GEODINAMICA
GEODINAMICS
Geodinamica
Geodynamics
A.A. | CFU |
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2015/2016 | 6 |
Docente | Ricevimento studentesse e studenti | |
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Marco Menichetti | Martedì ore 16-18 |
Assegnato al Corso di Studio
Giorno | Orario | Aula |
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Obiettivi Formativi
Il corso vuole permettere agli studenti di acquisire le conoscenze sulla geodinamica interna della terra in riferimento soprattutto alla tettonica a zolle e alle principali strutture dell’area mediterranea. Si vogliono fornire gli elementi per l’uso quantitativo dei dati geologici, geofisici, geospaziali e geocronologici per interpretare le strutture geologiche. Oltre a questi aspetti scientifici il corso vuole sviluppare un’analisi critica della letteratura scientifica.
Programma
1.Introduzione al corso; sismicità e meccanismi focali; sismica a riflessione ed interpretazione di profili sismici; metodi geofisici per l’analisi strutturale e tettonica. 2. Struttura profonda del globo terrestre; reologia della litosfera; crosta continentale ed oceanica; mantello e astenosfera, moti convettivi e flusso di calore; eterogeneità nel mantello e tomografia sismica; forze nella tettonica a zolle; 3. Cinematica delle placche, teorema di Eulero; giunzioni triple; modelli di rotazione e di traslazione delle placche; ricostruzioni attuali e passate. I punti caldi ed i plumes; cinematica globale e geodesia spaziale. 4. I margini divergenti, le dorsali oceaniche; sismicità; le anomalie magnetiche marine; zone trasformi, zone di frattura oceanica e misure dirette di spreading; interazioni tra tettonica e magmatismo; centri di accrezione sovrapposti; il Mar Tirreno; il Bacino ligure provenzale; l’estensione giurassica nella Tetide alpina ed appenninica. 5. L’estensione continentale e i margini passivi; rifts, geometrie e meccanismi estensionali; i bacini distensivi; l’Appennino, il Graben del Reno, il Basin and Range in nord America. 6. Margini trasformi continentali; sismicità e geometrie nelle faglie trascorrenti; propagazioni delle faglie trasformi; esempi dalla faglia Magellano Fagnano, Motagua Polochic e di San Andreas. 7. Margini convergenti e modelli di subduzione. Geometria delle placche in subduzione; subduzione e vulcanismo; principali zone di subduzione e regime cinematico; le fosse oceaniche; il retroarco e i bacini; obduzione ed ofioliti;. Le catene orogeniche; collisione oceano/continente; collisione continente/continente; collisione arco/continente; i prismi di carezione e i bacini di avanfossa. I sistemi collisionali delle Alpi, degli Appennini e della Cordillera delle Ande. 8. Geodinamica e cambiamenti climatici; variazioni del livello marino e della circolazione oceanica; bacini sedimentari e risorse minerarie.
Eventuali Propedeuticità
Geologia Strutturale e Geofisica
Risultati di Apprendimento (Descrittori di Dublino)
Il corso vuole far acquisire allo studente un metodo di analisi adeguato per comprendere, elaborare e sintetizzare la geodinamica del pianeta terra. L’obiettivo è sviluppare la capacità di applicare queste conoscenze all’analisi delle strutture geologiche a scala regionale. Queste capacità sono incentivate, stimolate e conseguite attraverso la frequenza al corso, le esercitazioni di laboratorio e specifiche attività sul terreno. La verifica delle capacità acquisite è ottenuta attraverso le prove di esame finale.
Materiale Didattico
Il materiale didattico predisposto dalla/dal docente in aggiunta ai testi consigliati (come ad esempio diapositive, dispense, esercizi, bibliografia) e le comunicazioni della/del docente specifiche per l'insegnamento sono reperibili all'interno della piattaforma Moodle › blended.uniurb.it
Attività di Supporto
Esercitazioni in laboratorio in sede ed escursioni sul terreno.
Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento
- Modalità didattiche
Lezioni frontali, esercitazioni in laboratorio ed escursioni sul terreno in Appennino e sulle Alpi.
- Obblighi
Non sono previsti obblighi di frequenza per le lezioni frontali. Tuttavia allo studente è consigliata la frequenza ad almeno i 2/3 delle attività di laboratorio, esercitazioni sul terreno, stages e attività formative di tipo seminariale.
- Testi di studio
Bally A.W., Catalano R., Oldow J. ( 1985) - Elementi di tettonica regionale. Pitagora ED., 276 p. .
Kearey P., Klepeis K.A., Vine F.V. (2008) – Global tectonics. Wiley-Blackwell Ed., 482 p. .
TurcotteD.L., Schubert G. (2013) – Geodynamics . Cambridge University press, 456 p. .
Schettino A. (2014) – Quantitative Plate tectonics. Springer Ed. 284 p.
- Modalità di
accertamento esame orale
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
Informazioni aggiuntive per studentesse e studenti non Frequentanti
- Modalità didattiche
studio dei testi consigliati
- Obblighi
Non sono previsti obblighi di frequenza per le lezioni frontali. Tuttavia allo studente non frequentante è consigliato concordare con il docente un percorso didattico
- Testi di studio
Bally A.W., Catalano R., Oldow J. ( 1985) - Elementi di tettonica regionale. Pitagora ED., 276 p. .
Kearey P., Klepeis K.A., Vine F.V. (2008) – Global tectonics. Wiley-Blackwell Ed., 482 p. .
TurcotteD.L., Schubert G. (2013) – Geodynamics . Cambridge University press, 456 p. .
Schettino A. (2014) – Quantitative Plate tectonics. Springer Ed. 284 p. .
- Modalità di
accertamento esame orale
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
« torna indietro | Ultimo aggiornamento: 16/10/2015 |