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STORIA DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
HISTORY OF MODERN AND CONTEMPORARY ART

A.A. CFU
2015/2016 12
Docente Email Ricevimento studenti
Anna Maria Ambrosini Massari giovedì ore 11, previo appuntamento

Assegnato al Corso di Studio

Giorno Orario Aula

Obiettivi Formativi

Il corso mira a raggiungere la padronanza dei concetti e delle procedure che caratterizzano i fondamenti della formazione magistrale storico-artistica, unendo conoscenza teorica e prassi per il conseguimento di un alto profilo, indispensabile nell’esercizio della professionalità docente e in ogni possibile applicazione della laurea Magistrale in Storia dell'Arte.

La prima parte del corso (36 ore, con inizio nel primo semestre) mira ad educare alla conoscenza e riconoscimento degli stili: di un artista, di un movimento, di un'epoca, connotandone i caratteri esclusivi e ricorrenti, in modo da rendere gli studenti abili a riconoscere artisti ed opere.

La forma come contenuto apre alla comprensione del contesto e quindi della storia che rende possibile quel linguaggio: riconoscere lo stile significa dunque conoscere lo sviluppo della storia dell'arte a partire dalla sua più diretta espressione, quella formale: del linguaggio delle forme.

Tale linguaggio, d'altra parte, è anche la principale connessione dell'arte come successione storica e di generi, con il mondo ben più complesso ed allargato della produzione contemporanea: del design, della moda, dell'espressione pubblicitaria e mediatica, che non può prescindere da una conoscenza ed utilizzo del linguaggio artistico, variamente trasformato e finanche distorto.

La seconda parte del corso (36 ore nel secondo semestre) prende in considerazione un artista che è anche un aspetto importante delle variazioni stilistiche, Girolamo Genga che documenta in maniera emblematica la complessa reazione 'anticlassica' alla grande lezione 'classica' rinascimentale, specialmente come concepita da Raffaello.

Lo studio di Genga, disegnatore, pittore, architetto, della sua parabola formativa, della carriera e della maturità, consentirà di  focalizzare il tema dello stile e degli stili su un caso sintomatico, che ancora merita di essere studiato e approfondito.

Programma

Il programma del corso si organizza facendo riferimento a manuali di base di storia dell'arte, che verranno affrontati selezionando opere e temi, epoche e correnti, per individuare corsi e ricorsi degli stili artistici.

Lo svolgimento del corso prevede l'esercitazione nel riconoscimento delle opere, in particolare atraverso il confronto fra opere di un artista, di più artisti, di artisti di diverse aree culturali e così via.

Il corso farà riferimento a una cronologia che va dagli albori del Rinascimento al contemporaneo, ovviamente con una opportuna selezione di nuclei di opere e temi sintomatici di alcuni sviluppi storico-artistici e antropologici.

La seconda parte del corso prenderà in esame le opere, in particolare disegno e pittura, di Girolamo Genga, analizzandole sulla base del riscontro filologico, documentario, critico, allargando alla sua epoca e ai protagonista e comprimari, lo studio del particolarissimo contesto in cui la lezione rinascimentale di compone e scompone nei linguaggi variegati ed eterodossi della cultura manierista.

Eventuali Propedeuticità

Visite a Musei e incontri su temi connessi al corso, con studiosi esterni.

Risultati di Apprendimento (Descrittori di Dublino)

Lo studente dovrà mostrare la padronanza delle conoscenze di base relative alla individuazione delle opere e degli artisti nella loro epoca, scuola, territorio, sapendone valutare qualità e rapporti, confronti con opere analoghe e differenti, infine raggiungere una matura capacità di leggere le opere, caratterizzandone il contesto.

Lo studente dovrà mostrare la comprensione dei concetti e dovrà fornire esempi sulla base dei modelli appresi, nel riconoscere e confrontare le opere, essere in grado di individuare area geografica, cronologia e qualità delle opere anche a una prima lettura di esse, oltre a connotare quelle studiate di ulteiori confronti e valutazioni storico-critiche, anche relative a scuole artistiche, movimenti e correnti.

Lo studente dovrà acquisire un alto e maturo profilo storico-filologico.

