LINGUISTICA ITALIANA
ITALIAN LINGUISTICS
Linee di tendenza dell'italiano contemporaneo
Trends in the contemporary Italian language
A.A. | CFU |
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2017/2018 | 6 |
Docente | Ricevimento studentesse e studenti | |
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Anna Maria Mancini | Primo semestre: martedì, ore 10-11, mercoledì, ore 9-11. Secondo semestre: martedì, ore 10-11; mercoledì, ore 10-12. |
Assegnato al Corso di Studio
Giorno | Orario | Aula |
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Giorno | Orario | Aula |
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Obiettivi Formativi
Il corso, attraverso la descrizione dell'italiano contemporaneo e delle sue varietà, mira a far acquisire agli studenti adeguate competenze circa gli sviluppi e le tendenze ai vari livelli di analisi linguistica.
Nello specifico, il corso mira a:
1. far conoscere il lessico: a) con un percorso puntuale attraverso i diversi processi di formazione delle parole, evidenziando le tendenze oggi prevalenti; b) con una riflessione sul peso e sull’importanza dei prestiti linguistici, anche in prospettiva diacronica e con riferimento alle differenze tra passato e presente; c) con una disamina delle principali tipologie di relazioni semantiche tra parole, nell’ambito della lessicologia semantica;
2. far conoscere valori e funzioni di taluni tempi e modi verbali nei vari contesti d’uso, in un confronto tra lingua parlata e norma grammaticale;
3. far conoscere, nell’ambito della riflessione sulla frase semplice e complessa: a) il concetto di valenza verbale, con relativa classificazione dei verbi; b) l’importanza e il peso della struttura dell’informazione, illustrando le varie tipologie di costruzioni marcate nelle loro proprietà sintattiche e informative; c) i fenomeni di semplificazione che, ai vari livelli, caratterizzano la lingua parlata; d) le tendenze che marcano più tipicamente alcune tipologie di italiano scritto contemporaneo, quali la nominalizzazione e la sintassi franta;
4. far conoscere la dimensione della variazione linguistica: a) riflettendo sui principali fattori della variazione stessa, e sulla loro interrelazione; b) presentando i caratteri peculiari dell’italiano colloquiale e/o popolare, e le ragioni di economia linguistica che li determinano; c) illustrando i concetti di italiano standard e neostandard, con l’attenzione rivolta ai principali tratti in espansione nell’italiano attuale e a quelli in risalita; d) riflettendo sul concetto di norma linguistica, e sul suo rapporto con l’evoluzione della lingua.
Il possesso di una solida formazione di base negli studi di linguistica italiana, nonché la conoscenza delle peculiarità delle varie tipologie di testi costituiscono elementi formativi essenziali e qualificanti per la classe di laurea del Corso di Studio, oltreché imprescindibili requisiti per tutti coloro che aspirano ad un successivo inserimento professionale nel mondo della scuola.
Programma
L’insegnamento affronterà i seguenti argomenti, secondo l’ordine indicato.
1. Il lessico
Le componenti del lessico italiano; morfologia lessicale: i processi di formazione delle parole; la suffissazione derivativa nelle sue peculiarità; analisi di valori, funzioni e produttività di taluni suffissi derivativi, volta ad illustrare polifunzionalità, polivalenza semantica e imprevedibilità della suffissazione; la prefissazione e i verbi parasintetici; la composizione: analisi di varie tipologie di nomi, aggettivi e verbi composti; le sequenze binominali e le polirematiche nell’italiano contemporaneo; l’alterazione; le diverse categorie di neologismi; i prestiti linguistici; i fenomeni di riduzione e le nuove tendenze del lessico contemporaneo; la lessicologia semantica: polisemia, omonimia, sinonimia, antonimia, iperonimi-iponimi; termini – parole: le differenze ai vari livelli.
2. Il sistema verbale: analisi di valori e funzioni di taluni tempi e modi, tra norma e uso parlato
Le proprietà del verbo; presente e imperfetto indicativo, futuro, passato prossimo e passato remoto, nei vari contesti d’uso; participio presente e participio passato: valore verbale, aggettivale, nominale; gerundio: polifunzionalità temporale e sintattica; congiuntivo-indicativo nelle subordinate, tra norma e uso parlato; aspetto verbale perfettivo e imperfettivo; il passivo nella produzione orale e scritta; la diffusione delle perifrasi verbali.
3. La frase semplice e complessa
Concetti di frase semplice e frase complessa; valenza verbale, attanti, circostanti, espansioni; ordine dei costituenti nella frase semplice e complessa: rapporto con la struttura dell’informazione; concetti di dato–nuovo e di tema–rema; le costruzioni marcate: dislocazioni a sinistra e a destra, topicalizzazione, anacoluto, frasi scisse, pseudoscisse e presentative, nelle loro proprietà sintattiche e informative; la frase relativa, tra norma e uso parlato; fenomeni di semplificazione e uso di strutture polisemiche: che relativizzatore generico, che polivalente, sintassi additiva; subordinazione, coordinazione, giustapposizione: modi diversi per esprimere relazioni concettuali tra processi; sintassi franta; nominalizzazione: le tipologie di italiano scritto più interessate e le ripercussioni a livello di organizzazione sintattica.
