscenza e comprensione:

- capacità di interpretare ed applicare le norme dell’ordinamento giuridico nazionale, comunitario ed internazionale privato;

- capacità di utilizzare il Codice civile e di reperire, anche tramite banche dati, comprendere e utilizzare le fonti del diritto, la giurisprudenza e i dati statistico/sociali rilevanti.

- capacità di applicare le competenze acquisite alla interpretazione e redazione di contratti e atti giudiziali

- capacità di fornire assistenza legali discutendo criticamente il contenuto delle soluzioni proposte.

Tali attitudini sono conseguite attraverso lo sviluppo di una capacità elaborativa di testi e documenti giuridici in contesti giudiziali ed extragiudiziali talora valorizzando se del caso un approccio interdisciplinare.

Tali attitudini sono valutate tramite presentazione di elaborati, esercitazioni su casi giurisprudenziali e altre esperienze formative organizzate nell'ambito del corso di studi.

INSEGNAMENTI: ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO-DIRITTO PRIVATO PROGREDITO-DIRITTO CIVILE

Area delle conoscenze storiche e filosofico-sociologiche

 Conoscenza e comprensione (Knowledge and understanding):

Alla fine del percorso formativo, il laureato dovrà aver acquisito le attitudini di seguito descritte in termini di conoscenza e comprensione:

- conoscenza del fenomeno giuridico, in particolare del suo connaturale rapporto con la storia;

- conoscenza dei sistemi giuridici nella prospettiva della loro evoluzione nel corso del tempo e con riferimento alle principali tappe della storia giuridica europea;

- conoscenza dei settori storico-giuridici e dei principi filosofico-giuridici di base, nonché delle problematiche connesse all'informatica giuridica;

- conoscenza dei fenomeni giuridici in riferimento alle istanze sociali, culturali ed economiche.

Tali attitudini sono sviluppate attraverso attività formative di insegnamento nonché tramite seminari di approfondimento tematici, discussione su casi giurisprudenziali e conferenze tematiche nell'ambito delle iniziative promosse dal Laboratorio di diritto vivente.

La valutazione della padronanza delle conoscenze e competenze avviene tramite le prove di accertamento finali e, ove opportuno, attraverso test intermedi e altresì mediante elaborati su casi giurisprudenziali.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding):

 Alla fine del percorso formativo, il laureato dovrà aver acquisito le attitudini di seguito descritte in termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione:

- la capacità di contestualizzare ed interpretare la natura e le implicazioni dei sistemi giuridici;

- la capacità di reperire, anche tramite banche dati, comprendere e utilizzare le fonti storiche e filosofiche del diritto;
- la capacità di affrontare l’interpretazione di un testo giuridico sia nella sua logica interna, sia nel rapporto con altri testi;

- assuefazione a un linguaggio tecnico-giuridico arricchito da termini di derivazione classica e alle prime problematiche relative alla critica testuale.

- sviluppo di una sensibilità storica rispetto agli istituti giuridici del diritto positivo vigente

Tali attitudini sono conseguite attraverso lo sviluppo di una capacità elaborativa di testi e documenti giuridici in contesti giudiziali ed extragiudiziali talora valorizzando se del caso un approccio interdisciplinare.

Tali attitudini sono valutate tramite presentazione di elaborati, esercitazioni su casi giurisprudenziali
e altre esperienze formative organizzate nell'ambito del corso di studi.

INSEGNAMENTI:FILOSOFIA DEL DIRITTO ED ELEMENTI DI INFORMATICA GIURIDICA-FONDAMENTI DEL DIRITTO EUROPEO-STORIA DEL DIRITTO ITALIANO-DIRITTO ROMANO-SOCIOLOGIA DEL DIRITTO

Area delle discipline economiche e tributaristiche

 Conoscenza e comprensione (Knowledge and understanding):

 Alla fine del percorso formativo, il laureato dovrà aver acquisito le attitudini di seguito descritte in termini di conoscenza e comprensione:

- conoscenza e capacità di comprensione dei settori giuridici ed economici di base;

- conoscenza delle norme e dei sistemi tributari nazionali e comunitari e del funzionamento dei mercati;

- conoscenza delle procedure di risoluzione giudiziale e stragiudiziale delle controversie in materia tributaria;

- conoscenza di base delle discipline economiche, con particolare riguardo al funzionamento del mercato e del settore pubblico;

- capacità di comprendere finalità, contesti ed effetti delle politiche del diritto e delle politiche economiche.

