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Convegno

AISU 2024 - Città e studenti. La residenza universitaria: cultura, spazi, eredità

Abstract dell'evento

IT

AISU 2024 - Città e studenti. La residenza universitaria: cultura, spazi, eredità 

In Italia, nel 2022 risultavano esserci poco meno di 600mila studentesse e studenti universitari provenienti da una provincia diversa da quella di residenza, ovvero poco meno di un terzo della comunità studentesca complessiva. Dove vivono questi “fuori sede”? Quali sono i costi che le famiglie devono affrontare? Quale il livello di qualità degli spazi di accoglienza? Quale dialogo tra città e università per garantire condizioni dignitose alla formazione delle nuove generazioni? A confronto di 600mila studentesse e studenti fuori sede, il PNRR, nell’ambito della Riforma 1.7, prevede di raggiungere, entro dicembre 2026, 60mila posti letto aggiuntivi, risolvendo dunque solo parzialmente il problema.

A partire da questi dati, il convegno AISU “Città e studenti. La residenza universitaria: cultura, spazi, eredità”, promosso dall’Università Politecnica delle Marche e dall’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, affronta temi che pongano al centro, in termini politici, economici, sociali, culturali, architettonici, ma anche di policy/governance, il rapporto fra città e studenti, declinato con specifico riferimento alla residenza universitaria, sia in relazione al passato che nell’attualità, considerando le sfide e i conflitti che la cronaca quotidiana ci consegna (dal problema degli affitti alle occupazioni che interessano anche la scuola).

Storicamente dobbiamo distinguere città nate da nuclei universitari, in cui cioè la residenzialità universitaria è potenzialmente un elemento fondativo o di riconfigurazione significativa, in grado di influenzare in maniera determinante le dinamiche successive, da centri urbani di varia dimensione e complessità per i quali l’università costituisce una delle tante agenzie di erogazione di servizi con diverso grado di integrazione sociale, e in cui spesso non trovano spazio programmi specifici per le residenze. Ci sono, infine, le cittadelle universitarie che gravitano fuori dal centro urbano più vicino.

Alcune tra le più antiche città dello studio si sono conformate attorno a comunità di docenti e discenti, fissando modelli spaziali riconoscibili e identitari da un lato, condizionando le più ampie logiche di sviluppo del tessuto urbano circostante dall’altro. Molto più numerosi sono i casi di città in cui l’università deve ritagliare i propri spazi in un contesto fisico, sociale ed economico consolidato con risvolti positivi o negativi rispetto al riuso e alla conservazione delle preesistenze. Ai modelli noti del college di matrice anglosassone e del campus americano si affiancano dunque quelli più diffusi nelle antiche città europee dove i luoghi della formazione accademica sono innestati nella città stratificata.

In questo quadro l’elemento più fragile è, comunque, l’accoglienza della comunità studentesca a partire dalla residenza da intendere non solo come spazio abitativo, ma anche come sistema di luoghi complementari e di relazioni collettive, dallo sport alle attività ricreative. Quali sono state le scelte del passato e quali le politiche attuali? C’è alleanza tra le amministrazioni comunali e il governo dell’università? Quale spazio occupa questo tema nelle “storie” degli atenei che segnano le ricorrenze centenarie, focalizzando soprattutto l’attenzione sulle conquiste scientifiche, sulla didattica e sul patrimonio architettonico e museale?

Coerentemente con la missione dell’AISU, questa call intende sollecitare l’invio di contributi capaci di costruire un quadro aggiornato sulla residenza universitaria e intercettare progetti e ricerche in corso, anche in forma preliminare. I contributi attesi devono preferibilmente affrontare il tema con uno sguardo multidisciplinare, non necessariamente o esclusivamente dal punto di vista storico, compositivo o urbanistico ma aperto al confronto con altre discipline e metodologie per offrire nuove letture e interpretazioni. Il confronto lascerà auspicabilmente emergere contributi sul tema dell’evoluzione delle idee, dei modelli, degli schemi, delle metodologie e delle politiche della città dello studio con uno sguardo ampio, nonché della capacità di adattarsi a una rapida evoluzione delle funzioni e degli usi di centri culturali specializzati come le università.

La stessa scelta delle sedi del convegno intercetta la volontà di riflettere su contesti opposti: da un lato Ancona, come esempio di giovane ateneo che ha dislocato le sue sedi tra la città stratificata e la periferia; dall’altro, Urbino che ha caratterizzato la sua rinascita nel secondo dopoguerra investendo nell’università e creando un modello di residenza all’avanguardia che ha ricevuto i ben noti riconoscimenti internazionali.

