STORIA DELLA LINGUA ITALIANA I
A.A. | CFU |
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2012/2013 | 6 |
Docente | Ricevimento studentesse e studenti | |
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Sanzio Balducci | Lunedì, martedì, mercoledì, ore 17-18 |
Assegnato al Corso di Studio
Giorno | Orario | Aula |
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Obiettivi Formativi
Il Corso intende mettere a confronto i vari testi che segnano la nascita e la diffusione della nostra lingua. Vi sarà una parte di corso dedicata al commento di scritture popolari.
Programma
Il periodo delle origini della lingua italiana. La lingua di Dante e dei Trecentisti. La questione della lingua nel Cinquecento. Il dibattito linguistico nel periodo dell'Unità d'Italia. La diffusione dell'italiano dopo l'Unità d'Italia. Conoscenza di uno scrittore del Novecento: Giorgio Scerbanenco (1911-1969).
Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento
- Modalità didattiche
Le lezioni sono frontali.
- Obblighi
Viene annotata la frequenza alle singole lezioni. Sotto i tre quarti di lezioni la frequenza non è ritenuta sufficiente e deve essere integrata dallo studio di un testo che verrà segnalato in seguito, nello spazio dei non frequentanti
- Testi di studio
- C. Marazzini, La lingua italiana. Profilo storico, Bologna, Il Mulino, 2002 (ma anche ed. precedenti o successive).
- G. Scerbanenco, La ragazza dell'addio, Milano, Garzanti, 1993 [originale: Milano, Rizzoli, 1956]. Due testi di approfondimento su Scerbanenco e il mondo del giallo:- P. Bertini Malgarini e U. Vignuzzi, La dialettalità nel "giallo all'italiana": naturalismo o espressionismo?, in G. Ruffino e M. D'Agostino (a cura di), (ASLI Associazione per la Storia della Lingua Italiana), Storia della lingua italiana e dialettologia, Palermo, Centro di Studi Filologici e Linguistici Siciliani, 2010, pp. 233-248 (testo reperibile presso le librerie di Urbino).
- P. Bertini Malgarini e U. Vignuzzi, Capitoli per una storia linguistica del giallo all'italiana, in «Rivista Italiana di Dialettologia», 32 (2008), pp. 185-207 (testo reperibile presso le librerie di Urbino).
- Commento a 20 lettere popolari (questo materiale è reperibile presso le librerie universitarie di Urbino). Il professore presenta qui, come esempio, il commento alla prima lettera:
(lettera proveniente da Morro d'Alba, un paese in provincia di Ancona, vicino a Jesi)
1. Morro d’Alba 16 Giugnio[1] 1914
Carissimo Amico
Metterete ill’olio[2] buono quello che semangia[3] nell’ume[4] e poi lofarete[5] arde[6] uno[7] momento e mentri[8] che arde ciuntarete[9] la Cavalla inquella[10] gamba che gli dole[11] / è suficiente[12] nelle giunture maperò[13] miracomando[14] di cominciare ade[15] untare prima nella giuntura sopra il[16] zoccolo, e poi nel ginocchio, e nella punta del petto sempre per dan sù[17] cuntro pelo[18], e sempre collume piccio[19]. questo nello brigo[20] per una volta / se il[21] volete fare più di una volta fate bene. e poi miracomando[22] di non meterlla[23] sotta[24] la biga o ilegno[25] fina che zopa[26], bisognia la portade fori[27] una volta al giorno è suficiente[28] tre o quatro centto[29] passi al giorno fina che zoppa.
e quando è guarita è buona per tutti ibisogni[30] come prima. Io non posso comandare. maperò[31]
aveste fate che speramo[32] di avere da Santa Antonio[33] questa grazia.
Vi saluto e mifirmo[34] Vostro affizionatisimo[35] Amico.
Baiani Giuseppe[36].
[1] Giugnio con ‘i’ sovrabbondante.
[2] Ill’olio: pasticcio di articoli il + lo + elisione.
[3] Concrezione (= unione) del pronome riflessivo con il suo verbo; uso improprio del verbo mangiare applicato ai liquidi.
[4] Discrezione (= disunione e distacco) della ‘l’ di lume considerata come articolo.
[5] Concrezione dell’articolo.
[6] Forma dialettale jesina (e dell’Italia Centrale) arde per ardere.
[7] Probabile ipercorrezione (= esagerare, applicando una correzione là dove non ci vuole) per far sì che una parola non finisca in italiano con consonante: uno per un, aggiungendo /o/.
[8] Forma dialettale diffusa nell’Italia Centrale, rispecchiante la derivazione dal latino dum enterim: (du)m ent(e)ri(m), da cui l’it. antico domentre.
