MODULO 1: TECNICHE ESECUTIVE

1. LA STRATIGRAFIA DI UN DIPINTO SU TELA
A. SUPPORTO
B. STRUTTURA DI SOSTEGNO O TELAIO
C. STRATI PREPARATORI
D. DISEGNO PREPARATORIO
E. PELLICOLA PITTORICA

2. DESCRIZIONE DEI MATERIALI
A. INERTI
B. LEGANTI
C. PIGMENTI
D. VERNICI

3. L'EVOLUZIONE DELLA PITTURA SU TELA
A. LE FONTI STORICHE
B. L'ANTICHITA'
C. IL TRECENTO
D. IL QUATTROCENTO
E. IL CINQUECENTO
F. IL SEICENTO
G. IL SETTECENTO
H. L'OTTOCENTO

MODULO 2: IL DEGRADO DEI DIPINTI SU TELA: CAUSE E ASPETTO

1. SUPPORTO
2. TELAIO
3. STRATI PREPARATORI E PELLICOLA PITTORICA
A. LEGANTI
B. PIGMENTI
4 . VERNICI

MODULO 3: STORIA DELLE TECNICHE DI RESTAURO

1. IL CINQUECENTO
2. IL SEICENTO
3. IL SETTECENTO
4. L'OTTOCENTO

MODULO 4: INTERVENTI DI RESTAURO CONSERVATIVO

1. REDAZIONE DELLA SCHEDA CONSERVATIVA E DELLA RELAZIONE TECNICA
2. LA PULITURA
3. IL CONSOLIDAMENTO DEL SUPPORTO, DEGLI STRATI PREPARATORI E PITTORICI
4. LO SPIANAMENTO DEL SUPPORTO
5. IL RISARCIMENTO DEI TAGLI, DEGLI STRAPPI E DELLE LACUNE
6. LA FODERATURA TOTALE O PARZIALE
7. LA PRESENTAZIONE ESTETICA DELLE OPERE
A. LA STUCCATURA DELLE LACUNE
B. LA REINTEGRAZIONE PITTORICA: MATERIALI E METODI
8. LA PROTEZIONE SUPERFICIALE
9. IL PRONTO INTERVENTO E LA MANUTENZIONE
10. L'IMBALLAGGIO, IL TRASPORTO, LA MUSEALIZZAZIONE

