Scienze Giuridiche per la Consulenza del Lavoro e la Sicurezza dei Lavoratori
Non si attiva
Didattica mista
Dipartimento di Giurisprudenza / Scuola di Giurisprudenza
A.A. | Classe | Sede |
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2021/2022 | L-14 - Classe delle lauree in scienze dei servizi giuridici | Urbino |
Obiettivi formativi
Tematiche
Il percorso triennale, anche in modalità on line, è incentrato su una preparazione giuridica di base, su cui si innestano profli economici, sociologici e tecnico-medici, e finalizzato a far acquisire le conoscenze e competenze necessarie per l’accesso alla professione di Consulente del lavoro e per svolgere attività di gestione/amministrazione del personale sia nel settore privato che in quello pubblico, anche con specifico riguardo alle problematiche della salute e sicurezza dei lavoratori.
Il Corso di laurea ha l'obiettivo di:
• sviluppare adeguate conoscenze e competenze in ambito giuridico;
• acquisire conoscenze e competenze necessarie per la consulenza del lavoro nel settore privato e pubblico, anche con riguardo alle problematiche giuridiche della salute e sicurezza del lavoro;
• acquisire conoscenze e competenze per la gestione dei rapporti di lavoro e delle relazioni sindacali.
Open Day online e in presenza
Da maggio a ottobre 2024 — È il momento ideale per conoscere da vicino l’Università di Urbino e la sua offerta formativa. Non perdere l’occasione di incontrare i docenti e i tutor dei corsi di laurea.
Prospettive occupazionali
Obiettivi
Il laureato in Scienze giuridiche per la consulenza del lavoro e la sicurezza dei lavoratori può svolgere:
- il tirocinio professionale di 18 mesi presso uno studio di “Consulente del lavoro” per sostenere l’esame di Stato che abilita a tale professione. I primi 6 mesi di tale tirocinio possono svolgersi nell’ultimo anno del Corso nel rispetto dei criteri di cui alla apposita Convenzione;
- sotto forma di lavoro subordinato o autonomo, attività di gestione o amministrazione del personale;
- attività di gestione della sicurezza sul lavoro presso un’impresa, una pubblica amministrazione o altre organizzazioni, fermo restando quanto previsto dagli artt. 32 e 34 del d.lgs. n. 81/2008 per lo svolgimento delle funzioni e dei compiti di Responsabile e di Addetto del Servizio di prevenzione e protezione dai rischi (RSPP e ASPP). Gli studenti del Corso interessati a svolgere tali funzioni possono frequentare gratuitamente i moduli A e C di cui all’Accordo Stato-Regioni del 7 luglio 2016, che saranno organizzati dal Dipartimento di Giurisprudenza; • attività nell’ambito delle associazioni sindacali, nonché nelle strutture pubbliche o private che gestiscono servizi per l’impiego.
Struttura didattica del corso
Tipologia di attività svolta dai Dottorandi
Il Corso di laurea ha una durata di tre anni e comprende anche attività didattiche integrative on-line svolte tramite un servizio aggiuntivo di e-learning a richiesta, che utilizza le nuove tecnologie informatiche per assicurare una formazione di qualità per gli studenti che non possono seguire di persona le lezioni. È prevista la possibilità di iscrizione in “modalità a tempo parziale”, che consente allo studente di compiere il percorso di studi in un tempo più lungo (cinque anni) rispetto a quello fissato.