Tali attitudini sono sviluppate attraverso attività formative di insegnamento nonché tramite seminari di approfondimento tematici, discussione su casi giurisprudenziali e conferenze tematiche nell'ambito delle iniziative promosse dal Laboratorio di diritto vivente.

La valutazione della padronanza delle conoscenze e competenze avviene tramite le prove di accertamento finali e, ove opportuno, attraverso test intermedi e altresì mediante elaborati su casi giurisprudenziali.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding):

 Alla fine del percorso formativo, il laureato dovrà aver acquisito le attitudini di seguito descritte in termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione:

- la capacità di comprendere il funzionamento dei mercati ed il comportamento degli agenti che in essi operano, nonché di mettere in relazione il sistema delle norme con il funzionamento dei sistemi economici;

- la capacità di analizzare le politiche pubbliche di rilievo economico e finanziario;

- la capacità di applicare le conoscenze acquisite alle moderne dinamiche del diritto tributario, anche in relazione al contesto europeo ed internazionale;

- la capacità di elaborare documenti giuridici nell’ambito di contesti negoziali, stragiudiziali e giudiziali.

Tali attitudini sono conseguite attraverso lo sviluppo di una capacità elaborativa di testi e documenti giuridici in contesti giudiziali ed extragiudiziali talora valorizzando se del caso un approccio interdisciplinare.

Tali attitudini sono valutate tramite presentazione di elaborati, esercitazioni su casi giurisprudenziali
e altre esperienze formative organizzate nell'ambito del corso di studi.

INSEGNAMENTI ECONOMIA POLITICA-DIRITTO TRIBUTARIO-POLITICA ECONOMICA-SCIENZA DELLE FINANZE

Area delle discipline laburistiche e commercialistiche

 Conoscenza e comprensione (Knowledge and understanding):

 Alla fine del percorso formativo, il laureato dovrà aver acquisito le attitudini di seguito descritte in termini di conoscenza e comprensione:

- la conoscenza dei fondamenti e delle principali problematiche interpretative del sistema giussindacale e di relazioni industriali anche in una dimensione sovranazionale;

- la conoscenza dei principi fondamentali e delle principali questioni interpretative ed applicative della disciplina comunitaria e nazionale sui rapporti di lavoro, anche con riferimento ai profili legati alla salute e sicurezza dei lavoratori;

- la conoscenza dei principali istituti in materia d’i impresa, di società, dei mercati mobiliari e finanziari, nonché delle procedure di gestione delle crisi di ’impresa;

- la conoscenza dei concetti e delle tecniche di base per inquadrare le principali problematiche di gestione alle situazioni concrete sia nel campo bancario che in quello finanziario.

Tali attitudini sono conseguite attraverso lo sviluppo di una capacità elaborativa di testi e documenti giuridici in contesti giudiziali ed extragiudiziali talora valorizzando se del caso un approccio interdisciplinare.

Tali attitudini sono valutate tramite presentazione di elaborati, esercitazioni su casi giurisprudenziali
e altre esperienze formative organizzate nell'ambito del corso di studi.

 

Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding):

 Alla fine del percorso formativo, il laureato dovrà aver acquisito le attitudini di seguito descritte in termini capacità di applicare conoscenza e comprensione:

- capacità di reperire, interpretare ed applicare, alla luce degli orientamenti giurisprudenziali, le diverse fonti normative dell’'ordinamento giuridico nazionale e comunitario del lavoro, sia per quanto attiene alla dimensione collettiva sia per quanto riguarda la dimensione individuale dei rapporti lavoristici;

- capacità di applicare le conoscenze acquisite alla risoluzione delle controversie individuali e collettive di lavoro anche con riferimento alle questioni della sicurezza sul lavoro;

- capacità di adottare le opportune soluzioni contrattuali nonché gli strumenti necessari per affrontare le problematiche giuridiche nell’'ambito del diritto commerciale, sotto un profilo pratico, anche alla luce delle più recenti pronunce giurisprudenziali grazie ad una corretta applicazione delle norme vigenti con specifico riguardo agli aspetti problematici maggiormente controversi della materia.