Testi di studio

Bibliografia

1. F. FREZZATO (a cura di), C. CENNINI, Il libro dell'arte, edizione Neri Pozza, I Colibrì, Vicenza, 2003, capitoli CLIV - CLVI pp. 177, 178 e capitoli CLXII - CLXV pp 182-185.
2. S. BIANCHI TOSATTI, Trattati medievali di tecniche artistiche, Jaca Book, 2007, pp. 113-126
3. L. BELLOSI, A. ROSSI (a cura di), Giorgio Vasari. Le vite de' più eccellenti architetti, pittori, et scultori italiani, da Cimabue insino a' tempi nostri (Firenze 1550), Torino Einaudi,1986, vol. I, "Introduzione alle tre arti del disegno": Della pittura, cap XX, XXI pp. 66-69, cap. XXIII p. 70
4. C. MALTESE, Preparazione e finitura delle opere pittoriche: materiali e metodi; preparazioni e imprimiture, leganti, vernici, cornici, Milano, Mursia, 1993. pp 11-18, 27-34, 71-116, 163-178
5. C. MALTESE, I supporti nelle arti pittoriche: storia, tecnica e restauro, parte II, Milano, Mursia, 1990
6. G.A BERGER, La foderatura, metodologia e tecnica, Nardini, Firenze 2003, pp. 9-58.
7. A. IACCARINO IDELSON, La materia dell'opera d'arte. In: G. CAPRIOTTI, A. IACCARINO IDELSON (a cura di), Tensionamento dei dipinti su tela, Nardini 2004, pp. 15-55.
8. V. R. MEHRA, Foderatura a freddo. Nardini Firenze 2004, pp. 19-31; 35-79; 89-109.
9. M.F. MECKLENBURG, Meccanismi di cedimento nei dipinti su tela: approcci per lo sviluppo di protocolli di consolidamento, Il Prato, Padova, 2007
10. P. CREMONESI, L'uso dei solventi organici nella pulitura di opere policrome, I Talenti- Metodologie, tecniche e formazione nel mondo del restauro, 7, Il Prato, Padova 2000.
11. P. CREMONESI, E. SIGNORINI, L'uso dei solventi organici neutri nella pulitura dei dipinti:un nuovo test di solubilità, in "Progetto restauro", Materiali e Metodi, 2004, 31, pp. 2-15.
12. P. CREMONESI, Parola d'ordine: ligroina! .... Vale ancora?, Progetto Restauro n°51, 2009
13. P. CREMONESI, Parola d'ordine: ligroina!, Progetto Restauro, n°24, 2002
14. I. BORTOLOTTI, P. CREMONESI, Un approccio più scientifico alla pulitura dei dipinti. Triansol: il triangolo delle solubilità, un software per il restauro, in "Progetto Restauro", Il Prato, Padova 1999, 10, pp. 42-45.
15. G. URBANI (a cura di), Problemi di Conservazione, Editrice Compositori, Bologna 1973, pp. 3-18
16. M. CORDARO (a cura di), Cesare Brandi. Il restauro. Teoria e pratica, ed. Riuniti, Roma 1994, pp. 20-34
17. M. C. GAETANI, La reintegrazione delle lacune attraverso la tecnica del tratteggio: considerazioni sul metodo, in M. ANDALORO (a cura di), La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi, Atti del Convegno Internazionale di Studi, Nardini Editore, 2006, pp. 277-284
18. P. MORA, L. MORA, P. PHILIPPOT, La conservazione delle pitture murali, editrice Compositori, 1999, pp. 329-345
19. A.M. MARCONE, M. PARIS, G. BUZZANCA, G. LUCARELLI, G. GERARDI, A. GIOVAGNOLI, A. IVONE, M.P. NUGARI, Il progetto ICR di manutenzione e controllo della Galleria Doria Pamphilj: schedatura conservativa e monitoraggio ambientale, in Bollettino ICR, Nardini, n.2, 2001, pp. 44-52

Bibliografia d'approfondimento

1. M. CORDARO, M.C. MAZZI, La scheda conservativa: alcuni problemi di metodo, in "Censimento conservativo dei beni artistici e storici. Guida alla compilazione delle schede", Quasar, Roma pp. 1-11
2. S. BIANCHI TOSATTI, Trattati medievali di tecniche artistiche, Jaca Book, 2007, pp-27-45, 61-94
3. M. MATTEINI, A. MOLES, La chimica nel restauro, Nardini Editore, capitoli III e V
4. A. CONTI, Manuale di restauro Einaudi Torino 1996. pp. 151-161.
5. A. CONTI, Storia del restauro e della conservazione delle opere d'arte, Electa, 2002, pp. 154-187
6. G. URBANI (a cura di), Problemi di Conservazione, Editrice Compositori, Bologna 1973.
7. S. RINALDI, Vernici originali e vernici di restauro: l'impiego della chiara d'uovo tra Seicento e Settecento, in Bollettino ICR, n. 10-11, 2005, pp. 45-62
8. V. MASSA, G. SCICOLONE, Le vernici per il restauro. I leganti, Nardini editore, Firenze 1991, pp. 47-59
9. H. ALTHOFER, La questione del ritocco nel restauro pittorico, collana I Talenti, pp. 27-55

Modalità di
accertamento

L'esame consisterà in una prova orale inerente agli argomenti affrontati durante le lezioni. Per sostenere l'esame saranno sufficienti il materiale didattico fornito (dispense) e la bibliografia indicata.
Saranno valutate anche le relazioni di restauro delle opere assegnate in laboratorio (da consegnare anticipatamente su cartaceo e CD), e l'operato svolto nel laboratorio.

Disabilità e DSA

Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.