4. La variazione linguistica
Il repertorio linguistico italiano; le varietà dell’italiano contemporaneo; analisi dei più importanti fattori della variabilità linguistica: variazione diacronica, diatopica, diastratica, diafasica, diamesica, e loro caratteristiche; le due principali tipologie interne alla variazione diafasica: registri e linguaggi settoriali; l’italiano colloquiale nei suoi tratti generali, e le ragioni di economia linguistica che determinano fenomeni di semplificazione e/o sovraestensione; la lingua della tradizione colta e il nuovo italiano; i concetti di standard, neostandard, substandard; evoluzione della lingua e norma: descrizione dello stato attuale, con particolare attenzione ai tratti morfologici e sintattici in risalita; l'italiano scritto contemporaneo in tipologie testuali diverse: analisi linguistica di brani di prosa giornalistica, burocratica, normativa, per cogliere aspetti peculiari dei vari ambiti settoriali.
Risultati di Apprendimento (Descrittori di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Al termine del corso lo studente dovrà aver acquisito le conoscenze teoriche di base della linguistica italiana, attraverso la padronanza delle diverse tematiche affrontate nelle quattro sezioni in cui si articola il programma.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado: a) di descrivere l’italiano ai vari livelli di analisi linguistica (morfologia, sintassi, lessico, studio dei significati), illustrando ed applicando le nozioni della disciplina; b) di riconoscere i diversi parametri di variazione linguistica, nella loro interrelazione; c) di riconoscere e analizzare aspetti morfologici, sintattici e lessicali propri dell’italiano colloquiale e/o popolare, individuando le ragioni di economia linguistica che li determinano; d) di riconoscere e analizzare aspetti morfologici e sintattici peculiari dell’italiano scritto di talune tipologie testuali di ambito settoriale.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Al termine del corso lo studente dovrà aver sviluppato una consapevolezza linguistica sufficiente a consentirgli di individuare in maniera autonoma e critica i tratti linguistici specifici di registri e linguaggi settoriali, e di valutare le scelte linguistiche in rapporto ai contesti e agli scopi informativi.
Abilità comunicative (communication skills)
Al termine del corso lo studente dovrà aver acquisito la capacità di esprimere in maniera pertinente i contenuti della disciplina, utilizzando appropriatamente la relativa terminologia; dovrà dimostrare di saper comunicare in modo chiaro e senza ambiguità le proprie conoscenze a interlocutori specialisti e non specialisti, avvalendosi di volta in volta di opportuni esempi esplicativi a supporto della descrizione teorica dei fatti linguistici oggetto di analisi.
Capacità di apprendere (learning skills)
Al termine del corso lo studente, alla luce dei metodi di apprendimento sviluppati, dovrà aver maturato la capacità di approfondire in autonomia le conoscenze acquisite, nonché la capacità di osservare la lingua e di rilevare e valutare criticamente i tratti linguistici che, ai diversi livelli, caratterizzano un testo.
Materiale Didattico
Il materiale didattico predisposto dalla/dal docente in aggiunta ai testi consigliati (come ad esempio diapositive, dispense, esercizi, bibliografia) e le comunicazioni della/del docente specifiche per l'insegnamento sono reperibili all'interno della piattaforma Moodle › blended.uniurb.it
Attività di Supporto
E’ previsto un seminario di 6 ore dedicato alla lettura e all’analisi linguistica di brani di prosa giornalistica, burocratica, normativa, quali esempi di italiano scritto contemporaneo rispondente a tipologie diverse, al fine di cogliere le rispettive peculiarità. Questa attività seminariale sarà tenuta dal Dottor Andrea Felici, ad integrazione delle ore di lezione frontale.
Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento
- Modalità didattiche
Lezioni frontali e seminario.
- Obblighi
Si presuppone che lo studente sia fornito delle conoscenze di base di grammatica italiana. Per quanti avvertono la necessità di acquisire o approfondire nozioni di grammatica italiana, sono consigliati i seguenti volumi: G. Patota,Grammatica di riferimento dell'italiano contemporaneo, Garzanti, Novara, 2006; oppure P. Trifone - M. Palermo, Grammatica italiana di base, Zanichelli, Bologna, 2007; oppure M. Dardano – P. Trifone, Grammatica italiana modulare, Zanichelli, Bologna, 2002.
Si precisa che in sede di esame potranno essere verificate le conoscenze di base di grammatica italiana che il programma del corso non fornisce direttamente, ma che costituiscono un prerequisito di cui si richiede il possesso.
- Testi di studio
1) P. D'Achille, L'italiano contemporaneo, il Mulino, Bologna, Terza edizione 2010. Il testo deve essere studiato integralmente.
