PEDAGOGIA DELLA MARGINALITÀ E DELLA DEVIANZA
PEDAGOGY OF MARGINALITY AND DEVIANCE
A.A. | CFU |
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2018/2019 | 6 |
Docente | Ricevimento studentesse e studenti | |
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Roberto Andreoni | al termine delle lezioni |
Assegnato al Corso di Studio
Giorno | Orario | Aula |
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Giorno | Orario | Aula |
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Obiettivi Formativi
La figura professionale dell’educatore, inteso come professionista dell’aiuto e della cura educativa, dovrà:
acquisire conoscenze fondamentali e competenze metodologiche inerenti ai saperi pedagogici, orientati alle problematiche della devianza e della marginalità;
sviluppare conoscenze e competenze relative alla gestione sociale dei servizi educativi e formativi, dirette ad una comprensione generale delle problematiche educative, sia in una prospettiva metodologica che in una operativa, tesi al superamento dei vissuti di fragilità e di vulnerabilità sociale;
potenziare conoscenze teoriche e metodologiche relative alla progettazione educativa per l’integrazione e l’inclusione sociale, articolate in: idoneo possesso di strumenti per l’analisi delle situazioni educative colte sotto una pluralità di profili (storico, culturale, sociale, psicologico); adeguata padronanza dei metodi di progettazione educativa nel disagio sociale, orientata alla ricerca; idoneo possesso di strategie organizzative e gestionali dell’intervento educativo, anche per affrontare situazioni emergenziali; adeguata padronanza di procedure di monitoraggio e di valutazione degli interventi educativi.
Programma
PARTE ISTITUZIONALE
I principali modelli teorici della marginalità e della devianza.
Pregiudizi e stigmatizzazione sociale e culturale di soggetti “differenti” e “diversi”.
Integrazione e inclusione, finalità della pedagogia speciale e della pedagogia della marginalità e della devianza.
L’approccio ecologico-sistemico, fenomenologico, cognitivo.
Le logiche di rete, fondamentali metodologie educative per intervenire in contesti di marginalità e di devianza.
Definizione del ruolo del professionista dell’aiuto e della cura educativa nel settore della marginalità e della devianza.
Le competenze professionali dell’educatore per “aver cura” di soggetti/gruppi fragili e vulnerabili.
La resilienza, capacità professionale per affrontare situazioni educative complesse.
La relazione di aiuto nelle condizioni di disabilità, di marginalità e di devianza.
L’accompagnamento competente nei vissuti di fragilità educativa e vulnerabilità sociale.
Le necessarie sinergie per far fronte alla complessità dell’azione educativa in situazioni “difficili”.
Il progetto di vita, in ottica ecologico-sistemica, in situazioni di disabilità, fragilità e di rischio di marginalizzazione sociale.
Gli indicatori di qualità del processo d'inclusione sociale.
PARTE MONOGRAFICA
La fenomenologia della marginalità e della devianza.
I paradigmi pedagogici della devianza.
I principali modelli teorici della devianza tra normalità e patologia.
Stili di vita trasgressivi, dipendenze, marginalità, devianze.
Gli obiettivi dell’intervento di integrazione e di inclusione sociale.
Le competenze professionali dell’educatore in prospettiva inclusiva.
Le strategie relazionali in contesti “difficili”.
L’intervento educativo ecologico-sistemico: dalla cura della persona alla cura del territorio.
L’approccio narrativo in chiave inclusiva.
Definizione degli indicatori di qualità dell’inclusione sociale.
Risultati di Apprendimento (Descrittori di Dublino)
1. Conoscenze e capacità di comprensione
Alla fine del corso lo studente avrà acquisito le:
conoscenze fondamentali inerenti ai saperi pedagogici e alle competenze metodologiche orientati alle problematiche della devianza e della marginalità;
capacità di individuare, definire e confrontare le fondamentali caratteristiche degli approcci teorici e metodologici della Pedagogia speciale e della Pedagogia della marginalità e della devianza con particolare riferimento ai processi inclusivi sociali;
capacità di ragionare in modo critico ed autonomo sulle problematiche attuali della Pedagogia della marginalità e della devianza;
conoscenza delle competenze dell’educatore professionale acquisite anche attraverso l’analisi critica dei modelli progettuali di cura, di aiuto e di inclusione sociale descritte da esperti del settore e testimoni privilegiati.
