Premiati da Regione e Aica i progetti comuni dell’Ateneo e dell’I.C.S. “Padalino” di Fano
Comunicato stampa pubblicato il giorno 30/05/2016
L'Università di Urbino e l'Istituto Comprensivo Statale "G. Padalino" di Fano hanno avviato lo scorso febbraio una collaborazione nell'ambito dell'informatica, rivolto agli studenti della scuola media. E i risultati non si sono fatti attendere. Le classi 2C e 2F, guidate rispettivamente dalla Prof.ssa Lidia Cangianiello e dalla Prof.ssa Roberta Orsi, si sono aggiudicate uno dei due premi messi in palio dall'Ufficio Scolastico Regionale e da AICA - Associazione Italiana per l'Informatica e il Calcolo Automatico, per un progetto da sviluppare con la piattaforma Arduino. La collaborazione è incentrata sul pensiero computazionale e sulle tecnologie digitali. "Il pensiero computazionale - spiega il Prof. Marco Bernardo, delegato rettorale all'innovazione tecnologica della Carlo Bo - è il contributo culturale che l’informatica sta dando alla società contemporanea. L’informatica non è soltanto tecnologia, ma una vera e propria scienza che, specie nei giovani, sviluppa un atteggiamento costruttivo alla risoluzione dei problemi. È per questo motivo che la formazione in questo ambito sta attirando sempre di più l'attenzione dei governi, ad esempio dei Paesi dell'Unione Europea e degli Stati Uniti, per le ricadute positive che può avere sulla società." Le attività di collaborazione sono iniziate con alcune lezioni teoriche del Prof. Bernardo sui concetti fondamentali del pensiero computazionale e sono proseguite con esercitazioni pratiche da parte di Paolo Capellacci, un esperto delle funzionalità hardware e dell'ambiente di sviluppo software di Arduino. Gli studenti delle due classi sono stati così accompagnati, passo dopo passo e in modo divertente, a progettare e realizzare un piccolo flipper. "Sono molto soddisfatto di questa collaborazione con l'Università di Urbino - dichiara il Prof. Pierluigi Addarii, dirigente scolastico della Padalino - perché ha consentito la realizzazione di un interessante progetto attraverso il quale i giovani studenti hanno potuto toccare con mano le potenzialità del coding. Auspico che la collaborazione possa continuare anche il prossimo anno, con tempi più distesi e con il coinvolgimento di un maggior numero di alunni".
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