[9] Concrezione del pron. dimostrativo ci con il verbo dialettale untare ‘ungere’; questo verbo è presente anche nei testi antichi. Untarete invece di unterete è forma dell’italiano regionale fuori di Toscana.
[10] Concrezione della preposizione.
[11] Gli per le (essendo riferito alla cavalla); dole, senza dittongazione duole che nell’italiano popolare è molto diffuso.
[12] Scempiamento (cioè riduzione ad un solo elemento di una doppia) della /ff/.
[13] Concrezione dei due elementi, che poi sono considerati dai grammatici ridondanti: tutti e due gli avversativi significano la stessa cosa (anche se la forma ma però è più forte delle due prese singolarmente).
[14] Concrezione e scempiamento di /k/: raccomando.
[15] Ipercorrezione (= esagerare, applicando una correzione là dove non ci vuole) per far sì che una parola non finisca in italiano con consonante: ade per ad, aggiungendo /e/
[16] Davanti a /z/ è suggerito l’articolo lo; nell’italiano settentrionale si usa il in questi casi.
[17] Discrezione di forma dialettale dansù per all’insù.
[18] Discrezione di forma dialettale cuntropelo, per contropelo; le forme cuntro e cuntra sono tipiche anche se un po’ vecchie di vari dialetti marchigiani.
[19] Collume: concrezione di prep. articolata; piccio: participio del verbo dialettale picciare ‘accendere’ (participio rizotonico, cioè con accento sulla vocale radicale, come il pane compro ‘il pane comprato’).
[20] Trasformazione multipla corrispondente all’italiano nell’obbligo ‘con l’obbligo’: discrezione della prima parte, scempiamento della /bb/ e cambio /bl/ in /br/; l’ultima caratteristica è riconducibile all’influsso del dialetto jesino e delle Marche centrali.
[21] Cambio dell’articolo per ipercorrezione.
[22] Concrezione e scempiamento di /k/: raccomando.
[23] Scempiamento di /tt/ e raddoppiamento di /ll/, che indicano confusione nell’uso delle doppie.
[24] Dialettalismo.
[25] Biga: arcaismo per ‘carrozza a due ruote’; ilegno: concrezione dell’articolo con scempiamento di /ll/; legno significa qualsiasi carro fatto di legno (si noti la metonimia per cui il materiale con cui è fatto un oggetto diventa il nome stesso dell’oggetto).
[26] Fina da interpretarsi come concrezione di fin’a (poco più avanti viene usata la stessa forma); zopa: scempiamento di /pp/ del verbo zoppare, che è di uso popolare per zoppicare.
[27] Bisognia, con /i/ sovrabbondante; ellissi di che (dovrebbe essere bisogna che), come avviene spesso nell’italiano popolare scritto; portade: sonorizzazione di /-t-/ fra vocali in /-d-/ per influsso dei dialetti jesini; fori: it. popolare, perché senza la dittongazione.
[28] Scempiamento di /ff/.
[29] Scempiamento di /ttr/ in /tr/ in quatro e raddoppiamento di /t/ in centto, che segnala anche qui una confusione nell’uso delle doppie.
[30] Concrezione dell’articolo
[31] Concrezione; vedi più sopra per l’esame dello stesso caso.
[32] Passo poco chiaro; speramo: dialettalismo nella coniugazione del verbo.
[33] Pasticcio linguistico, con la eliminazione dell’elisione e il cambio Santo / Santa che riprende la /a/ iniziale di Antonio.
[34] Concrezione.
[35] Chiusura ad /i/ di /affe- in /affi-/ seguendo le altre /i/ successive per assimilazione; scempiamento della /ss/.
[36] Ricapitolando: 1. Schema generale della lettera valido; 2. Presenza di maiuscole improprie; 3. Concrezioni e discrezioni numerose; 4. Confusione nell’uso delle doppie; 5. Presenza di vari elementi dialettali o di forme influenzate dal dialetto jesino; 6 Alcuni arcaismi (il legno, untare); 7. Elementi riducibili all’italiano popolare; 8. Giudizio finale: scritto popolare caratterizzato da medio-bassa scolarità per l’epoca in cui è stata scritta la lettera.
- Modalità di
accertamento L'esame è orale e può essere integrato da una ricerca concordata con il docente, secondo indicazioni che verranno comunicate durante le prime lezioni del corso.
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
Informazioni aggiuntive per studentesse e studenti non Frequentanti
- Modalità didattiche
- Testi di studio
Trifone, Storia linguistica dell'Italia disunita, Bologna, Il Mulino, 2010.
- Modalità di
accertamento Esame orale.
