L’Unione Europea e il Mercato Unico Digitale - A Palazzo Battiferri dal 22 al 23 novembre i Seminari del Centro di Documentazione Europea (CDE) dell’Ateneo -
Comunicato stampa pubblicato il giorno 16/11/2016
È tempo di preparare l’Europa all’era digitale abbattendo gli ostacoli normativi per i servizi online. Il Centro di Documentazione Europea (CDE) dell'Università di Urbino Carlo Bo ha aderito al progetto dei CDE italiani che si propone di approfondire le tematiche legate al Mercato unico digitale per l’Europa (documento COM /2015/ 192 finale della Commissione Europea), e sensibilizzare i cittadini dell’Unione Europea sulle necessita di abbattere gli ostacoli normativi per i servizi online.
Inizio dei lavori alle 16 del 22 novembre nella Sala del Consiglio di Palazzo battiferri (Via Saffi, 42) con la conferenza di Lorenzo Pupillo, Executive Director di Telecom Italia, sul tema “Mercato unico digitale per l’Europa: una strada non ancora presa?”.
Uno spazio senza confini per cittadini e imprese in cui innovare e interagire in maniera legale, sicura, protetta e a costi accessibili, semplificandosi la vita. Per le imprese, la possibilità di utilizzare pienamente le nuove tecnologie e attraversare l’UE «con un semplice clic». Un potenziale di 415 miliardi di euro l’anno per la nostra economia e per migliaia di nuovi posti di lavoro. Il mercato unico dell’Unione europea (UE) offre ai cittadini europei e alle imprese libertà e diritti di fondamentale importanza: viaggiare, svolgere attività commerciali, operare in tutta l’UE. Libertà che fanno diffondere le innovazioni il più rapidamente possibile offrendo ai cittadini la più ampia libertà possibile di scelta e opportunità. Oggi però sempre più prodotti e servizi diventano digitali o disponibili online.
Che si tratti di guardare un film o presentare offerte per appalti pubblici, fare acquisti o studiare, è probabile che si stiano usando strumenti online. Eppure gli europei hanno difficoltà nell’utilizzo di tali strumenti e l’UE si è impegnata a ridurre questi ostacoli. Gli ostacoli possono essere di tipo diverso: spese di spedizione poco trasparenti e sproporzionatamente elevate, deliberate restrizioni di natura geografica, mancanza di accesso a Internet o di competenze digitali o un mosaico eterogeneo di norme in tutta l’UE. Qualunque ne sia la ragione, il risultato è che gli europei si lasciano sfuggire delle opportunità:
- i cittadini non possono beneficiare di una più ampia gamma di beni e servizi o prodotti online, o non possono usufruire delle numerose opportunità offerte da Internet;
- le imprese e le start-up su Internet hanno un campo d’azione limitato e non possono estenderlo come vorrebbero, cosa che si traduce in meno innovazione e meno nuovi posti di lavoro;
- le imprese nel mercato unico non beneficiano di servizi digitali di qualità.
Perché abbiamo bisogno di un mercato unico digitale?
PER LE PERSONE • Per poter fare acquisti online più facilmente • Per poter scegliere beni e servizi provenienti da tutti i paesi europei quando si fanno acquisti online
PER LE IMPRESE • Per vendere online più facilmente • Per vendere online a 500 milioni di consumatori europei
I consumatori europei potrebbero risparmiare 11,7 miliardi di euro l’anno se per gli acquisti online potessero scegliere fra l’intera gamma di beni e servizi offerta nell’UE .
Cosa bisogna fare per avere un mercato unico digitale che funzioni?
Sicurezza della rete, facilità di stabilimento, logistica, diritti dei consumatori online, diritti d’autore,questioni riguardanti i dati, sistemi di pagamento.
I primi risultati sono già stati raggiunti: dal 15 giugno 2017 i cittadini europei potranno telefonare da ogni stato dell’Unione Europea senza spese supplementari.
Questo evento è realizzato dal CDE di Urbino con il contributo della Rappresentanza della Commissione europea in Italia. Per ulteriori informazioni contattare la segreteria organizzatrice dott.ssa Giancarla Marzoli giancarla.marzoli@uniurb.it tel. 0722-305577
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