Informazioni sulla Prova Finale
Offerta formativa / Attività di formazione alla Ricerca
Il superamento della prova finale dà diritto al riconoscimento di 6 CFU (5 CFU per la preparazione e 1 CFU per la discussione). Le tesi di laurea ha lo scopo di mettere alla prova le capacità di scrittura e di elaborazione autonoma in merito ad un tema circoscritto. La presentazione di un elaborato scritto non è obbligatoria e la discussione orale mira a dimostrare la capacità dello studente di inquadrare e risolvere, alla luce degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali, un problema teorico-pratico individuato da uno dei docenti e connesso alle tematiche oggetto del Corso di studi. Può essere docente relatore ogni titolare di corso d'insegnamento della Scuola di Giurisprudenza, compresi i professori supplenti e i professori a contratto durante l'anno accademico in cui prestano la loro opera. Gli studenti possono essere seguiti da due relatori anche di aree scientifiche diverse. L'esame di laurea comporta una valutazione complessiva della maturità intellettuale, della qualità della prova finale e della carriera dello studente. L'elaborato finale, in accordo con il Relatore, può essere scritto anche in lingua straniera; lo studente che intenda discutere l'elaborato finale in lingua straniera dovrà preventivamente presentare richiesta scritta al relatore ed è comunque tenuto a depositare un abstract dell'elaborato in lingua italiana. Per essere ammessi all'esame di laurea occorre aver superato, con esito positivo, gli esami degli insegnamenti previsti nel piano degli studi, con le modalità di esame stabilite nel Regolamento didattico del Corso di laurea. Il voto di laurea, espresso in centodecimi, si ottiene sommando: - la media (ponderata per i CFU), espressa in centodecimi, dei voti conseguiti dallo studente negli esami di profitto relativi al Corso di laurea; - un voto assegnato alla discussione dell'elaborato finale, sulla base dei criteri stabiliti dal Consiglio della Scuola di Giurisprudenza; - ulteriori punti basati su criteri di merito misurabili e comunque predefiniti dal Consiglio della Scuola di Giurisprudenza. Infatti, ai fini del voto la Commissione dovrà tenere conto: a) dei risultati del corso completo di studi universitari; b) della valutazione della tesi operata dai relatori; c) della valutazione delle capacità dimostrate dal candidato nella discussione; d) della valutazione della carriera universitaria dello studente.Il punteggio minimo è pari a 66/110. Nel caso di punteggio finale complessivo pari a 110/110 la Commissione di laurea può attribuire la lode con votazione all'unanimità. Le Commissioni potranno attribuire un massimo di 6 (sei) punti. Per coloro che sosterranno la tesi di laurea in forma orale il punteggio non potrà essere superiore a 2 (due) punti. Il voto finale risulterà dalla somma della media curriculare, del voto sulla discussione della tesi e degli eventuali ulteriori punti come di seguito previsti: a) Allo studente che si laurea in corso viene assegnato un punto oltre la media curriculare. b) Allo studente che, oltre a laurearsi in corso, presenta una media curriculare superiore a 27/30 (ventisette/trentesimi) viene assegnato un ulteriore punto. c) Allo studente che si laurea in corso e che ha usufruito di borsa di studio Erasmus viene assegnato un ulteriore punto se ha acquisito 9 crediti formativi universitari all'estero o due ulteriori punti se ha acquisito più di 9 crediti formativi universitari all'estero. Il relatore ha l'onere di segnalare al Presidente della Scuola, entro il termine di deposito dell'elaborato, se trattasi di tesi per la quale sarà presumibilmente richiesto un aumento di voti, peraltro non superiore a due, rispetto ai limiti massimi (vale a dire 6 punti) precedentemente menzionati: in questa ipotesi dovrà essere nominato un secondo correlatore. La Commissione di laurea potrà, in casi eccezionali e con motivazione espressa, aggiungere alla lode una menzione di merito. Tale menzione comporta l'iscrizione dello studente ad un Albo d'onore della Scuola di Giurisprudenza e alla pubblicazione sul sito web del Dipartimento di una foto del neo-laureato, dell' abstract della tesi di laurea e delle motivazioni della Commissione di laurea.Lo svolgimento della prova finale è pubblico così come la proclamazione del risultato finale.
Lo sai che...
Sbocchi professionali
COSA, COME, QUANDO.
• Piano di studi con 20 esami, di cui 2 a scelta dello studente.
• Possibilità di seguire la maggior parte delle lezioni anche on line, collegandosi da casa.
• Possibilità di scegliere il tempo pieno o il tempo parziale, particolarmente indicato per conciliare studio e lavoro.
• Didattica caratterizzata dall’analisi di casi concreti e da laboratori di diritto vivente.
• Orientamento continuo organizzato dalla Scuola di Giurisprudenza.
• Possibilità di anticipare 6 mesi del tirocinio per Consulente del lavoro durante il corso di studi.
• Possibilità di frequentare gratuitamente il corso per svolgere le funzioni di Responsabile o di Addetto del Servizio di prevenzione e protezione dai rischi.
• Possibilità di trascorrere un periodo di studio all’estero grazie al programma Erasmus.
• Possibilità di svolgere esperienze di lavoro (stage) presso imprese ed enti pubblici, acquisendo anche crediti formativi.
Sono organizzati “laboratori di diritto vivente”, che consentono agli studenti un primo confronto con le questioni giuridiche più attuali: i partecipanti si esercitano nella individuazione di soluzioni ad un caso specifico e nella predisposizione guidata degli atti, dei pareri o degli altri documenti a ciò necessari. Sono attivi un servizio di tutorato per l’approfondimento degli argomenti dei programmi di studio e per la preparazione degli esami e un servizio di orientamento continuo per consentire allo studente di organizzare il piano di studi sulla base dei suoi interessi personali e dei suoi obiettivi professionali. Sono organizzati corsi intensivi facoltativi e sono previsti appelli d’esame nel periodo estivo. Numerose convenzioni favoriscono lo svolgimento di esperienze di studio all’estero e di lavoro (stage) presso imprese ed enti pubblici, che consentono allo studente anche di acquisire crediti formativi.