Dato il gran numero di iscritti al colloquio del 17-18 dicembre prossimo, il professore (pur aiutato dal dr. Andrea Monaldi) sarà costretto a prolungare a mercoledì 19 la conclusione di questo impegno; fra tutti gli iscritti di martedì 18 dicembre il professore cerca di raggiungere il colloquio con il 34.mo studente, rinviando gli altri a mercoledì 19. Il professore non è sicuro di arrivare entro martedì al 34.mo (poiché alcuni colloqui da lunedì 17 potrebbero slittare a martedì 18); in ogni caso gli studenti dopo il 34.mo posto possono presentarsi direttamente il giorno dopo 19 dicembre. Eventuali studenti in ritardo saranno recuperati alla fine della giornata di mercoledì.
L'inizio è fissato ogni giorno alle ore 9, all'ultimo piano di Palazzo Veterani.
Presenze lezioni
Storia della lingua italiana
Triennale a.a. 2012-13+ = 2 ore di lezione
Date delle lezioni:
8, 9, 15, 16, 22, 23, 29, 30 ottobre 2012
5, 6, 12, 13, 19, 20, 26, 27 novembre 2012
3, 4 dicembre 2012 in ogni data 2 ore di lezione, per un totale di 36 ore.
Elenco degli ammessi al colloquio del 17-18.XII.2012Alborghetti E. ++++++++++++0+++++ 34/36
Algieri A. 0+00+++++++++0++++ 28/36
Andruccioli Abdrabo J. ++++++++++++++++++ 36/36*
Baldelli A. +0++++++++++++++++ 34/36
Bartoli E. +++++++0++++++++++ 34/36
Bartolini F. ++++0+++0+++++++++ 32/34
Bartolucci G. +++++++++00+00++++ 28/36
Bedini A +++++++++++++0++0+ 32/36
Belbusti M. ++++++0+++++0+++++ 32/36
Benedetti I. ++++++++++++++++++ 36/36*
Biondi R. +++++++0++++++++++ 34/36
Bizioli M. ++++++++++++++++0+ 34/36
Bizzarri D. +++++++0+++++++0++ 32/36
Bracci A. ++++++++++++++++++ 36/36*
Bruscoli C. ++++++++++++++++++ 36/36*
Caleffi F. ++++++++++++++++++ 36/36*
Caponi M. ++++++++++++++++++ 36/36*
Carboni G. 00+0++++++++++++++ 30/36
Carducci C. ++++++++++++++++++ 36/36*
Casagrande A. ++++++++++++++++++ 36/36*
Catasta S. ++++++++++++++++++ 36/36*
Celi I. +++0++++++++++++++ 34/36
Cesari Barbara +++++++++++0++++++ 34/36
Cesari Camilla +0++++++++++++++++ 34/36
Chiasserini M. 0000+++0+0++++++++ 24/36
Ciabattoni S. ++++0+++++++++++++ 34/34
Ciotti G. ++++++++++++++++++ 36/36*
Cola G.M. +++++++++++++++0+0 32/36
Colucci A. ++++++++++++++++++ 36/36*
Concordia E. ++++++0+++++0+0+00 26/36
Crescentini V. ++++++++++++++++++ 36/36*
Dali Kaled ++++++0+++++++++++ 34/36
Dapelo F. +++++++++++++0++++ 34/36
De Angelis L. +++++0++++++++++++ 34/36
Di Giandomenico M. ++++++++++++++++++ 36/36*
Di Martino S. ++++++++++++++++++ 36/36*
Di Michele P. +++++++++++++++0+0 32/36
Di Santo S. ++++++++++++++++++ 36/36*
Di Stanislao F. 0+++++0+++++0++000 24/36
Dolciotti E. ++++++++++0+++00++ 30/36
Falasconi G. 0+++++++++++++++++ 34/36
Ferrigno F. ++++++++++++++++++ 36/36*
Filippini A. +++++++0++++++0+++ 32/36
Filoni R. +++++++++++0++++++ 34/36
Gennari M. ++++++++0+0+++++++ 32/36
Geraci G. 0000++0++++++++++0 24/36
Giacalone M. ++++++++++++++++++ 36/36*
Graziola M. 0+++++++++++00++0+ 28/36
Guidarelli L. +++++0+++++++++0++ 32/36
Guidi Giada +++++++++++0++++++ 34/36
Guidi Jessica ++++++++++++0+++++ 34/36
Jaccod V. 00++++00++++++++++ 28/36
Jadozak Paulina 0+++++++0+0+0++++0 26/36
Lanari M. +++++++0++++++++0+ 32/36
Landriscina L. ++++++++++++++++++ 36/36*
Lengua D. 0+0+0+++00++++++++ 26/36
Marigelli F. 0++++00+++++0+0+++ 26/36
Mazzeo S. ++++++++++++0+0+++ 32/36
Mazzini F. ++++++++++++++++++ 36/36*
Mei S. 0++++++++++0++++++ 32/36
