PENSIERO POLITICO DELLA GLOBALIZZAZIONE
POLITICAL THOUGHT OF GLOBALIZATION
Il significato politico della povertà nell'età globale
The political meaning of poverty in the global age
A.A. | CFU |
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2017/2018 | 8 |
Docente | Ricevimento studentesse e studenti | |
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Stefano Visentin | Al termine delle lezioni |
Assegnato al Corso di Studio
Giorno | Orario | Aula |
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Giorno | Orario | Aula |
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Obiettivi Formativi
Il corso di Pensiero politico della globalizzazione intende fornire allo studente una conoscenza critica di carattere generale dei fenomeni politici (ma in parte anche economici, giuridici e sociali) propri dell'età globale, e nel contempo gli strumenti essenziali alla comprensione dei tratti più specifici delle trasformazioni del lessico politico moderno e dei concetti che lo veicolano (Stato-nazione, cittadinanza, democrazia, società civile, ecc.).
Da un punto di vista metodologico, il corso si struttura in modo che gli studenti possano affiancare alla conoscenza del contesto teorico generale anche una serie di riflessioni sull'attualità, attraverso la lettura e il commento in forma seminariale di articoli di giornale e/o di riviste.
Programma
La nozione di povertà e di povero ha subito una trasformazione epocale nel corso della prima modernità, quando il significato tardo-medievale della povertà come "forma di vita" pienamente accettata all'interno dell'ordine sociale è stato gradualmente sostituito da una concezione del povero come soggetto marginale rispetto alla società e soprattutto al sistema produttivo che ne definisce la struttura economica, e quindi da ricondurre, al limite anche con la forza, all'interno del sistema stesso.
Arrivando al secolo scorso, l'età dello sviluppismo avviatasi dopo la fine della II guerra mondiale segna il tentativo più ambizioso di sconfiggere la povertà a livello globale, attraverso una serie di interventi macro-economici e giuridico-politici, applicati soprattutto nei paesi del Terzo mondo, che tuttavia nel corso degli anni riveleranno una sostanziale incapacità nel raggiungere i loro obiettivi.
Il corso, dopo un'introduzione volta a ricostruire sinteticamente la storia del concetto di povertà nel passaggio dal Medioevo alla modernità, si concentra soprattutto sulle critiche al concetto di sviluppo e alla definizione di povertà che ne deriva, per avviare nella terza e conclusiva parte una riflessione critica sulla possibilità di un significato e di un uso "alternativo" dei concetti di povertà e di povero, nella prospettiva di una trasformazione radicale della politica contemporanea delle classi subalterne di tutto il mondo.
Eventuali Propedeuticità
Nessuna.
Risultati di Apprendimento (Descrittori di Dublino)
A conclusione del corso gli studenti devono aver maturato le seguenti capacità e competenze:
- Conoscenza e capacità di comprensione: alla fine del corso gli studenti devono aver acquisito la capacità di inquadrare la complessità dei temi affrontati e riconoscerla anche in situazioni sociali e politiche analoghe;
Conoscenza e capacità di comprensione applicate: gli studenti dovranno essere in grado di individuare, applicare e adattare, a reali situazioni di ricerca e riflessione politologica, i concetti, le teorie e i metodi di investigazione empirica illustrati durante il corso.
Autonomia di giudizio: gli studenti dovranno sviluppare la capacità di mettere in connessione i concetti e le teorie presentati durante il corso, confrontandosi con problematiche complesse in modo autonomo, con una propria capacità di giudizio e riflessione critica.
Abilità comunicative: Gli studenti devono acquisire una capacità di comunicazione chiara ed efficace, grazie ad una buona padronanza del lessico, dei principali concetti e delle teorie proposti dalla letteratura studiata.
Capacità di apprendere: Gli studenti devono aver sviluppato buone capacità di apprendimento, che consentano loro di estendere e approfondire autonomamente le conoscenze acquisite durante il corso, affrontando percorsi successivi di riflessione teorica e di ricerca.
Materiale Didattico
Il materiale didattico predisposto dalla/dal docente in aggiunta ai testi consigliati (come ad esempio diapositive, dispense, esercizi, bibliografia) e le comunicazioni della/del docente specifiche per l'insegnamento sono reperibili all'interno della piattaforma Moodle › blended.uniurb.it
Attività di Supporto
I testi in programma esauriti o comunque non rintracciabili verranno messi a disposizione dal docente sulla piattaforma moodle del corso, così come eventuali altri testi ritenuti utili per la comprensione e/o l'approfondimento di tematiche svolte in classe.
Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento
- Modalità didattiche
Principalmente lezione frontale, alla quale comunque si affiancheranno degli interventi di approfondimento da parte degli studenti stessi e dei momenti di discussione collettiva.
E' previsto altresì che vengano invitati studiosi dell'università di Urbino o di altre università per presentare tematiche vicine a quelle trattate nel corso.
- Obblighi
Non vi è l'obbligo di frequenza.
- Testi di studio
Giorgio Agamben, Altissima povertà. Regole monastiche e forme di vita, Neri Pozza, Vicenza 2011, parte I, pp. 11-81; parte III, pp. 115-178
Majid Rahnema, Povertà, in Dizionario dello sviluppo, a cura di W. Sachs, EGA, Milano 2004, pp. 185-214
Kalyan Sanyal, Ripensare lo sviluppo capitalistico, La Casa Usher, Firenze, 2009
Michael Hardt, Antonio Negri, Comune, Rizzoli, Milano 2011, Prima parte, pp. 17-72; Terza parte, pp. 137-202
- Modalità di
accertamento Esame orale, strutturato in modo da verificare al contempo sia la capacità di sintesi dello studente che le abilità comunicative ed espressive, nonché l'avvenuta acquisizione del lessico politologico appropriato.
Daranno luogo a valutazioni di eccellenza: il possesso da parte dello studente di buone capacità critiche e di approfondimento; il saper collegare tra loro le principali tematiche affrontate nel corso; l’uso di un linguaggio appropriato rispetto alla specificità della disciplina.
Daranno luogo a valutazioni discrete: il possesso da parte dello studente di una conoscenza mnemonica dei contenuti; una relativa capacità critica e di collegamento tra i temi trattati: l’uso di un linguaggio appropriato.
Daranno luogo a valutazioni sufficienti: il raggiungimento di un bagaglio di conoscenze minimale sui temi trattati da parte dello studente, pur in presenza di alcune lacune formative; l’uso di un linguaggio non appropriato.
Daranno luogo a valutazioni negative: difficoltà di orientamento dello studente rispetto ai temi affrontati nei testi d'esame; lacune formative; l’uso di un linguaggio non appropriato.
Durante il corso verrà data la possibilità di presentare tesine o interventi orali su argomenti specifici, volti a valutare l'acquisizione di una capacità critica da parte dello studente, i quali concorreranno a determinare il voto finale.
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
Informazioni aggiuntive per studentesse e studenti non Frequentanti
- Modalità didattiche
Principalmente lezione frontale, alla quale si affiancheranno degli interventi di approfondimento da parte degli studenti stessi e dei momenti di discussione collettiva.
E' previsto altresì che, durante il corso, vengano invitati studiosi dell'università di Urbino o di altre università per presentare tematiche vicine a quelle trattate nel corso.
- Obblighi
Non vi è l'obbligo di frequenza.
- Testi di studio
Giorgio Agamben, Altissima povertà. Regole monastiche e forme di vita, Neri Pozza, Vicenza 2011, parte I, pp. 11-81; parte III, pp. 115-178
Majid Rahnema, Povertà, in Dizionario dello sviluppo, a cura di W. Sachs, EGA, Milano 2004, pp. 185-214
Kalyan Sanyal, Ripensare lo sviluppo capitalistico, La Casa Usher, Firenze, 2009
Michael Hardt, Antonio Negri, Comune, Rizzoli, Milano 2011, Prima parte, pp. 17-72; Terza parte, pp. 137-202
- Modalità di
accertamento Esame orale, strutturato in modo da verificare al contempo sia la capacità di sintesi dello studente che le abilità comunicative ed espressive, nonché l'avvenuta acquisizione del lessico politologico appropriato.
Daranno luogo a valutazioni di eccellenza: il possesso da parte dello studente di buone capacità critiche e di approfondimento; il saper collegare tra loro le principali tematiche affrontate nel corso; l’uso di un linguaggio appropriato rispetto alla specificità della disciplina.
Daranno luogo a valutazioni discrete: il possesso da parte dello studente di una conoscenza mnemonica dei contenuti; una relativa capacità critica e di collegamento tra i temi trattati: l’uso di un linguaggio appropriato.
Daranno luogo a valutazioni sufficienti: il raggiungimento di un bagaglio di conoscenze minimale sui temi trattati da parte dello studente, pur in presenza di alcune lacune formative; l’uso di un linguaggio non appropriato.
Daranno luogo a valutazioni negative: difficoltà di orientamento dello studente rispetto ai temi affrontati nei testi d'esame; lacune formative; l’uso di un linguaggio non appropriato.
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
« torna indietro | Ultimo aggiornamento: 16/09/2017 |