Il Master in analisi delle fonti documentarie e giornalismo investigativo (
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) nasce con l’ambizione di contribuire allo sviluppo di un modello di giornalismo orientato all’analisi accurata e documentata dei fatti sociali e politici. In Italia, infatti, raramente si è sviluppata una riflessione sulle caratteristiche e sugli strumenti intellettuali e documentari necessari al giornalismo d’inchiesta.
Si è quindi ritenuto opportuno inserire nel percorso curriculare una serie di competenze diverse e di base oltre che specialistiche a partire da un nucleo ben strutturato di discipline criminologiche e storico-sociologiche, nella convinzione che l’analisi dei sistemi criminali nei loro aspetti organizzativi e culturali sia un elemento imprescindibile del bagaglio del giornalista investigativo, come anche si ritiene indispensabile la conoscenza delle tecniche (dal riciclaggio di denaro, al funzionamento di circuiti criptati di comunicazione) mediante cui questi sistemi mutano, si evolvono e si diffondono.
Altrettanto indispensabile è il supporto teorico-pratico fornito alla ricerca e all’analisi delle fonti documentarie dalle discipline documentarie. In particolare, sono di evidente importanza sia le conoscenze dell’architettura giuridico-istituzionale e organizzativa delle fonti archivistiche, sia gli strumenti metodologici per l’individuazione, il recupero e il corretto trattamento delle risorse documentarie di diversa natura oggi disponibili.
La presenza di un così nutrito settore di discipline “tecniche” non vuol dire che si sia trascurata l'analisi dei linguaggi e delle forme espressive. Per questa ragione si è ritenuto opportuno fare riferimento ai professionisti che in Italia svolgono con la maggiore professionalità il difficile mestiere del giornalismo d'inchiesta, per poter offrire agli studenti del Master un' occasione di incontro privilegiata con chi ha già perfezionato e scaltrito il rapporto tra tecniche investigative e linguaggi espressivi.