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Convegno Internazionale
Screen Cultures Reloaded. Parole chiave per la ricerca sui media in Italia

Abstract dell'evento

Studiosi di cinema, televisione, fotografia, immaginario e visual culture, mediologi, sociologi della cultura e della comunicazione, storici e studiosi di industria mediale si confrontano per avviare una riflessione comune volta a innovare e ibridare metodi di ricerca empirica e modelli teorico-interpretativi di un campo di studi sempre più condiviso. Le “parole-chiave” individuate per provare a rendere conto della varietà, della ricchezza e della complessità dei Media Studies costituiscono delle macro-aree che definiscono altrettante sfide per una ricerca in grado di affrontare le rapide trasformazioni di un campo di studi in continua evoluzione.

Programma

Keynote Speaker

Il convegno, che si terrà a Urbino nelle giornate del 10 e 11 luglio 2024, prevede gli interventi di due keynote speaker.
Catherine Johnson, professor of Media and Communication all’University of Leeds interverrà sul tema Studying Public Service Media in the Age of Platforms.
Andrea Imperiali, presidente di Auditel offrirà un contributo intitolato Dall’Audience alla Total Audience. Ripensare la misurazione dei pubblici e le metriche dell’industria nell’età della convergenza.


Parole Chiave

Industrie. Nel corso degli ultimi anni, un terreno specifico di interesse per gli studi sui media ha riguardato senza dubbio le evoluzioni delle industrie mediali, fortemente caratterizzate da evoluzioni tecnologiche (in relazione, per esempio, alla nascita di nuove modalità di produzione e distribuzione di contenuti) e da pressioni economiche (determinate da fenomeni come concentrazione e globalizzazione delle imprese). L’istituzionalizzazione dei Media Industry Studies in Italia e all’estero sta portando la comunità scientifica a confrontarsi tanto con ricerche di scenario quanto con analisi di oggetti di studio specifici, mettendo in relazione contesti locali, nazionali e globali.

Innovazioni. L’osservabilità ubiqua delle audience e la possibilità di rilevare in tempo reale preferenze e atteggiamenti dei consumatori stanno modificando le routine produttive – grazie ad una attenta profilazione dei pubblici – e, in maniera correlata, il ruolo rivestito dalle audience. Se da un lato, infatti, accanto agli intermediari culturali tradizionali la presenza di sistemi di “curatela algoritmica del gusto” è sempre più evidente, dall’altro le connessioni abilitate dalle piattaforme consentono ai pubblici di esprimere la propria performatività e di interpretare in maniera innovativa il concetto di liveness. Le applicazioni dell’intelligenza artificiale in ambito creativo e nella produzione di contenuti sono destinate a modificare lo scenario mediale sia dal punto di vista delle professioni, sia da quello degli utenti/creatori, sollecitando riflessioni di carattere epistemologico ma anche etico.

Storie/Immaginari. La moltiplicazione di ambienti e canali produttivi contemporanei, abilitati dalle tecnologie digitali e dalla semplicità di accesso ai meccanismi produttivi e distributivi, riconfigura le modalità in cui archetipi, figure e narrazioni dell’immaginario collettivo si riflettono nella vastità di prodotti culturali oggi disponibili, tanto in quelli che derivano da meccanismi produttivi propri delle industrie creative e culturali, quanto in quelli generati dalla creatività di audience e creator più o meno professionalizzati. In questo scenario anche i brand (istituzionali, di mercato, del mondo del non profit) si appropriano di un ruolo assimilabile a quello di editori di contenuti, esprimendo talora interessanti livelli di innovazione (pensiamo alle diverse forme di produzione e promozione culturale, politica e sociale con esplicita funzione di attivazione di coesione sociale, dall’intrattenimento al brand activism al social campaigning). Lo studio dei media continua a concentrare l’attenzione sulla creazione di storytelling e immaginari ricostruendo, però, le nuove modalità in cui questi vengono prodotti e fatti circolare.

Pratiche. Le modalità di narrazione e le interazioni con le audience consentite dalle piattaforme digitali suggeriscono di osservare le nuove dimensioni di ciò che diviene ed è esperito come popolare (anche dagli stessi creativi), assegnando nuova centralità alla riflessione sull’analisi della popolarità e delle sue articolazioni (fama, notorietà, reputazione, celebrità). Le nuove configurazioni della celebrità inducono a soffermarsi sulle modalità di configurazione del fandom e sulle sue attività e pratiche, che possono riguardare le singole celebrities, la serialità televisiva, il mondo del gaming, la narrazione seriale in forma di podcast, i brand commerciali, ecc. La ricerca sulle audience contemporanee si arricchisce di oggetti sempre più differenziati da indagare utilizzando metodologie di ricerca combinate e triangolate tra loro.


Dettagli sull'evento

Data e luogo

  Inizio: 10/07/2024 alle ore 09:00 Fine: 11/07/2024 alle ore 18:00
Area Scientifico Didattica Paolo Volponi (Urbino, Via Saffi, 15) Sc - Cinema

Organizzato e promosso da:

Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali
Consulta Universitaria Cinema e Società Scientifica Italiana Sociologia, Cultura, Comunicazione


Modalità di partecipazione

Altre informazioni utili

Ingresso libero.
Per informazioni: stefania.antonioni@uniurb.it 


Link e risorse utili

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