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METODI E TECNICHE DI PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE
METHODS AND TECHNIQUES OF TERRITORIAL PLANNING

A.A. CFU
2022/2023 6
Docente Email Ricevimento studentesse e studenti
Massimiliano Alessandrini Previo appuntamento da concordare con il docente.

Assegnato al Corso di Studio

Gestione delle politiche dei servizi sociali e multiculturalità (LM-87)
Curriculum: GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI
Giorno Orario Aula
Giorno Orario Aula

Obiettivi Formativi

Il corso si propone di analizzare le trasformazioni avvenute e in divenire, nei processi di organizzazione del sistema di welfare territoriale, con riferimenti a specifiche esperienze regionali. Metodi, tecniche, strumenti, attività di progettazione e programmazione, saranno analizzati alla luce delle diverse fasi operative.

Nella visione complessiva del corso particolare attenzione è quindi rivolta:

a) all’analisi della legge di riforma n. 328 del 2000;

b) all’innovazione metodologica, progettuale e di pianificazione/programmazione, proposta e realizzata nei territori;

c) alle successive criticità dovute sia alle inadempienze politiche e tecniche, sia agli effetti causati, dal 2008, dalla crisi sociale/economica, oggi, dalla pandemia da Covid 19, sui cittadini, sugli Enti Locali, sul privato sociale, sulle politiche sociali e socio/sanitarie;

d) all’analisi di metodi, tecniche, strumenti, progetti, risorse, obiettivi, proposti dall’attuale fase di riorganizzazione del welfare territoriale (comprese le azioni del Piano di Ripresa e Resilienza), con particolare attenzione alla comunità locale e agli articolati e complessi percorsi d'integrazione professionale, gestionale e istituzionale tra "pubblico" e "privato sociale", tra "sociale" e "sanità".

e) Allo sviluppo di un “welfare pubblico partecipativo”, per una possibile evoluzione dello stato sociale in modalità partecipata, centrato su un nuovo patto e un nuovo ruolo dei territori e della comunità, nella gestione della sicurezza sociale (dal lavoro di comunità all’amministrazione condivisa).

Metodi e tecniche di programmazione territoriale riguarderanno, in particolare:

a) il ruolo delle reti locali di sicurezza sociale, dei soggetti, dei sistemi, delle politiche e delle organizzazioni che promuovono la partecipazione e la responsabilità dei cittadini;

b) che cosa è, oggi, il "welfare territoriale" ovvero che cosa si intende, nel contesto della comunità locale, per gestione collettiva di bisogni e rischi individuali e per "sistema" che sostiene e promuove benessere e crescita, anche economica, del territorio;

c) gli operatori sociali, i diversi ruoli nell’organizzazione di servizi alla persona; metodi e tecniche operative per programmare la formazione (quali competenze teoriche, tecniche, relazionali)… per organizzare e partecipare a progetti di ricerca/azione, comprendendo i percorsi di valutazione “sociale”.

Programma

Metodi e tecniche di programmazione nel contesto del welfare territoriale, la situazione oggi e quale futuro per il welfare.

Argomenti, contenuti, problematiche e le fasi di svolgimento del programma:

