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SCIENZA DELLE FINANZE

A.A. CFU
2012/2013 9
Docente Email Ricevimento studentesse e studenti
Rosalba Rombaldoni Subito dopo la lezione o previo appuntamento via mail

Assegnato al Corso di Studio

Giorno Orario Aula

Obiettivi Formativi

L’obiettivo generale del corso è quello di offrire agli studenti le necessarie conoscenze teoriche e istituzionali per valutare il ruolo economico dello stato e al contempo  fornire gli strumenti per l’analisi della spesa pubblica, delle principali imposte in Italia, dell’attività degli enti pubblici decentrati e dei fondamenti della regolamentazione. Gli argomenti trattati investigano le ragioni dell’intervento pubblico nell’economia, la teoria dell’imposta e della formazione del debito pubblico, i principali aspetti teorici del decentramento fiscale congiuntamente alla politica fiscale dell’Unione Europea e le politiche di tutela e promozione della concorrenza.

Programma

  • Le ragioni dell’intervento pubblico:
  • Economia del Benessere e scienza delle finanze
  • Economia con beni pubblici e meccanismi di decisione politica
  • Altre cause di fallimento del mercato
  • La finanza pubblica in Italia
  • Il quadro generale
  • L’evoluzione del bilancio pubblico
  • Teoria dell’imposta
  • Le entrate pubbliche
  • L’imposta
  • Tassonomia dell’imposta
  • Criteri di ripartizione del carico tributario
  • Gli effetti distorsivi delle imposte
  • L’incidenza delle imposte in equilibrio parziale
  • La teoria del debito pubblico
  • Le motivazioni dell’esistenza del debito
  • Il debito nell’approccio keynesiano e nella teoria ricardiana
  • I limiti del debito pubblico
  • La teoria economica del governo decentralizzato
  • Le principali spiegazioni del decentramento
  • I modelli economici del decentramento finanziario
  • L’attribuzione delle competenze tra diversi livelli di governo e modelli di sistemi decentralizzati
  • La formazione dei governi locali
  • Il finanziamento dei governi locali con imposte, tariffe e trasferimenti: motivazioni ed effetti economici
  • La finanza locale in Italia: regioni ed enti locali
  • La riforma del federalismo fiscale
  • La politica fiscale nell’unione europea
  • Le istituzioni dell’UE
  • Il patto di stabilità e crescita
  • La crisi globale e le implicazioni per l’Europa
  • I servizi di pubblica utilità e le politiche per la concorrenza
  • Forme di intervento pubblico, regolamentazione ed efficienza
  • Produzione e regolamentazione dei servizi di pubblica utilità: monopolio naturale e mercati contendibili.
  • Prezzi e tariffe ottimali
  • Politiche di tutela e promozione della concorrenza
  • Privatizzazioni e liberalizzazioni dei servizi pubblici locali in Italia
  • Eventuali Propedeuticità

    Microeconomia e macroeconomia

    Risultati di Apprendimento (Descrittori di Dublino)

    Lo studente dovrà essere in grado di dimostrare: conoscenze teoriche di base per confrontarsi con competenza in merito al dibattito sull’intervento pubblico in economia; conoscenza delle principali istituzioni della finanza pubblica e del sistema tributario italiano; conoscenza dei modelli teorici e delle applicazioni del decentramento fiscale; capacità di valutare l’efficienza e l’efficacia delle politiche pubbliche a diversi livelli di governo, delle politiche di tutela della concorrenza, della politica fiscale all’interno dell’unione economica e monetaria in Europa; capacità di adottare diverse prospettive (privata vs pubblica) ai fini della valutazione delle scelte economiche individuali e collettive.

    Attività di Supporto

    Esercitazioni, seminari


    Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento

    Modalità didattiche

    Lezioni frontali

    Testi di studio

    Bosi P., Corso di Scienza delle finanze, Il Mulino, Bologna, 6ª edizione, 2012. Capitoli: 1, 2, 3,4,5,6 (appendice esclusa), 7.

    Modalità di
    accertamento

    Esame scritto e orale.

    Disabilità e DSA

    Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

    A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

    Note

    Le dimostrazioni formalizzate della teoria non costituiranno argomento d’esame, ma lo saranno tutte le implicazioni economiche che ne discendono. I grafici rivestono una notevole importanza.

    « torna indietro Ultimo aggiornamento: 21/09/2012


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