Fabio De Luigi a Uniurb: “Feci un provino per il Costanzo Show e non venni preso, con la Gialappa’s ho capito che era un lavoro”
Comunicato stampa pubblicato il giorno 15/05/2024
Università degli studi di Urbino Carlo Bo - I primi provini, il successo con la Gialappa's Band, la televisione, la stand-up comedy, Love Bugs, il cinema. Fabio De Luigi è stato generoso nel raccontare agli studenti e alle studentesse Uniurb le tappe della sua carriera. Ad ascoltarlo un’Aula Magna di Palazzo Battiferri sold out per l’evento-incontro Il comico è un lavoro serio? La mia esperienza. Dialogo con Fabio De Luigi.
“Siamo felici di aprirci anche a esperienze e riflessioni apparentemente lontane dal mondo accademico, come De Luigi oggi e Fiorello nei prossimi giorni - ha spiegato il rettore, Giorgio Calcagnini - perché l’apprendimento e la curiosità non hanno perimetri”.
Il comico, attore e regista, di recente nelle sale con il film 50 Km all'ora, ha risposto a domande e rivelato aneddoti sugli inizi lavorativi. “Il momento nel quale ho deciso di provare a misurarmi con un pubblico vero - ha detto, spesso interrotto da applausi e risate e sollecitato dalle domande del professor Igor Pellicciari - è stato nel 1990, quando ero da poco diplomato all’Accademia di belle arti ed ero davanti al dilemma: e adesso cosa faccio? È capitata un’occasione a Bologna. Si teneva una gara per comici, quindi ho chiamato, ma per assistere da spettatore. Era troppo presto per prenotarsi, mi dissero che stavano ancora facendo le selezioni per i comici. Ho chiesto allora come ci si candidava. Ho scritto il curriculum e mi sono presentato al provino mettendo in scena me stesso. Mi trovai davanti a un pubblico numerosissimo e venni apprezzato per motivi che ancora oggi…”.
Un cenno anche agli obiettivi mancati: “Salii sul palco con Albanese, Cevoli e altri, andò bene. I primi tre venivano presi e invitati al Maurizio Costanzo Show, il programma che dal giorno dopo permetteva di avere popolarità. Io saggiamente arrivai quarto, con grande lungimiranza… Oggi penso - ha proseguito - che non sarei stato pronto per quel palcoscenico. Dovevo fare la mia bella strada di spettacoli nei locali. Dopo dieci anni di attività ho incontrato la Gialappa’s e ho pensato: forse posso farlo di lavoro. Quando dopo il primo provino dissi a mio padre che mi aveva preso - ha detto in un altro passaggio De Luigi - abbassò il giornale e fece una smorfia. Negli anni poi ho scoperto una serie di articoli che di nascosto ritagliava e si teneva”.
Dunque la domanda al centro dell’incontro: il comico è un lavoro serio? “Sì - ha risposto De Luigi - è un lavoro serio, quando sali sul palco devi far ridere, è tutto molto dichiarato e diretto, o incorni o vieni incornato”.
In chiusura una considerazione sullo studio: “Studiare - ha chiosato De Luigi - ti da strumenti per fare quello che dovrai fare. Anche se sarà molto distante dal tuo percorso universitario, ti prepara”.
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