Tre libri per “Figure di donna tra immaginario e biografia”. Si comincia il 30 novembre con le “Care adultere” di Alessandro Castellari

Comunicato stampa pubblicato il giorno 29/11/2022

Prende il via la rassegna “Figure di donna tra immaginario e biografia” si articola in tre incontri, introdotti e moderati da Alessandra Calanchi, Tiziano Mancini e Anya Pellegrin.

Mercoledì 30 novembre alle 17 nel Salone d’Inverno di Palazzo Ducale il professor Alessandro Castellari, già docente di letteratura italiana e autore di diversi saggi e romanzi, parlerà del suo ultimo romanzo, Care adultere (Minerva, 2022), una raccolta emozionante di monologhi fittizi enunciati dalle adultere più note e disgraziate della storia della letteratura – da Emma Bovary a Hester Orynne fino a Yaara Qorman.

Mercoledì 7 dicembre alle 14 Sara Giommi incontra gli studenti e il pubblico nell’aula D di Palazzo Petrangolini per parlare del suo libro Quel che resta del Vietnam. Trauma e letteratura femminile (Ventura, 2022). Giommi – giovanissima, laureata nel 2019 in Lingue Straniere e Studi Interculturali presso l’ateneo urbinate – affronta nelle intense pagine di questo volume la narrativa delle donne (infermiere, volontarie, compagne dei soldati), che sono tra le vittime più dimenticate della dirty war. Dai loro racconti emergono traumi poco studiati, poco rappresentati sul grande schermo, che ci restituiscono con efficacia l’ombra in cui sono stati avvolti per lungo tempo.

La rassegna si concluderà mercoledì lo stesso giorno alle 17, di nuovo nel Salone d’Inverno di Palazzo Ducale con Mariangela Lando, collaboratrice di diverse riviste tra cui Leggere Donna, parlerà del suo libro Ever yours. Florence Nightingale e le altre (Ventura ed. 2019), dedicato a questa donna straordinaria vissuta nell’Ottocento, simbolo di quanto la tenacia possa superare le difficoltà e far raggiungere i propri ideali di vita.

La complessità e la delicatezza del tema trattato si declinano nella diversità dei tre testi, che sfidano in chiave femminile sia i grandi temi della Storia (il Vietnam), sia gli stereotipi (l’angelo del focolare), sia le narrazioni “marginalizzanti” della guerra civile. Ne emergono figure di donne appartenenti a epoche diverse dalla nostra ma pronte a ribaltare l’etichetta di vittima e a dichiarare la propria piena consapevolezza sociale e politica, capace di posizionarsi, anche grazie alla pagina scritta, nel pubblico come nel privato, ieri come oggi.