- capacità di qualificare le questioni giuridiche concrete che potranno affrontare, ed applicheranno le conoscenze acquisite, avendo sviluppato capacità di astrazione dalle norme giuridiche per il loro utilizzo in relazione al caso pratico.

Tali attitudini sono conseguite attraverso lo sviluppo di una capacità elaborativa di testi e documenti giuridici in contesti giudiziali ed extragiudiziali talora valorizzando se del caso un approccio interdisciplinare.

Tali attitudini sono valutate tramite presentazione di elaborati, esercitazioni su casi giurisprudenziali e altre esperienze formative organizzate nell'ambito del corso di studi.

INSEGNAMENTI: DIRITTO COMMERCIALE - DIRITTO DEL LAVORO

Area del diritto internazionale e dell’Unione europea

 Conoscenza e comprensione (Knowledge and understanding):

 Alla fine del percorso formativo, il laureato dovrà aver acquisito le attitudini di seguito descritte in termini di conoscenza e comprensione:

• conoscenza della struttura di base dell’ordinamento internazionale, del ruolo svolto dalle organizzazioni internazionali nelle relazioni tra gli Stati e della loro attività normativa e gli effetti che questa produce negli ordinamenti statali;

• conoscenza adeguata dei meccanismi tramite i quali il diritto internazionale è reso applicabile negli ordinamenti nazionali;
• conoscenze essenziali riguardo al diritto internazionale privato e processuale italiano e europeo;

• conoscenza del meccanismo istituzionale del processo di integrazione europea e delle principali politiche dell’Unione europea nei differenti ambiti di cooperazione;

• comprensione dei fenomeni evolutivi connessi alla recente riforma dell’Unione europea.

Tali attitudini sono sviluppate attraverso attività formative di insegnamento nonché tramite seminari di approfondimento tematici, discussione su casi giurisprudenziali e conferenze tematiche nell'ambito delle iniziative promosse dal Laboratorio di diritto vivente.

La valutazione della padronanza delle conoscenze e competenze avviene tramite le prove di accertamento finali e, ove opportuno, attraverso test intermedi e altresì mediante elaborati su casi giurisprudenziali.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding):

 Alla fine del percorso formativo, il laureato dovrà aver acquisito le attitudini di seguito descritte in termini capacità di applicare conoscenza e comprensione:

- la capacità di analizzare le caratteristiche salienti del diritto internazionale pubblico e del diritto internazionale privato;
la capacità di analizzare le principali implicazioni connesse alle politiche svolte dalle organizzazioni internazionali e gli effetti che esse producono all’interno degli Stati;

- la capacità di analizzare le principali implicazioni connesse alla struttura istituzionale ed all’azione dell’Unione europea, individuando di volta in volta gli effetti riconducibili all’operato delle sue istituzioni e dei suoi principali organi;


- la capacità di determinare complessivamente gli effetti che la normativa UE produce nell’ordinamento giuridico italiano e di illustrare le principali tendenze di riforma in atto a livello europeo.

Tali attitudini sono conseguite attraverso lo sviluppo di una capacità elaborativa di testi e documenti giuridici in contesti giudiziali ed extragiudiziali talora valorizzando se del caso un approccio interdisciplinare.

Tali attitudini sono valutate tramite presentazione di elaborati, esercitazioni su casi giurisprudenziali
e altre esperienze formative organizzate nell'ambito del corso di studi.

INSEGNAMENTI: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA-DIRITTO INTERNAZIONALE

Area delle discipline comparatistiche

 Conoscenza e comprensione (Knowledge and understanding):

 Alla fine del percorso formativo, il laureato dovrà aver acquisito le attitudini di seguito descritte in termini di conoscenza e comprensione
- conoscenza del metodo comparatistico e dei diversi contesti di applicazione della comparazione giuridica;

- conoscenza delle caratteristiche fondamentali delle famiglie giuridiche, con particolare riferimento ai sistemi di common law e la conoscenza degli istituti e delle problematiche principali in materia di diritto privato comparato;

- conoscenza dei principali sistemi giuridici statuali e delle problematiche connesse ai diversi assetti costituzionali;

- conoscenza delle problematiche e dei principali strumenti di armonizzazione del diritto a livello europeo e internazionale e del ruolo svolto dalla comparazione giuridica in tale ambito.

