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Per tre giorni Urbino diventa Urbinoir. Dal 20 al 22 novembre, cinema, musica, letteratura ed enogastronomia

Comunicato stampa pubblicato il giorno 13/11/2019

Si apre alle 15 di mercoledì 20 novembre nella storica sede della Biblioteca di Lingue a Palazzo Petrangolini in Piazza Rinascimento, 7 a Urbino l’undicesima edizione di Urbinoir, il Festival del Noir in tutte le sue sfumature, capace di contagiare di sé la poesia haiku, il cinema, la musica oltre naturalmente alle letteratura.

L’edizione URBINOIR 2019 è collegata al progetto d’ateneo “1920-2020, un secolo di parole e immagini per raccontare l’amnesia”, ed è dedicata ai vuoti di memoria e a ogni forma di assenza di ricordi - autentica o simulata - sia nella realtà investigativa e processuale, sia nella narrazione letteraria e cinematografica noir.

Amnesie, vuoti di memoria, rimozione nella letteratura e cinema noir” il titolo della kermesse durante la quale verranno esplorati il linguaggio del criminale, dei detective, dei testimoni e delle vittime, così come le dinamiche psicologiche (rimozione, atto mancato, ecc.) e le strategie narratologiche più frequenti (ellissi, montaggio alternato, monologo, report inattendibile, ecc.).

“Cercheremo soprattutto di rispondere ad alcune domande cruciali” dichiara Alessandra Calanchi, coordinatrice del gruppo e dell’evento.” Non ricordare è il sintomo di una condizione patologica? E in quale relazione si trovano salute e verità? Ricordare significa sempre recuperare la salute, o a volte nell’amnesia si cela un benessere (vero o fittizio) funzionale all’elaborazione del trauma? Le lacune in una confessione sono o non sono significative? Qual è il livello di attendibilità della rievocazione e della rimemorazione? E’ vero o non è vero che anche ricordare tutto - ma proprio tutto - può essere patologico, perché ogni narrazione, ragionamento, testimonianza richiede una sintesi, e quindi una scelta dei ricordi da trattenere e quelli da trascurare? E ancora, come si incrocia il diritto all’oblio con l’universo del giallo?”

Tante domande alle quali si cercherà di dare risposte, pur sapendo che il noir è il mondo dell’indefinitezza, passando per il divertimento e i momenti conviviali.

Tra gli appuntamenti, la presentazione del libro “Noir come l’inchiostro. True Crime e Fake News sulla pagina e sullo schermo” (Aras, 2019) curato da Alessandra Calanchi e Tiziano Mancini, il Premio per la traduzione “Tullio Dobner” e il premio “Haiku Noir” alla poesia haiku più noir che sia stata scritta tra le tante giunte alla giuria della seconda edizione.

Tutti gli appuntamenti e aggiornamenti sulla pagina facebook di Urbinoir

https://www.facebook.com/urbinoir.uniurb

e sul sito

https://urbinoir.uniurb.it/

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