Mostra
LA BANDIERA FARROUPILHA DI TITO LIVIO ZAMBECCARI
Abstract dell'evento
LA BANDIERA FARROUPILHA DI TITO LIVIO ZAMBECCARI, DIPINTO SU TELA, BOLOGNA, ITALIA (1839-40)
A BANDEIRA FARROUPILHA DE TITO LIVIO ZAMBECCARI NUMA TELA HISTÓRIA NA ITÁLIA, BOLONHA (1839-40)
La mostra intende valorizzare e sancire, attraverso nuove acquisizioni storico documentali, il ruolo di protagonismo avuto dal bolognese Tito Livio Zambeccari, che progettò e disegnò il vessillo. Istituzionalizzata nel 1836, la bandiera mantiene fino ad oggi gli stessi colori.
Il carbonaro Tito Livio Zambeccari, esule dopo i moti italiani del 1820-1821, arrivò a Porto Alegre nel 1831, dopo una partecipazione in rivolte liberali in Spagna e nel Rio de la Plata. Discendente di una nobile famiglia e affascinato dalle idee democratiche di Mazzini, divenne redattore di alcuni giornali repubblicani nella provincia più meridionale dell’impero brasiliano. Geografo e naturalista fu autore di mappe dell’intera provincia e della capitale. Allo stesso tempo si dedicò allo studio e alla classificazione di migliaia di piante, con una parte dei risultati pubblicati nel 1843 dalla Rivista “Nuovi Annali di Scienze Naturali” di Bologna.
Allo scoppio della guerra indipendentista “farroupilha”, che dal 20 settembre 1835 contrapponeva i rivoltosi della provincia di São Pedro (successivamente Stato del Rio Grande del Sud) alle truppe imperiali brasiliane, occupò il ruolo di segretario e capo di Stato Maggiore del generale dell’esercito ribelle, Bento Gonçalves, a cui lo univa una profonda amicizia. Fu lo stesso Zambeccari che, catturato in una prigione di Rio de Janeiro, nel 1838 coinvolse Giuseppe Garibaldi, da poco esule nella capitale brasiliana, nelle imprense della rivolta farroupilha. Gli concesse infatti una “lettera di corsa” che lo autorizzava a attaccare e catturare i vascelli imperiali che avrebbe incontrato mentre navigava verso la provincia meridionale in armi. Insieme all’eroe dei due mondi, altri esuli italiani abbracciarono la causa e lasciarono segni importanti con la loro partecipazione eroica, in un conflitto che fu represso solo dieci anni più tardi. Con il passaggio dall’Impero alla Repubblica brasiliana (1889), la memoria della rivoluzione farroupilha cominciò ad essere valorizzata come momento fondativo e come elemento principale dello spirito gaúcho(aggettivo che caratterizza l’appartenenza allo stato del Rio Grande del Sud).
Molti indizi e documenti fino ad oggi indicavano Zambeccari come autore della bandiera repubblicana che sarebbe diventata il simbolo principale della provincia anche dopo la guerra che si consluse nel 1845. Uno studio più recente del dipinto conservato nel Museo civico del Risorgimento a Bologna ha identificato la rappresentazione del vessillo tricolore nello stesso quadro, come ulteriore indizio del protagonismo di Zambeccari. La riproduzione fotografica del quadro, poco conosciuto in Brasile, sarà l’attrazione principale dell’esposizione che mette insieme i pezzi di un mosaico che conduce a Tito Livio Zambeccari, ideatore e disegnatore della bandiera.
Programma
La mostra è organizzata da l'Università Pontificia Cattolica di Rio Grande del Sud - Pontifícia Universidade Católica do Rio Grande do Sul (PUCRS), Porto Alegre, Brasile, in collaborazione con Escola de Humanidade da PUCRS (Porto Alegre, Brasil), Programa de Pós-Graduação em História (PUCRS), Università Degli Studi di Urbino Carlo Bo, Dipartimento di Scienze Pure e Applicate (Urbino, Italia), Museo civico del Risorgimento di Bologna, Scuola di Comunicazione, Arti e Design (Famecos/PUCRS), Instituto Histórico e Geográfico do Rio Grande do Sul (IHGRS).
La mostra sarà inaugurata il 12 novembre, giorno in cui si festeggia la bandiera dello Stato del Rio Grande del Sud, e terminerà il 26 dicembre 2024. La mostra intende valorizzare e sancire, attraverso nuove acquisizioni storico documentali, il ruolo di protagonismo avuto dal bolognese Tito Livio Zambeccari, che progettò e disegnò il vessillo. Istituzionalizzata nel 1836, la bandiera mantiene fino ad oggi gli stessi colori ed un simbolo molto importante per gli abitanti della provincia di Rio Grande del Sud.
Nel luogo espositivo, la hall della Facoltà di Comunicazione della PUCRS a Porto Alegre, saranno esposti alcuni banner e vetrine con testi, documenti ed immagini che ripercorrono la storia della bandiera, accompagnata a quella di Zambeccari e di altri giovani mazziniani italiani che, esuli politici dopo i primi moti del risorgimento, parteciperanno alle vicende della rivoluzione indipendentista farroupilha con un protagonismo considerevole. Sarà anche esposta una copia del dipinto conservato nel Museo civico del Risorgimento a Bologna in cui è rappresentato il vessillo tricolore quale ulteriore ielemento del protagonismo di Zambeccari.
Relatori/Relatrici
- Edison Hüttner (Università Pontificia Cattolica di Rio Grande del Sud, Porto Alegre, Brasile - PUCRS)
- Antonio de Ruggiero (Università Pontificia Cattolica di Rio Grande del Sud, Porto Alegre, Brasile - PUCRS)
- Maria Letizia Amadori (Università degli Studi di Urbino, Italia)
- Eder Abreu Hüttner (Università Pontificia Cattolica di Rio Grande del Sud, Porto Alegre, Brasile - PUCRS),
- Felipe Assunção Soriano (Università Pontificia Cattolica di Rio Grande del Sud, Porto Alegre, Brasile - PUCRS)
Dettagli sull'evento
Data e luogo
Inizio: 11/11/2024
alle ore 09:00
Fine: 27/12/2024
alle ore 19:00
Facoltà di Comunicazione dell'Università Pontificia Cattolica di Rio Grande del Sud, Porto Alegre, Brasile - PUCRS
Organizzato e promosso da:
La mostra è organizzata da l'Università Pontificia Cattolica di Rio Grande del Sud - Pontifícia Universidade Católica do Rio Grande do Sul (PUCRS), Porto Alegre, Brasile, in collaborazione con Escola de Humanidade da PUCRS (Porto Alegre, Brasil), Programa de Pós-Graduação em História (PUCRS), Università Degli Studi di Urbino Carlo Bo, Dipartimento di Scienze Pure e Applicate (Urbino, Italia), Museo civico del Risorgimento di Bologna, Scuola di Comunicazione, Arti e Design (Famecos/PUCRS), Instituto Histórico e Geográfico do Rio Grande do Sul (IHGRS).
Modalità di partecipazione
Altre informazioni utili
Ingresso libero