FILOSOFIA E TEORIA DEI LINGUAGGI
A.A. | CFU |
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2010/2011 | 6 |
Docente | Ricevimento studentesse e studenti | |
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Gino Tarozzi | prima e dopo le lezioni |
Assegnato al Corso di Studio
Giorno | Orario | Aula |
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Obiettivi Formativi
L'origine stessa della cinematografia appare intrinsecamente congiunta alle esigenze della ricerca scientifica, grazie alla capacità del linguaggio cinematografico di registrare da un lato la realtà fisica nel suo aspetto dinamico, consentendo di analizzare quei tipi di moto che la nostra percezione immediata non riesce a cogliere perché troppo lenti, come quello di un corpo celeste, o troppo veloci, come quello di un proiettile, dall’altro di vedere fenomeni non osservabili, ma in grado di impressionare le emulsioni fotografiche, come i raggi X.
Con il passaggio dalla visione individuale dello scienziato alla fruizione collettiva, che segna la nascita del cinema come forma di comunicazione di massa e di espressione artistica, il suo linguaggio finirà con l’abbandonare progressivamente la sua funzione di rappresentazione mimetica del reale, e in particolare di quelle forme e di quegli aspetti del reale che non sono accessibili a un’osservazione diretta.
Scopo del corso è di mostrare sia la possibilità di un recupero, da parte della cinematografia del suo fondamentale ruolo storico di linguaggio scientifico, sia la rappresentazione e trasfigurazione nel linguaggio del cinema, inteso come forma di espressione artistica, di alcuni fondamentali concetti scientifici.
Programma
Nella prima parte del corso dedicata alla cinematografia come linguaggio scientifico, verranno analizzati e discussi due brevi filmati, realizzato l’uno dai fisici bolognesi Merli, Missiroli e Pozzi, l’altro da un gruppo di fisici giapponesi diretto da Tonomura, che mostrano il fenomeno dell'interferenza o meglio, come vedremo, dell’autointerferenza degli elettroni, consentendo di visualizzare quella struttura duale, ondulatoria e corpuscolare, della realtà fisica a livello elementare, che fin dalle origini della meccanica quantistica si configurava come uno dei più importanti problemi aperti nei fondamenti della fisica.
Nella seconda parte, più ricca e articolata, ci soffermeremo sul ruolo di tale linguaggio nella rappresentazione e trasfigurazione artistica di alcuni dei principali concetti e principi della meccanica quantistica quantistici, quali indeterminazione, sovrapposizione, complementarità e di alcune interpretazioni non standard del suo formalismo, come le teorie a molti mondi, in cui ogni atto di misurazione genera un processo di ramificazione dell'universo, o quelle a simmetria temporale, che si fondano sull'abolizione della freccia del tempo e sulla conseguente possibilità di una retroazione del futuro sul passato.
A tale scopo verrano analizzate e discusse parti dei seguenti filmati:
A serious man di J. e E. Coen, in rapporto al principio di inderminazione
Blow-up di M. Antonioni, in relazione alla visualizzazione dell'inosservabile
Katyn di A. Waida, come difesa della concezione oggettivistica classica della verità
Rashomon di A. Kurosawa, sulla concezione relativistica della verità, adombrata dal principio quantistico di sovrapposizione
It happened tomorrow di R. Clair, sulla violazione della causalità attraverso l'invio di segnali dal futuro al passato
Attività di Supporto
proiezioni di filmati e di parti di filmati
Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento
- Testi di studio
-
C. Sedda, G. Tarozzi, "Vedere e rivedere l’inosservabile doppia natura dei microggetti", in corso di pubblicazione su Isonomia
C. Sedda, G. Tarozzi, "L’autointerferenza degli elettroni nella cinematografia scientifica come conferma dell’interpretazione realistica della funzione d’onda", in corso di pubblicazione su Atti del XXX congresso nazionale degli storici della fisica e dell’astronomia, Urbino, 30 giugno ‐ 3 luglio 2010
C. Sedda, G. Tarozzi, Cinema quantistico, in corso di pubblicazione
nonchè la visione dei filmati di cui sopra
- Modalità di
accertamento esame orale
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
Informazioni aggiuntive per studentesse e studenti non Frequentanti
- Testi di studio
C. Sedda, G. Tarozzi, "Vedere e rivedere l’inosservabile doppia natura dei microggetti", in corso di pubblicazione su Isonomia
C. Sedda, G. Tarozzi, "L’autointerferenza degli elettroni nella cinematografia scientifica come conferma dell’interpretazione realistica della funzione d’onda", in corso di pubblicazione su Atti del XXX congresso nazionale degli storici della fisica e dell’astronomia, Urbino, 30 giugno ‐ 3 luglio 2010
C. Sedda, G. Tarozzi, Cinema quantistico, in corso di pubblicazione
nonchè la visione dei filmati di cui sopra
- Modalità di
accertamento esame orale
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
« torna indietro | Ultimo aggiornamento: 21/09/2010 |