Materiale Didattico

Il materiale didattico predisposto dalla/dal docente in aggiunta ai testi consigliati (come ad esempio diapositive, dispense, esercizi, bibliografia) e le comunicazioni della/del docente specifiche per l'insegnamento sono reperibili all'interno della piattaforma Moodle › blended.uniurb.it

Attività di Supporto

Visite a Musei, collezioni pubbliche e private.


Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento

Modalità didattiche

Lezioni frontali con uso di immagini e visite a musei.

Obblighi

La frequenza è vivamente consigliata.

Testi di studio

Un manuale di storia dell'arte dal Rinascimento all'età contemporanea, a scelta, anche tra quelli usati alle scuole superiori, come, per esempio,

N. Frapiccini, N. Giustozzi, La geografia dell'arte, edizioni Ulrico Hoepli, Milano 2006, con varie ristampe.

Riproduzione di testi e immagini eventualmente forniti dalla docente.

Per la parte su Girolamo Genga, i seguento testi: A.M. Petrioli Tofani, La "Resurrezione" del Genga in S. Caterina a strada Giulia, in Paragone, XV (1964), 177, pp. 48-58; Id., Una predella giovanile di Girolamo Genga, in Festschrift Ulrich Middeldorf, Berlin 1968, pp. 206-212; Id., Per Girolamo Genga, in ‘Paragone’, XX (1969), 229, pp. 18-36; Id., Per Girolamo Genga, II, ibid., 231, pp. 39-56; F. Sricchia Santoro, Ricerche senesi, II, Il palazzo del magnifico Pandolfo Petrucci, in ‘Prospettiva’, 1982, n. 29, pp. 24-31; A.M. Petrioli Tofani, in Urbino e le Marche prima e dopo Raffaello (catal.), a cura di M.G. Ciardi Dupré Dal Poggetto - P. Dal Poggetto, Firenze 1983, pp. 355-358, 362 s.; L. Arcangeli, Genga, Girolamo, in La pittura in Italia. Il Cinquecento, Milano 1988, II, pp. 724 s.; F. Sricchia Santoro, Girolamo Genga, in Domenico Beccafumi e il suo tempo (catal.), Milano 1990, pp. 254-265; A. Morandotti, Girolamo Genga negli anni della pala di S. Agostino a Cesena, in Studi di storia dell'arte, 1993, 4, pp. 275-290; M. Grasso, Genga, Girolamo, in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 53 (2000);F. Rinaldi,Girolamo Genga as a Draftsman, in 'Master Drawings' vol. 52, n. 1, 2014, pp. 3-58;  A.M. Ambrosini Massari, L'altra strada per Roma: Girolamo Genga appunti di viaggio, in corso di pubblicazione (eventualmente fornito dalla docente, se non ancora stampato).

Si cercherà di mettere anche gli altri testi a disposizione degli studenti in fotocopie.

 

Modalità di
accertamento

Prova orale

Disabilità e DSA

Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

Informazioni Aggiuntive per Studenti Non Frequentanti

Obblighi

Completare il programma seguendo la finestra non frequentanti.

Testi di studio

Ai testi di studio per frequentanti, che qui si ripetono:

Un manuale di storia dell'arte dal Rinascimento all'età contemporanea, a scelta, anche tra quelli usati alle scuole superiori, come, per esempio,

N. Frapiccini, N. Giustozzi, La geografia dell'arte, edizioni Ulrico Hoepli, Milano 2006, con varie ristampe.

Fotocopie di testi e immagini eventualmente forniti dalla docente.

