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METODOLOGIA DELLA RICERCA PEDAGOGICA
METHODOLOGY OF PEDAGOGICAL RESEARCH

A.A. CFU
2016/2017 6
Docente Email Ricevimento studentesse e studenti
Roberto Travaglini Mercoledì ore 15-16; giovedì ore 8-9

Assegnato al Corso di Studio

Scienze dell'Educazione (L-19)
Curriculum: PERCORSO COMUNE
Giorno Orario Aula

Obiettivi Formativi

Il corso si propone di offrire agli studenti i concetti teorici fondamentali relativi ai metodi della ricerca pedagogica in relazione ai diversi contesti educativi.

Programma

1. Parte generale: verranno affrontati i seguenti argomenti: la ricerca e il laboratorio didattico: i fondamenti storici ed epistemologici del laboratorio didattico; l’“imparare facendo” dell’apprendistato; le plurime potenzialità della ricerca educativa in laboratorio: tra ricerca sperimentale e ricerca-azione, e la ricerca-azione nella complessità laboratoriale (presentazione di una esperienza di ricerca-azione).

2. Parti monografiche: il corso si propone l’obiettivo di approfondire anche:

 a)    i processi automotivazionali sottesi alle dinamiche della ricerca e della costruzione attiva del sapere in campo educativo;

 b)    le motivazioni ed espressioni educative, sociopedagogiche e psicopedagogiche del disagio giovanile;

 c)    alcuni aspetti del possibile rapporto tra i processi educativi e lo sviluppo dell'espressività creativa e grafico-artistica in età infantile e adolescenziale.  

Risultati di Apprendimento (Descrittori di Dublino)

In rapporto alla disciplina lo studente dovrà mostrare il possesso:
- della padronanza delle conoscenze di base:

  • Gli studenti potranno acquisire conoscenze teoriche e metodologiche rispetto ai principali temi riconducibili all’ambito della ricerca in campo educativo, in particolare rispetto alla distinzione tra ricerca sperimentale classica e ricerca-azione, paradigmi conoscitivi qualitativi e quantitativi, sperimentalismo ed empirismo.
  • Verranno presentati  molteplici strumenti di osservazione e raccolta dati ( osservazione videoregistrata, descrittiva, griglie ecc.), scoprendone caratteristiche, punti di forza e criticità.   
  • Durante le lezioni gli studenti potranno conoscere alcune tematiche educative relative ai contesti di apprendimento. In particolare, verrà analizzato il laboratorio in ambito didattico e le molteplici potenzialità formative che questo può offrire.

- della comprensione dei concetti fondamentali della disciplina:

  • Durante il corso gli studenti avranno la possibilità di scegliere e confrontare i diversi strumenti di osservazione e raccolta dati in relazione ai paradigmi di ricerca ritenuti più funzionali al campo d’indagine.
  • Gli studenti potranno analizzare alcuni modelli pedagogici  attraverso una prospettiva storica e culturale (modello tradizionale, attivismo, distinzione tra oriente ed occidente, disagio giovanile), per poi rapportarli alla ricerca ed ai diversi paradigmi conoscitivi ed esplicativi.  

- della capacità di usare conoscenze e concetti per ragionare secondo la logica della disciplina:

  • Durante il corso verranno proposti progetti di ricerca su temi scelti dagli studenti e che sono stati oggetto di analisi durante le lezioni (motivazione, relazione mente-corpo in educazione ecc.), al fine di promuovere l’elaborazione autonoma ed attiva dei contenuti affrontati teoricamente.
  • In questo modo gli studenti potranno confrontarsi empiricamente su alcune importanti questioni  giocate intorno alla relazione tra la complessità dei fenomeni educativi  e i diversi modelli metodologici di ricerca.

Materiale Didattico

Il materiale didattico predisposto dalla/dal docente in aggiunta ai testi consigliati (come ad esempio diapositive, dispense, esercizi, bibliografia) e le comunicazioni della/del docente specifiche per l'insegnamento sono reperibili all'interno della piattaforma Moodle › blended.uniurb.it

Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento

Modalità didattiche

Lezione frontale; seminari; gruppi di ricerca; laboratori; tesine di approfondimento.

Testi di studio

1. Parte generale 

R. Travaglini, Il laboratorio didattico. L’attiva ricerca della conoscenza, Guerini, Milano 2009, pp. 251.

2. Parti monografiche 

 a)    R. Travaglini, Motivarsi ad apprendere, Aracne, Roma 2014, pp. 230.

 b)    R. Travaglini, Il disagio giovanile. Educazione e comprensione, Edizioni Goliardiche, Trieste 2014, pp. 217.

 c)    R. Travaglini, Pedagogia del gesto grafico, Aracne, Roma, pp. 152.

 Ulteriori indicazioni bibliografiche potranno essere fornite dal docente durante le lezioni

Modalità di
accertamento

Prove scritte e orali di verifica in itinere e a fine corso. 

Disabilità e DSA

Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

Informazioni aggiuntive per studentesse e studenti non Frequentanti

Testi di studio

1. Parte generale 

R. Travaglini, Il laboratorio didattico. L’attiva ricerca della conoscenza, Guerini, Milano 2009, pp. 251.

2. Parti monografiche 

 a)    R. Travaglini, Motivarsi ad apprendere, Aracne, Roma 2014, pp. 230.

 b)    R. Travaglini, Il disagio giovanile. Educazione e comprensione, Edizioni Goliardiche, Trieste 2014, pp. 217.

 c)    R. Travaglini, Pedagogia del gesto grafico, Aracne, Roma, pp. 152.

Modalità di
accertamento

Prove scritte e orali di verifica in itinere e a fine corso. 

Disabilità e DSA

Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

« torna indietro Ultimo aggiornamento: 14/12/2016


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