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STORIA DEL PENSIERO SCIENTIFICO

A.A. CFU
2010/2011 6
Docente Email Ricevimento studentesse e studenti
Isabella Tassani Dopo le lezioni

Assegnato al Corso di Studio

Filosofia (L-5)
Giorno Orario Aula

Obiettivi Formativi

“Siamo sospesi nel linguaggio”. A pronunciare questa affermazione non è Heidegger, ma il grande fisico Niels Bohr, che conclude: “Dobbiamo sforzarci di estendere l’ambito delle nostre descrizioni, ma in modo che i nostri messaggi non perdano il loro carattere di obiettività e di mancanza di ambiguità”. Egli infatti si stupiva della sorprendente e profonda corrispondenza tra la realtà fisica e quella psichica, portata in superficie dal linguaggio, e trasmessa attraverso la comunicazione non ambigua nella scienza. Spinto da un’innata tendenza a “sognare grandi connessioni”, Bohr applica il concetto di “complementarità” elaborato in fisica all’analisi delle culture umane, della biologia, della psicologia, riflettendo su temi classici dell’indagine filosofica, ma posti in un’ottica del tutto nuova dopo l’avvento della rivoluzione quantistica: l’interazione fra soggetto e oggetto di pensiero, l’opposizione di ragione e sentimento, le nozioni di percezione e appercezione, la definizione di coscienza, volontà, libero arbitrio, fenomeno. Indagheremo il retroterra filosofico di Bohr e in particolare se egli abbia tratto ispirazione dagli studi di William James sulla schizofrenia (1891) e dall’analisi della mente condotta nei suoi Principi di psicologia (1890), cercando di mettere a punto il contributo del filosofo pragmatista all’elaborazione di concetti che diventeranno centrali nella scienza novecentesca.

Programma

1. I problemi filosofici posti dall’avvento della fisica quantistica.

2. L’interpretazione filosofica di Bohr del principio di complementarità, la sua teoria della conoscenza e del linguaggio.

3. L’analisi della mente, della coscienza e del linguaggio condotta da William James.

4. Il pensiero come “flusso di coscienza” e la critica di James all’associazionismo.

5. Dalla conoscenza dell’oggetto all’Io psicologico: confronti tra Bohr e James.

Eventuali Propedeuticità

Nessuna

Risultati di Apprendimento (Descrittori di Dublino)

Conoscenza del dibattito filosofico, fisico e psicologico su mente e coscienza, soggetto e oggetto.

Conoscenza delle molteplici interrelazioni tra filosofia, psicologia e scienze naturali; individuazione dei concetti metafisici che sono alla base delle teorie fisiche.

Capacità di analizzare un problema filosofico specifico e di collocarlo in un contesto storico-culturale di ampio respiro.

Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento

Modalità didattiche

Lezione frontale.

Obblighi

Gli studenti frequentanti dovranno studiare i testi indicati in (a) e uno a scelta tra quelli indicati in (b).

Testi di studio

(a) N. Bohr, I quanti e la vita, Boringhieri., Torino;

W. James, Il flusso di coscienza. I principi di psicologia. Capitoli IX e X, a cura di L. Demartis, Bruno Mondadori, 1998;

 (b) un testo a scelta tra i seguenti:

 

C. Sini, “Il pragmatismo di James”, in Il pragmatismo americano, Laterza, Bari, 1971, pp. 247-357;

 

R. M. Calcaterra, Introduzione al pragmatismo americano, Laterza, Roma-Bari, 1997, pp. 36-69;

 

P. Guarnieri, Introduzione a James, Laterza, Roma-Bari, 1985.

Modalità di
accertamento

Esame orale sui contenuti delle lezioni e sui testi indicati in (a) e (b)

Disabilità e DSA

Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

Informazioni aggiuntive per studentesse e studenti non Frequentanti

Obblighi

Gli studenti non frequentanti devono aggiungere al programma per i frequentanti il testo indicato in (c)

Testi di studio

(c) A. Pais, Il danese tranquillo, Bollati Boringhieri, Torino, 1993, pp. 419-450.

Modalità di
accertamento

Esame orale.

Disabilità e DSA

Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

« torna indietro Ultimo aggiornamento: 13/10/2010


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