Per la parte su Girolamo Genga, i seguento testi: A.M. Petrioli Tofani, La "Resurrezione" del Genga in S. Caterina a strada Giulia, in Paragone, XV (1964), 177, pp. 48-58; Id., Una predella giovanile di Girolamo Genga, in Festschrift Ulrich Middeldorf, Berlin 1968, pp. 206-212; Id., Per Girolamo Genga, in ‘Paragone’, XX (1969), 229, pp. 18-36; Id., Per Girolamo Genga, II, ibid., 231, pp. 39-56; F. Sricchia Santoro, Ricerche senesi, II, Il palazzo del magnifico Pandolfo Petrucci, in ‘Prospettiva’, 1982, n. 29, pp. 24-31; A.M. Petrioli Tofani, in Urbino e le Marche prima e dopo Raffaello (catal.), a cura di M.G. Ciardi Dupré Dal Poggetto - P. Dal Poggetto, Firenze 1983, pp. 355-358, 362 s.; L. Arcangeli, Genga, Girolamo, in La pittura in Italia. Il Cinquecento, Milano 1988, II, pp. 724 s.; F. Sricchia Santoro, Girolamo Genga, in Domenico Beccafumi e il suo tempo (catal.), Milano 1990, pp. 254-265; A. Morandotti, Girolamo Genga negli anni della pala di S. Agostino a Cesena, in Studi di storia dell'arte, 1993, 4, pp. 275-290; M. Grasso, Genga, Girolamo, in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 53 (2000);F. Rinaldi,Girolamo Genga as a Draftsman, in 'Master Drawings' vol. 52, n. 1, 2014, pp. 3-58;  A.M. Ambrosini Massari, L'altra strada per Roma: Girolamo Genga appunti di viaggio, in corso di pubblicazione (eventualmente fornito dalla docente).

Gli studenti non frequentanti dovranno aggiungere:

A. Morandotti, Girolamo Genga negli anni della pala di S. Agostino a Cesena, in Studi di storia dell'arte, 1993, 4, pp. 275-290

e uno dei seguenti testi a scelta:

Antonio Pinelli, La bella maniera, Torino, Einaudi, (1993), ed. 2003

Hugh Honour, Neoclassicismo, Torino, Einaudi, 1980

 Antonio Pinelli, Nel segno di Giano. Passato e futuro nell'arte europea Tra Sette e Ottocento, Roma, Carocci, 2000.

Edward Lucie Smith, L'arte simbolista, Milano Mazzotta 1978.

G. Briganti, I pittori dell'immaginario, Arte e rivoluzione pasicologica, Milano, Electa (1977), 1989.

Robert Rosenblum, Trasformazioni nell'arte. Iconografia e stile tra Neoclassicismo e Romanticismo, Roma, Carocci, 2002.

A. Ottani Cavina, Il Settecento e l'antico, in Storia dell'arte italiana, Torino Einaudi 1982, vol. 6**, pp. 599-660.

 Francis Haskell, Le metamorfosi del gusto. Studi su arte e pubblico nel XVIII e XIX secolo, Torino, Bollati Boringhieri, 1989.

 Matthew Kraske, Art in Europe 1700-1830, Oxford, Oxford University Press, 1997.

 Hugh Honour, Il Romanticismo, Torino, Einaudi, 2007.

Stefano Susinno, L'Ottocento a Roma. Artisti, cantieri, atelier tra età napoleonica e Restaurazione, Milano, Silvana Editoriale, 2009.

Linda Nochlin, Il realismo nella pittura europea del XIX secolo, Torino, Einaudi, 2003.

Meyer Schapiro, L'impressionismo. Riflessi e percezioni, Torino, Einaudi, 2008.

 T. J. Clark, The Painting of Modern Life. Paris in the Art of Manet and His Followers, Princeton, Princeton University Press, 1999.

Kirk Varnedoe, Una squisita indifferenza: perche l'arte moderna è moderna, Milano, Leonardo, 1990.

G. Previtali, La Fortuna dei Primitivi dal Vasari ai Neoclassici, Einaudi, Torino (1964), 1989.

G. Romano, Verso la maniera moderna: da Mantegna a Raffaello, in Storia dell’arte italiana, VI, 1, Einaudi, pp. 3-85.

N. Dacos, Le Logge di Raffaello : l’ antico, la bibbia, la bottega, la fortuna, Milano, Jaca Book 2008.

G. Previtali, La periodizzazione della storia dell’arte italiana, in Storia dell’Arte Italiana, Einaudi, Torino 1979, I, Questioni e Metodi, pp. 5-95

F. Zeri, La percezione visiva dell’Italia e degli italiani, Einaudi, Torino (1976), 1989

Modalità di
accertamento

Esame orale

Disabilità e DSA

Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

« torna indietro Ultimo aggiornamento: 28/07/2018


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