EN

AISU 2024 | Cities and students. The university housing: culture, space, heritage

In Italy the housing shortage of ‘off-site’ university students is increasing. It was estimated that in 2022 just almost one third of the overall student community needs an accommodation. Where do these ‘off-site’ people live? What costs do families have to face? What is the quality of the reception spaces? What dialogue between city and university to guarantee dignified conditions for the education of new generations? Compared to 600 thousand female and male students away from home, the PNRR, as part of Reform 1.7, plans to reach 60 thousand additional bed by December 2026, thus only partially solving the problem.

AISU conference -Cities and students. The university housing: culture, space, heritage -”, promosso dall’Università Politecnica delle Marche e dall’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, affronta temi che pongano al centro, in termini politici, economici, sociali, culturali, architettonici, ma anche di policy/governance, il rapporto fra relationship between the city and the students- under political, economic, social, cultural and architectural terms as well as policy/governance. The main focus being the university housing,, in the past and today, considering the everyday challenges and conflicts (from the costs of the rent to the recent conflicts that also affect high school).

In the history we find cities originated by university centres, in which students housing is potentially a founding element or a significant reconfiguration, capable of decisively influencing subsequent dynamics, and cities of various size and complexity where university constitutes one of the many service delivery agencies with different degrees of social integration, and where often specific programs for residences lack. Finally, there are university towns outside the nearest urban centre.

Some of the oldest university cities have shaped around communities of teachers and students, establishing recognizable and identifying spatial models on the one hand, affecting the broader development of the surrounding urban fabric on the other hand. There are many more numerous cases of cities in which the university must carve out its own spaces in a consolidated physical, social and economic context with positive or negative implications with respect to the reuse and conservation of pre-existing buildings. The well-known models of the Anglo-Saxon college and the American campus are therefore flanked by those most widespread in ancient European cities where the places of academic training are inserted into the layered city.

In this framework, the most fragile element is, however, the involvement of the community of students from the residence, to be understood not only as an apartment, but also as a system of complementary places and collective relationship, from sport facilities to recreation activities. What were the decisions in the past and what are the current policies? Is there a dialogue and cooperation between the municipal administration and the university government? What is the space of this topic in the ‘histories’ of the academic institutions that celebrate the centenary anniversaries, focusing above all on scientific achievements, education, and planning and design and collections?

Consistent with AISU mission, the present call aims to collect contributions capable to create a an updated picture of university housing and to intercept ongoing projects and research, even in a preliminary form. The contributions must preferably propose a multidisciplinary vision, not necessarily or exclusively from a historical point of view or a design or urban planning vision but open to comparing with other disciplines or methodologies to offer new interpretation. The comparison will hopefully allow contributions to emerge on the theme of the evolution of ideas, models, schemes, methodologies and policies of the university city with a broad perspective, as well as the ability to adapt to a rapid evolution of the functions and uses of specialized cultural institutions such as universities.

The choice of the conference venues intercepts the wish to reflect on the various contexts: on the one hand Ancona, as an example of a young university that is allocated between the layered city and the suburbs; on the other, Urbino characterized its rebirth post WW2 by investing in the academy and creating a cutting-edge housing model that received the well-known international recognition.


Relatori/Relatrici

Scientific Committee
AISU | Elena Svalduz, Alfredo Buccaro, Donatella Calabi, Giovanni Cristina, Cristiana Cuneo, Marco Folin, Paola Lanaro, Andrea Longhi, Andrea Maglio, Elena Manzo, Luca Mocarelli, Heleni Porfyriou, Marco Pretelli, Massimiliano Savorra, Donatella Strangio, Rosa Tamborrino, Ines Tolic, Stefano Zaggia, Guido Zucconi.
DICEA Univpm + UniUrb | Antonello Alici, Laura Baratin, Alessandra Cattaneo, Chiara Mariotti.

Organizing Secretary
Alessandro Ceppetelli, Giorgio Danesi, Ludovica Marconi, Silvia Tardella.


Dettagli sull'evento

Data e luogo

  Inizio: 19/09/2024 alle ore 12:00 Fine: 21/09/2024 alle ore 14:00
Palazzo Battiferri (Urbino, Via Saffi, 42) AR - Aula Rossa

Organizzato e promosso da:

Scuola di Conservazione e Restauro
LMR/02 - Classe delle lauree magistrali ciclo unico in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali - Conservazione e Restauro dei beni culturali


Modalità di partecipazione

Altre informazioni utili

La prima giornata (19 settembre) si svolgerà ad Ancona presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università Politecnica delle Marche
Per iscrizioni al convegno come uditori: clicca qui


Link e risorse utili

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