Tali attitudini sono sviluppate attraverso attività formative di insegnamento nonché tramite seminari di approfondimento tematici, discussione su casi giurisprudenziali e conferenze tematiche nell'ambito delle iniziative promosse dal Laboratorio di diritto vivente.

La valutazione della padronanza delle conoscenze e competenze avviene tramite le prove di accertamento finali e, ove opportuno, attraverso test intermedi e altresì mediante elaborati su casi giurisprudenziali.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding):

 Alla fine del percorso formativo, il laureato dovrà aver acquisito le attitudini di seguito descritte in termini capacità di applicare conoscenza e comprensione:

- la capacità di ricercare, comprendere, interpretare ed utilizzare fonti e materiali di diritto straniero nei diversi ambiti professionali e di comprendere l’interazione tra fonti nazionali e sovranazionali del diritto;

- la capacità di utilizzare il metodo comparatistico nell'interpretazione dei fenomeni giuridici e nella risoluzione dei relativi problemi;

- la capacità di interagire con operatori del diritto di diversa tradizione giuridica e di operare in contesti sovranazionali.
 

Tali attitudini sono conseguite attraverso lo sviluppo di una capacità elaborativa di testi e documenti giuridici in contesti giudiziali ed extragiudiziali talora valorizzando se del caso un approccio interdisciplinare.

Tali attitudini sono valutate tramite presentazione di elaborati, esercitazioni su casi giurisprudenziali
e altre esperienze formative organizzate nell'ambito del corso di studi.

INSEGNAMENTI: DIRITTO PUBBLICO COMPARATO-DIRITTO PRIVATO COMPARATO

 

Area del diritto penale

 Conoscenza e comprensione (Knowledge and understanding):

 Alla fine del percorso formativo, il laureato dovrà aver acquisito le attitudini di seguito descritte in termini di conoscenza e comprensione:

- la conoscenza dei fondamenti del diritto penale e della teoria del reato;

- la conoscenza degli istituti di parte generale e dei loro rapporti coi principi costituzionali e con la legislazione penale complementare;

- la conoscenza della parte speciale del diritto penale con particolare riferimento al diritto penale commerciale;

- la conoscenza dei principali istituti del diritto penale in Europa.

Tali attitudini sono sviluppate attraverso attività formative di insegnamento nonché tramite seminari di approfondimento tematici, discussione su casi giurisprudenziali e conferenze tematiche nell'ambito delle iniziative promosse dal Laboratorio di diritto vivente.

La valutazione della padronanza delle conoscenze e competenze avviene tramite le prove di accertamento finali e, ove opportuno, attraverso test intermedi e altresì mediante elaborati su casi giurisprudenziali.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding):

 Alla fine del percorso formativo, il laureato dovrà aver acquisito le attitudini di seguito descritte in termini capacità di applicare conoscenza e comprensione:

- la capacità di reperire e di interpretare, anche alla luce degli orientamenti giurisprudenziali, le fonti del diritto penale, sia per quanto attiene alla sua parte generale, sia per quanto riguarda i suoi aspetti specialistici, con particolare riferimento al diritto penale commerciale.


Tali attitudini sono conseguite attraverso lo sviluppo di una capacità elaborativa di testi e documenti giuridici in contesti giudiziali ed extragiudiziali talora valorizzando se del caso un approccio interdisciplinare.

Tali attitudini sono valutate tramite presentazione di elaborati, esercitazioni su casi giurisprudenziali
e altre esperienze formative organizzate nell'ambito del corso di studi

INSEGNAMENTI: DIRITTO PENALE I - DIRITTO PENALE II - DIRITTO PENALE COMMERCIALE

Area del diritto processuale

 Conoscenza e comprensione (Knowledge and understanding):

 Alla fine del percorso formativo, il laureato dovrà aver acquisito le attitudini di seguito descritte in termini conoscenza e comprensione:

- la conoscenza di normativa costituzionale sulla tutela dei diritti, l’assetto della giurisdizione, l’ordinamento giudiziario
- la conoscenza di principi dogmatici della materia processualistica in generale;.

