Viviamo davvero in un ologramma? Fino al 10 giugno a Palazzo Albani la International Summer School of Philosophy
Comunicato stampa pubblicato il giorno 07/06/2022
La XXV edizione della International Summer School of Philosophy of Physics prosegue fino al 10 Giugno nelle meravigliose sale rinascimentali di Palazzo Albani all'Università di Urbino, e online sulla piattaforma ZOOM. Tra i relatori, Jonathan Bain (New York University) Sebastian De Haro (UvA Amsterdam) Johanna Erdmenger (Università di Würzburg) Jeremy Butterfield (Università di Cambridge) e Baptiste Le Bihan (Università di Ginevra). Studiosi di grande prestigio per un pubblico selezionato di studenti provenienti da ogni continente. Sabato 11 Giugno dalle 16.00 alle 18.00 si terrà un evento pubblico di divulgazione, in forma di processo popolare, presso la Sala Lignea della Biblioteca Malatestiana di Cesena, a tema: Viviamo in un Ologramma? La Natura dell'Universo tra Fisica e Metafisica. Per permettere a tutti, anche a chi abbia solo curiosità per questi temi, di seguire le lezioni, quest' anno la scuola verrà registrata, e i video messi a disposizione sul sito della scuola e sul canale YouTube del gruppo di ricerca Synergia dell'Università di Urbino, partner nella realizzazione dell'evento.
Il tema di questa XXV edizione è Dualities Between Physics and Philosophy, una questione di cruciale importanza nella ricerca contemporanea in fisica teorica, come attestato dal gran numero di pubblicazioni e progetti in corso in quest'area. Un tema, però, che ha almeno altrettanta importanza a livello filosofico: tutti infatti parliamo di forza di gravità, ma nessuno sa veramente che cosa sia. Sappiamo che gli oggetti tendono a cadere verso il basso e il Sole attrae i pianeti, ma come funzioni questo e perché avvenga è un mistero. Newton stesso, che l’aveva scoperta, si arrese e alla fine confessò che non riusciva a comprenderla. Con la teoria della relatività generale Einstein ne diede una spiegazione, ma quella spiegazione non si accorda con la teoria quantistica, cioè con tutto quel che sappiamo (o crediamo di sapere) sugli atomi e sulle particelle ancor più piccole, di cui è fatto l’universo. Ma non si può capire un fenomeno senza comprendere come si accorda con gli altri, così come non si capisce la chimica senza sapere come si collega alla fisica, o la politica senza sapere cosa c’entra con l’economia, la cultura, ecc.
Perciò di recente sono nate teorie di gravità quantistica, che cercano di mettere assieme le due cose. Ma Einstein non ci aveva ancora detto tutto su come è fatto l’universo, e si è scoperto una cosa interessante: se lo spaziotempo fosse di un certo tipo particolare (Anti-DeSitter, a costante cosmologica negativa), allora potremmo avere una teoria quantistica che, pur priva di gravità, ci dica già tutto quel che c’è da sapere su di essa (cioè, in linguaggio tecnico, avremmo una dualità tra teorie di gravità quantistica e di campo quantistico). Allora avremmo risolto il mistero, scoprendo che non viviamo in un universo che contenga veramente la gravità, ma in un ologramma, cioè in un’immagine perfetta e tridimensionale di esso. Solo che, a differenza degli ologrammi di Star Wars e Star Trek, non sarebbe un’immagine illusoria, ma la realtà.
Comprendere dunque appieno come interpretare dualità come quella appena descritta, è centrale per chiarire la struttura microscopica dello spaziotempo e della gravità. I relatori della scuola analizzeranno non solo gli aspetti fisico-matematici di questo tema, ma ne metteranno in luce anche le prospettive filosofiche. Lo studio delle dualità tra teorie fisica e delle loro conseguenze per teorie come la relatività generale o la teoria quantistica di campo, infatti, promette di avere importanti implicazioni per chiunque sia interessato alla natura profonda della realtà e, in particolare, potrebbe gettare luce su domande che fin dall’antichità impegnano le migliori menti, filosofiche e scientifiche, dell’umanità: qual è la struttura fondamentale del cosmo? Qual è la natura dello spaziotempo?
Per interviste: Prof. Vincenzo Fano (vincenzo.fano@uniurb.it) direttore della scuola.
Sito web della scuola: https://sites.google.com/view/xxv-urbino-summer-school/home