  • Introduzione al corso: descrizione del corso.
  • Glossario essenziale “sociale”, le "parole strategiche" del "mestiere sociale" nel contesto del welfare territoriale.
  • La legge n. 328 del 2000 (“Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali”), analisi, commenti, valutazioni. La situazione oggi e la nuova organizzazione del welfare territoriale. Governo del welfare e governance nel welfare.
  • Funzioni e organizzazione delle politiche sociali degli Enti Locali (in particolare: ruolo, organizzazione, attori dell’ente Comune), funzioni delle Regioni, organizzazione della sanità locale. Il welfare dei servizi. Cos'è un "servizio" (servizi primari, d'accesso, complementari), perché e come si progettano e attivano servizi.
  • Multidisciplinarità, integrazione e lavoro d'equipe.
  • Le leggi “sociali” regionali, nuove norme, il "sociale" si trasforma. L’avvio della “riforma del welfare” a partire dalle modifiche al titolo V della Costituzione (criticità e punti di forza).
  • Diritti esigibili e “livelli essenziali” di sicurezza sociale, lo sviluppo di un “welfare pubblico, partecipativo": punti di partenza per ri-programmare e organizzare il welfare "nazionale" e "territoriale".
  • Diritti sociali e definizione deli Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali.
  • Pianificare e programmare i servizi nel territorio.
  • La progettazione sociale, metodi e strumenti per progettare servizi, interventi, organizzazioni.
  • Metodi, tecniche, strumenti per la pianificazione sociale territoriale (Piani Sociali attuativi, annuali/triennali, di Zona o di Ambito Territoriale Sociale). Il ruolo della politica locale e il ruolo dei tecnici. Ambiti Territoriali Sociali, Comitato dei Sindaci, Ufficio di Piano, Coordinatori/facilitatori, operatori di staff, i diversi attori locali portatori d’interesse, competenze diverse e integrate.
  • Metodi e tecniche per consultare, concertare, progettare e gestire in forma partecipata: co-programmazione e co-progettazione.
  • Processi per l’integrazione sociale e sanitaria”. L’organizzazione della "sanità locale".
  • Processi per l’integrazione tra “pubblico” e “privato”.
  • Metodi e strumenti per i diversi livelli dell’integrazione (integrazioni professionali, gestionali, istituzionali).
  • Governo, governance e “lavoro di comunità”.
  • Metodi e strumenti per la valutazione “sociale” (per migliorare servizi, organizzazioni, strutture, progetti, piani sociali, professionalità degli operatori sociali); gli strumenti: dimensioni, indicatori, questionari, interviste, focus group, la ricerca/azione.
  • Autorizzazione e accreditamento di servizi e strutture sociali.
  • La partecipazione. Il processo per la costruzione della “rete sociale locale”, metodi e tecniche per il lavoro di rete, per gestire le relazioni. Le "malattie della rete". Il ruolo dei "tavoli di partecipazione". Il gruppo di lavoro e il lavoro di gruppo. Comunicare e informare: dalla Carta dei Servizi ai Piani sociali territoriali partecipati e condivisi.
  • Organizzazione della “spesa sociale”. Fondi europei, nazionali, regionali, ordinari e straordinari, PNRR. Vecchie e nuove modalità di “acquisto” di prestazioni/servizi alla persona.
  • Risultati di Apprendimento (Descrittori di Dublino)

    Conoscenze e capacità di comprensione di contenuti e problematiche proprie dell'attività di un operatore sociale, nel contesto operativo (servizi, organizzazioni, strutture…) della comunità locale.

    Lo studente dovrà mostrare conoscenza delle articolazioni comprese nel sistema delle politiche di welfare territoriale, del ruolo delle diverse organizzazioni (pubbliche e private), dei processi e dei livelli d’integrazione.

    Lo studente dovrà mostrare il possesso di competenze sull'attività di pianificazione, programmazione, progettazione sociale, ricerca/azione, valutazione sociale.

    Conoscenze e capacità di comprensione applicate.

    L'approccio professionale al lavoro sociale: lo studente dovrà mostrare conoscenze su metodi di organizzazione e gestione di tavoli, equipe multidisciplinari, gruppi tecnici finalizzati alla partecipazione, allo studio, alla progettazione e gestione integrata, su diverse aree d'intervento sociale, integrate.

    In particolare: il lavoro di comunità, conoscenza e competenze operative su gestione di metodi e tecniche per l’osservazione, l'ascolto, la concertazione, la co-progettazione, la gestione partecipata, la valutazione dei risultati attesi.

    Attitudine a sostenere argomentazioni e orientamento alla risoluzione di problemi.

    Autonomia di giudizio e abilità comunicative

    Lo studente dovrà mostrare il possesso delle capacità di usare conoscenze e concetti che consentano modalità di attivazione, organizzazione e gestione di reti sociali locali, finalizzate alla responsabilizzazione e alla partecipazione.

    Gestire individualmente relazioni interpersonali professionali, coordinare gruppi di lavoro, sapere ascoltare e individuare linee operative o d’indirizzo, promuovere e favorire la comunicazione con i diversi partner della rete locale, professionisti e non.

    Capacità di apprendere.

    Apprendimento di competenze teoriche, competenze tecniche, competenze relazionali proprie dell'operatore sociale, sia individuando autonomamente strumenti formativi e di aggiornamento, sia organizzando o progettando, in forma partecipata, formazione specialistica nel contesto del pubblico (enti locali, sanità, Regione, scuola...) e/o nel contesto privato (es. Terzo Settore...).

