STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA
A.A. | CFU |
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2011/2012 | 6 |
Docente | Ricevimento studentesse e studenti | |
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Graziano Biondi | prima e dopo l’orario di lezione |
Assegnato al Corso di Studio
Giorno | Orario | Aula |
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Obiettivi Formativi
- Esposizione e critica dei termini specifici: epoché, skepsis, aporia, aphasia, apathia
- Analisi del rapporto fra paizein (scherzare, giocare) e spoudazein (esser seri, occuparsi)
- Riflessione sui modi del discorso scherzoso: ironia, simulazione, paradosso, enfasi
- Indagine sugli stili di vita dello scetticismo e del cinismo in base all'ironia socratica
- Confronto fra modo di vivere e idee da pensare: l'antimetafisica e il primato dell'ethos
- Rapporto fra l'antico filosofare e l'attuale tendenza al cinismo scetticheggiante
Programma
Si dice talvolta che la conoscenza, tanto scientifica, quanto filosofica, non sia uno scherzo, ma è un detto che fa ridere, poiché non v'è conoscenza che non sia stata rettificata e corretta. La famosa boria dei dotti si paluda di serietà, ma è poco seria. Andando a rivedere le bucce dei filosofi agli albori del pensiero, si scorge che non pochi dei maggiori maestri fecero un ricorso non casuale all'ironia, al gioco, alla simulazione: non intesero solo debellare i pregiudizi che precludevano una libera ricerca del vero, ma anche proporre ipotesi di chiarimento e spiegazione. Dunque, non risulta corretto porre lo scherzo sempre al di fuori della verità e considerarlo soltanto ridicolo. Infatti, lo scherzo (anche quando sia filosofico e non necessariamente rappresentato a teatro) è costituito da una finzione che svela il proprio carattere finto e, dunque, non sfocia in un inganno con cui è di frequente confuso, ma indica una verità in negativo e passibile di consenso.
In una prima fase, il corso esaminerà la figura e il pensiero dello scettico Pirrone e ne ricercherà le origini a ritroso, risalendo fino a Socrate tramite Diogene di Sinope: non per nulla, infatti, Diogene fu definito «un Socrate impazzito» e Pirrone «un Socrate negativo».
Dunque, la figura di Socrate (o, ancor prima, di Pitagora), con cui venne inaugurato il metodo scientifico della dimostrazione logica e della definizione universale, non fu sviluppata in un modo univocamente serioso e razionale (neppure da Platone!), ma venne ripresa dal cinismo e dallo scetticismo con altrettanta coerenza e non senza razionalità (sic!); l'ironica simulazione, pur essendo uno scherzo, maturò nell'irrisione plateale del cinico Diogene di Sinope e, di qui, nella silenziosa esemplarità di Pirrone: ambedue mostrarono un beffardo o sardonico approccio alla verità che conseguiva nello stile di vita e nell'esempio effettivo un modo di comunicare non verbale, ma veritiero (o allusivo nei confronti della verità) anche per coloro che non intendevano esercitare l'udito. Lo scherzo e il silenzio si configurarono come il tentativo di dire qualcosa a chi non voleva ascoltare, per malafede o negligenza e incapacità. In tal modo, diedero piena realizzazione sia all'ironia argomentativa, sia al modello esistenziale di Socrate.
In una seconda fase, il corso tratterà gli influssi dello scetticismo sul pensiero cristiano e moderno, proiettandosi sulla posteriore polemica antimetafisica della Patristica e del razionalismo. In questa prospettiva, anche le valutazioni di Kierkegaard e Nietzsche riguardo ai pensatori greci esaminati permetterano il vaglio del filtro usato dai moderni per la ricezione dell'antica sospensione del giudizio con conseguente vita sospesa. Si potrà verificare il fatto che gli atteggiamenti di Pirrone permeano l'attualità in tempi in cui piace vivere senza un'idea della vita perché pensarvi fa male, o fa perdere tempo, meglio utilizzabile per la realizzazione dei propri obiettivi, siano di autoaffermazione o di eccitante divertimento. Lo scetticismo, tanto ironico, quanto cinico fornirà una lente anomala per la visione della contemporaneità. Insomma, c'è poco da scherzare con tutti questi scherzi, o è meglio tacere fra i tanti finti sordi d'oggi? Beh, anche questa è una modalità scettica di porre la questione, o no?
Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento
- Modalità didattiche
Lezioni frontali e seminari
- Testi di studio
Testi filosofici antichi
Diogene Laerzio, Vita di Pirrone, Vita di Diogene, Vita di Socrate (edizione libera) Sesto Empirico, Schizzi pirroniani (libro I) Senofonte, Memorabili (ed. consigliata, Bur) Platone, Apologia di Socrate, Gorgia, Eutidemo (ed. consigliata, Laterza) Luciano di Samosata, Vendita di vite all'incanto, ossia Filosofi all'asta (ed. libera) Taziano l'Assiro, Discorso ai Greci, in Gli Apologeti Greci (Città Nuova)
Testi filosofici moderni (ma non troppo) S. Kierkegaard, Sul concetto di ironia in riferimento costante a Socrate, BUR S. Kierkegaard, Enten-Eller, vol.V, Adelphi F. Nietzsche, La nascita della tragedia, Adelphi F. Nietzsche, Il problema Socrate, in Id., Crepuscolo degli idoli, Adelphi
Studi critici
M. Dal Pra, Lo scetticismo greco, Milano 1950 P. Sloterdijck, Critica della ragion cinica, Milano 1992, pp.121-139 G.Biondi, L'enigma della serpe secondo Nietzsche, Roma 2001 G. Biondi, La questione della beffa; Etica dell'invisibile intelligenza, in Id., Basilide. La filosofia del Dio inesistente, Roma 2005.
G.Biondi, Il sedicente soggetto, in Id., La favola di Euforbo e Pitagora, Roma 2009.
- Modalità di
accertamento Per i frequentanti l'esame verterà su due o tre testi a scelta fra quelli sopra indicati, da concordare con il docente.
Per i non frequentanti comprenderà un testo in più, da concordare con il docente.
Si possono proporre anche programmi alternativi, previo accordo con il docente.
In ogni caso, è necessario concordare il programma d'esame in un colloquio preventivo con il docente.
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
Informazioni aggiuntive per studentesse e studenti non Frequentanti
- Modalità didattiche
« torna indietro | Ultimo aggiornamento: 05/10/2011 |