- la conoscenza dei principi fondamentali e delle tecniche del diritto processuale civile quale strumento di tutela dei diritti nell'ambito delle controversie tra privati, nonché dei modelli di risoluzione alternativa delle medesime;

- la conoscenza dei fondamenti della procedura penale alla luce dell'evoluzione delle regole del processo.

Tali attitudini sono sviluppate attraverso attività formative di insegnamento nonché tramite seminari di approfondimento tematici, discussione su casi giurisprudenziali e conferenze tematiche nell'ambito delle iniziative promosse dal Laboratorio di diritto vivente.

La valutazione della padronanza delle conoscenze e competenze avviene tramite le prove di accertamento finali e, ove opportuno, attraverso test intermedi e altresì mediante elaborati su casi giurisprudenziali.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding):

 Alla fine del percorso formativo, il laureato dovrà aver acquisito le attitudini di seguito descritte in termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione

- la capacità di individuare le controversie rientranti nell’ambito della giurisdizione civile e penale;

- la capacità di individuare gli organi competenti alla risoluzione delle controversie e gli strumenti processuali da utilizzare.

Tali attitudini sono conseguite attraverso lo sviluppo di una capacità elaborativa di testi e documenti giuridici in contesti giudiziali ed extragiudiziali talora valorizzando se del caso un approccio interdisciplinare.

Tali attitudini sono valutate tramite presentazione di elaborati, esercitazioni su casi giurisprudenziali
e altre esperienze formative organizzate nell'ambito del corso di studi.

INSEGNAMENTI: DIRITTO PROCESSUALE CIVILE - DIRITTO PROCESSUALE PENALE

Area delle competenze accessorie

 Conoscenza e comprensione (Knowledge and understanding):

 Alla fine del percorso formativo, il laureato dovrà aver acquisito le attitudini di seguito descritte in termini di conoscenza e comprensione:

- la conoscenza della terminologia giuridica inglese o francese di base;

Tali attitudini sono sviluppate attraverso attività formative di insegnamento nonché tramite seminari di approfondimento tematici, discussione su casi giurisprudenziali e conferenze tematiche nell'ambito delle iniziative promosse dal Laboratorio di diritto vivente.

La valutazione della padronanza delle conoscenze e competenze avviene tramite le prove di accertamento finali e, ove opportuno, attraverso test intermedi e altresì mediante elaborati su casi giurisprudenziali.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding):

- la capacità di comprendere un testo di carattere giuridico in lingua inglese o francese.

Tali attitudini sono conseguite attraverso lo sviluppo di una capacità elaborativa di testi e documenti giuridici in contesti giudiziali ed extragiudiziali talora valorizzando se del caso un approccio interdisciplinare.

Tali attitudini sono valutate tramite presentazione di elaborati, esercitazioni su casi giurisprudenziali
e altre esperienze formative organizzate nell'ambito del corso di studi.

INSEGNAMENTI: LINGUA FRANCESE COMPRENSIVA DEL LINGUAGGIO GIURIDICO - LINGUA INGLESE COMPRENSIVA DEL LINGUAGGIO GIURIDICO

 

Il Corso consiste in un percorso formativo quinquennale che ha ad oggetto lo studio delle varie branche della scienza giuridica analizzate con riferimento ai loro aspetti teorici ed applicativi e permette di acquisire una solida conoscenza di tutti i settori del diritto. Gli insegnamenti, prevalentemente obbligatori, comprendono una trattazione della materia a carattere istituzionale ed i necessari approfondimenti teorici ed attività didattiche integrative, quali esercitazioni, seminari o conferenze nonché laboratori di diritto.

Alcuni insegnamenti provvedono ad impartire, nell’ambito del corso, almeno 6 ore dedicate allo studio della casistica giurisprudenziale e all’apprendimento della metodologia necessaria a tale studio. La partecipazione alle lezioni non è obbligatoria anche se vivamente consigliata. Il Corso prevede la possibilità dell’iscrizione in “modalità a tempo parziale”. 