    Materiale Didattico

    Il materiale didattico predisposto dalla/dal docente in aggiunta ai testi consigliati (come ad esempio diapositive, dispense, esercizi, bibliografia) e le comunicazioni della/del docente specifiche per l'insegnamento sono reperibili all'interno della piattaforma Moodle › blended.uniurb.it

    Attività di Supporto

    Oltre alla documentazione messa a disposizione degli studenti in piattaforma blended (vedi, di seguito, alla voce “testi di studio”), è prevista, durante lo svolgimento del corso, l’organizzazione di seminari di approfondimento, in collaborazione con docenti interni e tecnici esperti/operatori sociali che svolgono attività nel territorio, testimoni e protagonisti del welfare territoriale, con particolare attenzione a:

    - il welfare territoriale, il welfare partecipativo;

    - pianificazione sociale territoriale;

    - l’operatore sociale

    - lavoro di comunità;

    - lavoro di rete e integrazioni istituzionali, gestionali e professionali;

    - ruolo del terzo settore;

    - ruolo del "pubblico": Stato, Regioni e organizzazione degli enti locali e della sanità locale;

    i- integrazione sociale e sanitaria;

    - nuove domande/bisogni, nuovi servizi, interventi.


    Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento

    Modalità didattiche

    Lezioni frontali, confronto e analisi della documentazione proposta, lavoro di gruppo.

    Seminari: incontro/confronto con esperienze di professionisti/operatori sociali che svolgono attività in territori diversi, testimoni e protagonisti del welfare locale.

    Audio chat, forum.

    Obblighi

    Frequenza dei 3/4 delle ore di lezione.

    Studio dei testi in programma e del materiale fornito dal docente.

    Testi di studio

    Durante lo svolgimento del corso sarà messa a disposizione degli studenti documentazione, prodotta dal docente, riguardante esperienze, aggiornate, di welfare territoriale, programmazione e organizzazione dei servizi sociali, normative, appunti di metodo ecc. Si tratta di testi di legge, sintesi di percorsi di pianificazione sociale, esperienze di rete territoriale e lavoro di rete, ricerca azione, progettazione sociale, valutazione sociale,, esperienze di gruppi e del lavoro di gruppo, processi d’integrazione con riferimenti anche alla gestione associata tra Comuni, modalità di accesso ai servizi, gestione di appalti ed esternalizzazioni, organizzazione di livelli essenziali dei servizi sociali, nuove modalità di “acquisto” di prestazioni sociali.

    In alternativa, a parziale integrazione del materiale fornito dal docente pubblicato in “piattaforma Blended”, potranno essere utilizzati i seguenti testi, segnalando la scelta al docente:

    - Merlo G., "La programmazione sociale", Carocci, Roma 2014 (Capitoli I-II-IV-VII-VIII)

    - Falcone F. “Programmare al limite”, Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna, 2018 (Capitoli IV-V).

    - Palazzo F. e Genova A., “Il welfare nelle Marche - attori, strumenti, politiche”, Carocci, Roma, 2008 (Parte prima capitoli I-II-III, parte seconda capitoli IV-V, parte terza capitoli VIII e X, parte quarta capitoli XII-XIII, parte quinta capitoli XVI-XVII-XVIII-XIX).

    Modalità di
    accertamento

    Esame orale.

    Potranno inoltre essere proposte prove in itinere finalizzate a verificare l'apprendimento relativamente a: 

    • competenze teoriche;
    • competenze tecniche;
    • competenze relazionali.

    Prove d'accertamento:

    • per le prove in itinere sono previste esercitazioni e compiti prestazionali di piccolo e grande gruppo (prove semi-strutturate con esempi di progettazione sociale, valutazione, gestione di gruppi...);
    • per la sessione d'esame è previsto un colloquio orale e, su eventuale richiesta dello studente, la presentazione di un saggio breve o “tesina orale” su temi fondamentali del corso.

    Criteri e parametri di valutazione:

    • per le prove di tipo semi-strutturato, ad esempio sulla "pianificazione sociale", sulla "valutazione sociale", sul "lavoro di rete", si verificherà la corrispondenza tra esposizione e ordine/fasi metodologiche.
    • Per la sessione d'esame si valuterà completezza delle conoscenze, padronanza espositiva e capacità di elaborazione di temi complessi e di nozioni di base.
    Disabilità e DSA

    Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

    A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

    Informazioni aggiuntive per studentesse e studenti non Frequentanti

    Modalità didattiche

    E' disponibile la documentazione pubblicata in "piattaforma blended".

    Obblighi

    Studio del programma indicato.

    Testi di studio

    - Merlo G., "La programmazione sociale", Carocci, Roma 2014.

    - Falcone F. “Programmare al limite”, Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna, 2018.

    - Palazzo F. e Genova A., “Il welfare nelle Marche - attori, strumenti, politiche”, Carocci, Roma, 2008 (Parte prima capitoli I-II-III, parte seconda capitoli IV-V, parte terza capitoli VIII e X, parte quarta capitoli XII-XIII, parte quinta capitoli XVI-XVII-XVIII-XIX).

    « torna indietro Ultimo aggiornamento: 20/02/2023


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