PEDAGOGIA DELLA MARGINALITà E DELLA DEVIANZA MINORILE
A.A. | CFU |
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2007/2008 | 4 |
Docente | Ricevimento studentesse e studenti | |
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Patrizia Sandri |
Assegnato al Corso di Studio
Giorno | Orario | Aula |
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Obiettivi Formativi
Il corso intende sollecitare una riflessione sulla marginalità e sulla devianza minorile, analizzandone le interpretazioni e le ipotesi di intervento formativo. Facendo riferimento alle professioni educative e alla necessaria creazione di reti “di sostegno” sociali, si ritiene centrale fermare l’attenzione sulle “relazioni d’aiuto” e sulla relativa progettazione di interventi. I principali obiettivi sono i seguenti:
Acquisire contenuti e strumenti professionali per poter sia prevenire sia intervenire adeguatamente in situazioni di disagio, marginalità e devianza.
Saper progettare percorsi formativi per operatori nel campo della marginalità tradizionale e in quello delle nuove povertà.
Programma
Parte Generale
1. Introduzione
1.1 Una riflessione sui termini: disagio, disadattamento, marginalità, devianza
2. L’adolescenza
2.1 Problemi di definizione
2.2 Compiti evolutivi e fattori protettivi
2.3 Ragazzi “difficili”
3. Disadattamento, marginalità e disagio
3.1. Adattamento e comportamento disadattivo
3.2 Marginalità ed emarginazione
4. La devianza minorile
4.1 Interpretazione pedagogica della devianza
4.2 Devianza e aggressività
4.3 Etichettamento e stigmatizzazione
5. I saperi dell’educatore
5.1 L’approccio sistemico relazionale
5.2 L’approccio fenomenologico
5.3 L’approccio cognitivo
5.4 Le relazioni di aiuto
6. Il lavoro dell’educatore
6.1 I servizi per gli adolescenti
6.2 L’educatore in situazioni di marginalità e di devianza minorile
6.3 Prevenzione/promozione
Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento
- Modalità didattiche
I temi del corso saranno presentati mediante lezioni frontali, dibattiti su tematiche specifiche e seminari con proiezioni di filmati. Gli studenti sono invitati a partecipare alle lezioni, approfondendo con la discussione e la riflessione personale i concetti e i problemi via via presi in esame. Tali riflessioni potranno anche dare luogo a un elaborato e/o alla formulazione ed esecuzione di una breve ricerca.
- Testi di studio
A. Canevaro, A. Chieregatti, La relazione di aiuto, Carocci Editore, Roma, 1999 (sezione prima)
P. Bertolini, L. Caronia, Ragazzi difficili, Milano, La Nuova Italia, 1999.
Un ulteriore testo verrà indicato durante il corso (gli studenti che non possono frequentare le lezioni sono pregati di mettersi in contatto con la docente tramite posta elettronica).
- Modalità di
accertamento Esame orale. L’elaborato o la breve ricerca eventualmente prodotti dallo studente potranno essere considerati ai fini della valutazione dell'esame orale.
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
« torna indietro | Ultimo aggiornamento: 03/07/2007 |