Per essere ammessi all'esame di laurea occorre aver superato, con esito positivo, gli esami degli insegnamenti previsti nel piano degli studi, con le modalità di esame stabilite nel Regolamento didattico del corso di laurea. Il numero dei CFU acquisiti durante il Corso degli studi, comprensivo di quelli relativi all'esame finale, non deve essere inferiore a 300: pertanto, per essere ammesso alla prova finale, lo studente deve aver previamente conseguito 280 CFU.La prova finale, il cui superamento dà diritto al riconoscimento di 20 CFU, consiste nella discussione di una tesi elaborata per iscritto in modo originale dallo studente, sotto la guida di un relatore, scelta in una delle materie di insegnamento del corso di studio. La presentazione di un elaborato scritto è obbligatoria e la discussione orale mira a dimostrare la capacità dello studente di inquadrare e risolvere, alla luce degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali, un problema teorico-pratico individuato da uno dei docenti del Corso e connesso alle tematiche oggetto del corso di studi. Può essere docente relatore ogni titolare di corso d'insegnamento della Scuola di Giurisprudenza, compresi i professori supplenti e i professori a contratto durante l'anno accademico in cui prestano la loro opera. L'elaborato finale, in accordo con il relatore, può essere scritto anche in lingua straniera. L'esame di laurea comporta una valutazione complessiva della maturità intellettuale, della qualità della prova finale e della carriera dello studente. Il voto di laurea, espresso in centodecimi, si ottiene sommando:- la media (ponderata per i CFU), espressa in centodecimi, dei voti conseguiti dallo studente negli esami di profitto relativi al Corso di laurea;- un voto assegnato alla discussione dell'elaborato finale, sulla base dei criteri stabiliti dal Consiglio della Scuola di Giurisprudenza;- ulteriori punti basati su criteri di merito misurabili e comunque predefiniti dal Consiglio della Scuola di Giurisprudenza. Nel caso di punteggio finale complessivo pari a 110/110 la Commissione di laurea può attribuire la lode con votazione all'unanimità. Il punteggio minimo è pari a 66/110. Lo svolgimento della prova finale è pubblico così come la proclamazione del risultato finale.

Giurisprudenza (LMG/01)

a) Iniziative di rafforzamento degli strumenti e delle metodologie della conoscenza.

a1) Laboratorio di diritto vivente.

Nel CdS è da tempo istituito il 'Laboratorio di diritto vivente' che è una iniziativa didattica finalizzata ad offrire un primo contatto con le più attuali questioni giuridiche della modernità. L'iniziativa e' rivolta agli studenti iscritti al terzo, quarto e quinto anno del Corso. Le attività del 'Laboratorio' si caratterizzano per la costante attenzione riservata ai profili applicativi e alle metodologie che debbono essere acquisite per riuscire a trattare proficuamente le questioni affrontate, anche da un punto di vista professionale. Le modalità didattiche sono congrue a tali scopi, caratterizzandosi per l'ampio rilievo assegnato ad analisi casistiche e al contributo offerto da figure professionali altamente qualificate e specializzate, come in particolare Magistrati e Avvocati. Un elemento caratterizzante le iniziative didattiche del 'Laboratorio' è costituito dalla interdisciplinarietà'. Ciascun corso prevede che i partecipanti si esercitino nella individuazione di soluzioni ad un caso specifico. Al termine del Laboratorio vengono crediti formativi universitari agli studenti frequentanti.

