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Venerdì 1 e Sabato 2 dicembre il convegno “MQ90 - Dualismo, entanglement, olismo” celebra i 90 anni della meccanica quantistica

Comunicato stampa pubblicato il giorno 28/11/2017

A 90 anni dalla formulazione dei principi di indeterminazione e complementarità, che nel 1927 portarono a compimento il complesso edificio teorico della meccanica quantistica, il convegno che si svolgerà dall’1 al 2 dicembre a Palazzo Albani di Urbino vuol fare il punto sul dibattito tuttora aperto sui fondamenti di tale teoria. Una teoria caratterizzata da una parte da un grande potere predittivo e da una enorme vastità di campi di applicazione, dall’altra, soprattutto nella sua interpretazione standard, meglio nota come ortodossa, enunciata appunto nel 1927, una vera e propria rinuncia a quelle esigenze esplicative che caratterizzavano le teorie fisiche precedenti, rinuncia che è stata mirabilmente sintetizzata dall’affermazione di Richard Feynman che “è tutto assolutamente misterioso e più ci riflettiamo sopra più ci appare misterioso”.                 

Il titolo dell'iniziativa si richiama in primo luogo al problema del comportamento duale, ondulatorio e corpuscolare degli oggetti atomici, che costituisce l'evidenza sperimentale feconda da cui ha avuto origine la teoria, e rispetto alla quale sono state assunte tutte le posizioni logicamente possibili, prima fra tutte, l’interpretazione complementare di Bohr. Un secondo tipo di dualismo, non più di natura ontologica, ma in questo caso formale, deriva dalla giustapposizione all’interno della struttura matematica di tale teoria, di due formalismi diversi, l’equazione deterministica di Schoedinger, applicata all’evoluzione temporale dei sistemi fisici inosservati e l’algebra non commutativa degli operatori di Born, Heisenberg e Jordan, applicata alla descrizione delle probabilità dei risultati delle nostre osservazioni o misurazioni: tale dualismo è all’origine del controverso problema della misurazione quantistica.

Il terzo tipo, ancora più serio dei precedenti dualismi, è connesso con gli stati entangled, (o entanglement), che descrivono coppie di sistemi separati anche da grandi distanze come si trattasse di un unico oggetto prima di una misurazione su uno di essi, e che si trasformano in normali stati fattorizzabili dopo la misurazione. Quest’ultimo problema dell’inseparabilità quantica ha prodotto diverse speculazioni filosofiche nella direzione di una concezione olistica e non riduzionistica, in cui il tutto è qualcosa di diverso dalla somma delle parti che lo compongono.

Scopo dell'iniziativa è quella di riflettere su questi problemi aperti della meccanica quantistica in rapporto anche alle possibilità di nuovi controlli sperimentali sia nel caso dell’interpretazione della funzione d’onda, sia in quello della propagazione di segnali tra sistemi fisici spazio-temporalmente separati, utilizzando i grandi interferometri costruiti dalla Big Science.

Le attività convegnistiche saranno arricchite da uno spettacolo teatrale con letture sceniche tratte da Margrethe e la Bomba di Franco Pollini, che si svolgerà la sera del 1° dicembre presso la Sala Serpieri del Collegio Raffaello, che affronterà il controverso rapporto tra i padri fondatori della meccanica quantistica e la sua applicazione più tristemente famosa.

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