Mocka Ardiana +++0+00+++++++++++ 30/36
Montemaggiori E. ++++++++++++++0+++ 34/36
Napoleone G. ++++++++++++++++++ 36/36*
Nugnes G.M. ++++++++++++++++++ 36/36*
Nunziatini C. 00++++++++++++++++ 32/36
O'Neill Kynberley 00+0+++++++00++++0 24/36
Paolini C. ++++++0+++++0+++++ 32/36
Papi A. ++++++0+++++0+++++ 32/36
Pascucci I. ++++++++++++++++++ 36/36*
Pasini E. ++++++++++++++++++ 36/36*
Piangerelli M.C. ++0++++++0++00++0+ 26/36
Piccinini F. ++++++0+++++0+++++ 32/36
Piccoli A. +++++++++++0+0++++ 32/36
Pugnaloni M. ++++0+++++++++++++ 34/36
Rampioni N. ++++++++0+++0+0000 24/36
Raspa A. ++++++++++++++0+00 30/36
Rossi S. ++++++++++++++++++ 36/36*
Rossini D. ++++++++++++++++++ 36/36*
Rovelli R. +++++++++++++0+0++ 32/36
Ruggeri A. ++++0+++0+++++++++ 32/36
Sabatini G. ++++++0+++++0+++++ 32/36
Santi A. ++++++++++++++++++ 36/36*
Santiamagro A. 00+++0+++++0++++00 24/36
Santoro M. ++++++++++++++++++ 36/36*
Scolavino F. +0++++++00+++++0++ 28/36
Serenelli S. +++++++++++++++0++ 34/36
Sica G. +++++0000+++++++++ 28/36
Tocchi G. ++++++++++++++++++ 36/36*
Tomasetti E. ++++++++++++++++++ 36/36*
Tomassini M. +0+++0++++++++++++ 32/36
Tonucci J. 00+++++++++++++0+0 28/36
Turchi C. ++++++++++++++++++ 36/36*
Villanelli C. ++++++++++++++++++ 36/36*
Vincenzi C. +++++++0+++++++++0 32/36
Vitali S.M. ++00++++++++++++0+ 30/36
Zaffini L. ++++++0+00++++++++ 30/3631 frequentanti con 36/36
19 " 34/36
22 " 32/36
96 " con almeno 24/36
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
Note
Suggerimenti per eventuali ricerche (non obbligatorie):
1. Studio sulla correzione dei compiti scolastici di bambini delle elementari: implicanze italiano - dialetto. Analizzare il metro di giudizio dell'insegnante correttore.
2. L'italiano di uno scrittore della zona dello studente.
3. L'italiano delle riviste ottocentesche o degli inizi del Novecento, di una particolare zona.
4. Parole straniere nei giornali quotidiani.
5. Parole straniere non più in uso: motivi della decadenza.
6. L'italiano popolare della zona da cui proviene lo studente.
7. Ricerca d'un testo manoscritto locale ottocentesco, in italiano, e commento linguistico.
8. Ricerche in archivi locali di documenti antichi, e relativo commento linguistico.
9. Toponomastica locale, d'archivio e contemporanea: differenze, motivazioni, etimolo¬gie, ecc.
10. Le nuove parole dei giovani.
11. Vocabolari italiani di studiosi della regione dello studente.
12. Scrittori locali popolari: le loro opere, i manoscritti.
13. Lettere di soldati e di emigranti: analisi linguistica.
14. L'analfabetismo: aspetti quantitativi in un dato territorio, compresi ricordi personali e cronache di stampa.
15. L'italiano delle epigrafi della propria città.
16. L'italiano delle canzoni di un cantante.
17. L'italiano che aborrisco (esempi e motivazioni).
18. Vocabolarietto di almeno 300 parole dialettali del proprio paese.
Gli studenti possono rivolgersi al docente per concordare il programma d'esame e l'eventuale ricerca (tel. dello studio nel Dipartimento 0722.30.56.56, tel. di casa 0721.714408, cellulare 349.7356887; email: sanzio.balducci@uniurb.it; email di casa (più consultata): sanzio.balducci@tin.it.
Per informazioni sul nuovo progetto di ricerca di retrodatazioni del lessico italiano, visitare http://retrodatazioni.altervista.org
« torna indietro | Ultimo aggiornamento: 14/12/2012 |