Per ulteriori dettagli sul Laboratorio di Diritto vivente è possibile consultare il link inserito

Link inserito: http://www.uniurb.it/it/portale/digiur.php?mist_id=15310&lang=IT&tipo=DIGIUR&page=2436

b) Iniziative di miglioramento del dialogo docenti-studenti e di presentazione degli esiti del questionario studenti

b1) ASSEMBLEA STUDENTESCA - A partire da una prima iniziativa assembleare assunta dalla Commissione Paritetica Docenti Studenti - alla quale sono stati invitati a partecipare tutti gli studenti del dipartimento, le relative rappresentanze, nonché il Direttore del Dipartimento, il Presidente della Scuola e i membri del gruppo di Assicurazione della Qualità della didattica - è stata avviata un'azione volta a rendere tale assemblea un evento da tenersi frequentemente e stabilmente, immaginandone una cadenza regolare o comunque la convocazione ogni qualvolta si presentino problematiche particolarmente condivise. L'assemblea ha avuto sin dall'inizio un discreto seguito ed è risultata estremamente efficace per migliorare la comunicazione docenti studenti su molteplici fronti. Sulla base di tale esperienza, oggi l'assemblea studentesca costituisce il luogo e il momento ufficiale di dialogo e organizzazione interna degli studenti, nonché di raccordo con i docenti stessa in un'ottica di miglioramento continuo della qualità del Corso e dell'esperienza formativa soggettiva di ciascun studente. L'assemblea si tiene mensilmente. E' convocata dai rappresentanti degli studenti eletti, come tali, componenti anche della CPDS. Contempla, inoltre, la presenza anche dello studente/studentessa membro del Gruppo di Riesame. Nel corso dell'assemblea, si procede, anzitutto, alla presentazione ufficiale presso la comunità studentesca dei dati dei questionari studenti, con successiva discussione dei relativi esiti. Poi, si perviene alla raccolta di proposte sull'organizzazione e la didattica del Corso, che in consonanza con le procedure di cui al documento di gestione del CdS, vengono portate presso i competenti organi accademici per poi essere discusse e deliberate nel Consiglio della Scuola di Giurisprudenza.

b2) BLENDED LEARNING. - Il CdS ha aderito al progetto d'Ateneo Blended Learning ad Uniurb, modalità di erogazione della didattica che prevede l'affiancamento di una piattaforma tecnologica (Moodle) alla didattica tradizionale in presenza, che consente la condivisione di materiali tra docenti e studenti a supporto della didattica. Il Corso di studio ha aderito al progetto d'Ateneo Blended Learning ad Uniurb, modalità di erogazione della didattica che prevede l'affiancamento di una piattaforma tecnologica (Moodle) alla didattica tradizionale in presenza, che consente la condivisone dimateriali tra docenti e studenti a supporto della didattica.

 

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Per essere ammessi al Corso di laurea è necessario essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di un titolo di studio equipollente conseguito all'estero. Gli iscritti al corso di laurea dovranno sostenere un test di Verifica della Preparazione Iniziale (VPI) di carattere non selettivo gestito a livello di Ateneo. Sono previste due date in cui gli studenti possono sostenere tale prova: la prima ad ottobre e la seconda a gennaio. Agli studenti che non superino il test o che non si siano presentati alla prova di verifica vengono assegnato obblighi formativi aggiuntivi (OFA) da soddisfare entro il primo anno di corso, previa verifica: tali studenti sono invitati a seguire un corso di recupero organizzato a livello di Ateneo al termine del quale debbono sostenere o ripetere la prova di VPI. In caso di ulteriore non superamento della prova di VPI, lo studente deve sottoporsi ad un'ulteriore verifica gestita da una Commissione incaricata dal CdS. Ferma restando la prova di VPI gestita a livello di Ateneo, all'inizio dell'a.a. agli studenti iscritti al primo anno di corso, verrà somministrato un questionario interno articolato in 20 domande a risposta multipla, che non pregiudica la carriera dello studente, e che è volto ad individuare la conoscenza dei principi fondamentali dell'ordinamento giuridico. Si riterrà necessario integrare le competenze di base qualora gli studenti abbiano risposto a meno di 18 quesiti. Per favorire il recupero delle eventuali lacune evidenziate, il CdS organizza un apposito corso di lezioni di introduzione agli studi giuridici al termine del quale, attraverso specifici colloqui con docenti del corso, viene verificato l'effettivo recupero delle lacune. I colloqui verranno svolti entro il mese di settembre. Di ciò verrà data idonea informazione sul sito web del Dipartimento. Infine per quanto riguarda l'iscrizione degli studenti stranieri, questa è regolamentata dalla vigente normativa nazionale i cui dettagli sono riportati nel sito internet di Ateneo.

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