2) L. Serianni, Italiani scritti, il Mulino, Bologna,Terza edizione 2012. Il testo deve essere studiato integralmente.
- Modalità di
accertamento I risultati di apprendimento attesi saranno valutati attraverso una prova orale.
La parte relativa agli argomenti trattati nelle lezioni frontali (che corrisponde al volume di P. D'Achille, L'italiano contemporaneo) prevede 5 domande sorteggiate (orientativamente per ciascuna delle quattro sezioni elencate nel programma del corso sarà sorteggiata almeno una domanda; per una sezione saranno sorteggiate due domande). La parte relativa al seminario (che corrisponde al volume di L. Serianni, Italiani scritti) prevede almeno due domande.
I criteri di valutazione terranno conto di: a) livello di conoscenza dei concetti-base della linguistica italiana e degli argomenti affrontati nelle lezioni; b) grado di articolazione della risposta; c) capacità di applicazione delle conoscenze nel riconoscere e descrivere in maniera pertinente fenomeni lessicali, morfologici e sintattici dell’italiano; d) capacità di riconoscere e analizzare testi appartenenti a differenti tipologie testuali e differenti varietà dell’italiano; e) correttezza ed efficacia dell’esposizione; adeguatezza della terminologia utilizzata; impiego di esempi esplicativi dei concetti teorici e dei costrutti linguistici oggetto di analisi.
Ciascuno dei criteri è valutato sulla base di una scala di valori/giudizi a quattro livelli, con uguale peso assegnato a ciascun criterio. La valutazione finale è espressa in trentesimi.
La somma delle valutazioni ottenute nelle due distinte parti in cui si articola la prova orale – parte relativa agli argomenti affrontati nelle lezioni e parte relativa al seminario – non corrisponde alla media matematica; per poter superare l’esame, è tuttavia necessario che in ciascuna delle due parti il punteggio conseguito sia almeno sufficiente.
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
Informazioni aggiuntive per studentesse e studenti non Frequentanti
- Modalità didattiche
Studio individuale
- Obblighi
Si presuppone che lo studente sia fornito delle conoscenze di base di grammatica italiana. Per quanti avvertono la necessità di acquisire o approfondire nozioni di grammatica italiana, sono consigliati i seguenti volumi: G. Patota,Grammatica di riferimento dell'italiano contemporaneo, Garzanti, Novara, 2006; oppure P. Trifone - M. Palermo, Grammatica italiana di base, Zanichelli, Bologna, 2007; oppure M. Dardano – P. Trifone, Grammatica italiana modulare, Zanichelli, Bologna, 2002.
Si precisa che in sede di esame potranno essere verificate le conoscenze di base di grammatica italiana che il programma del corso non fornisce direttamente, ma che costituiscono un prerequisito di cui si richiede il possesso.
- Testi di studio
1) P. D'Achille, L'italiano contemporaneo, il Mulino, Bologna, Terza edizione 2010. Il testo deve essere studiato integralmente.
2) L. Serianni, Italiani scritti, il Mulino, Bologna, Terza edizione 2012. Il testo deve essere studiato integralmente.
3) P. Trifone (a cura di), Lingua e identità. Una storia sociale dell'italiano, Carocci, Roma, 2009. Il testo deve essere studiato limitatamente ai seguenti capitoli: 1, 7, 8, 9, 10.
- Modalità di
accertamento I risultati di apprendimento attesi saranno valutati attraverso una prova orale.
La parte relativa agli argomenti trattati nel volume di P. D'Achille, L'italiano contemporaneo prevede 5 domande sorteggiate (orientativamente per ciascuna delle quattro sezioni elencate nel programma del corso sarà sorteggiata almeno una domanda; per una sezione saranno sorteggiate due domande). La parte relativa al volume di L. Serianni, Italiani scritti prevede almeno due domande.
I criteri di valutazione terranno conto di: a) livello di conoscenza dei concetti-base della linguistica italiana e degli argomenti trattati nei testi di studio; b) grado di articolazione della risposta; c) capacità di applicazione delle conoscenze nel riconoscere e descrivere in maniera pertinente fenomeni lessicali, morfologici e sintattici dell’italiano; d) capacità di riconoscere e analizzare testi appartenenti a differenti tipologie testuali e differenti varietà dell’italiano; e) correttezza ed efficacia dell’esposizione; adeguatezza della terminologia utilizzata; impiego di esempi esplicativi dei concetti teorici e dei costrutti linguistici oggetto di analisi.
Ciascuno dei criteri è valutato sulla base di una scala di valori/giudizi a quattro livelli, con uguale peso assegnato a ciascun criterio. La valutazione finale è espressa in trentesimi.
La somma delle valutazioni ottenute nelle due distinte parti in cui si articola la prova orale non corrisponde alla media matematica; per poter superare l’esame, è tuttavia necessario che in ciascuna delle due parti il punteggio conseguito sia almeno sufficiente.
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
« torna indietro | Ultimo aggiornamento: 30/07/2018 |