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Alla fine del corso lo studente dovrà dimostrare capacità di:
conoscere e comprendere i concetti e le teorie previsti dal corso;
riconoscere le differenti impostazioni teoriche ed operare concettualmente con esse;
analizzare le caratteristiche di alcune strategie educative ai fini dell’elaborazione di Progetti di vita integrativi ed inclusivi.
3. Autonomia di giudizio
Al termine del corso lo studente dovrà dimostrare l’attitudine a:
usare conoscenze e concetti che consentano di ragionare secondo le logiche plurali e aperte della disciplina;
individuare metodologie di intervento adeguate ai diversi contesti;
prospettare ipotesi di intervento e affrontare casi educativi riferendosi all’integrazione e all’inclusione.
4. Abilità comunicative
Al termine del corso lo studente dovrà aver acquisito la capacità di:
utilizzare il lessico specifico della disciplina nelle sue accezioni di riflessione e prassi operative sul campo;
saper comunicare con strumenti congruenti affrontati durante il corso di insegnamento;
comunicare con il linguaggio disciplinare specifico con operatori del territorio.
5. Capacità di apprendere
Al termine del corso lo studente avrà acquisito la capacità di:
analizzare e valutare criticamente, nei loro aspetti riflessivi ed epistemologici, i costrutti della disciplina relativi all’ambiente sociale;
indagare autonomamente le problematiche relative ai diversi contesti d’intervento;
reperire le fonti necessarie allo sviluppo di riflessioni e progetti mirati all’integrazione e all’inclusione sociale;
costruire ipotesi di intervento relative a soggetti marginali e devianti.
Materiale Didattico
Il materiale didattico predisposto dalla/dal docente in aggiunta ai testi consigliati (come ad esempio diapositive, dispense, esercizi, bibliografia) e le comunicazioni della/del docente specifiche per l'insegnamento sono reperibili all'interno della piattaforma Moodle › blended.uniurb.it
Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento
- Modalità didattiche
Lezioni frontali, tesine di approfondimento, seminari, dibattiti su specifiche tematiche, lavori di gruppo, intervento di esperti del settore e di testimoni privilegiati.
- Testi di studio
Testi obbligatori:
P. Gaspari, Per una Pedagogia speciale ‘oltre’ la medicalizzazione, Guerini, Milano, 2017, solo seconda parte del volume, p. 97-222..
P. Bertolini, L. Caronia, Ragazzi difficili. Pedagogia interpretativa e linee di intervento. Nuova edizione aggiornata a cura di Pierangelo Barone e Cristina Palmieri, FrancoAngeli, Milano, 2015, anche in e-book.
Un testo a scelta tra:
L. Grosso e L. Camoletto (a cura di), Oltre i confini dei raves. Le spirali del divertimento fra rischio e pregiudizio, Edizioni Gruppo Abele, Torino, 2011.
C. Moreno, S. Parrello, I. Iorio, La mappa e il territorio. Ripensare l'educazione fra strada e scuola, Sellerio editore, Palermo, 2014, fino a pag. 141 e da 273 a 279.
F. Dettori, G. Manca, L. Pandolfi, Minori e famiglie vulnerabili. Ruolo e interventi dell'educatore, Carocci editore, Roma, 2013.
- Modalità di
accertamento Colloquio orale per accertare la capacità di:
- usare le conoscenze e i concetti che consentano di riflettere secondo la logica interna alla disciplina;
- individuare e definire i principali costrutti teorici relativi ai processi di marginalità, devianza, integrazione, inclusione;
- dimostrare di saper costruire ipotesi di intervento relative a soggetti in situazione di fragilità, di vulnerabilità e di esclusione sociale.
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
Informazioni aggiuntive per studentesse e studenti non Frequentanti
- Modalità didattiche
Gli studenti non frequentanti potranno usufruire del materiale didattico (articoli, saggi, schemi, video, ecc.) depositato dal Docente nella piattaforma Moodle, blended.uniurb.it. È possibile contattare il docente via mail e per appuntamento.
- Testi di studio
Testi obbligatori:
P. Gaspari, Per una Pedagogia speciale ‘oltre’ la medicalizzazione, Guerini, Milano, 2017, solo seconda parte del volume., p. 97-222.
P. Bertolini, L. Caronia, Ragazzi difficili. Pedagogia interpretativa e linee di intervento. Nuova edizione aggiornata a cura di Pierangelo Barone e Cristina Palmieri, FrancoAngeli, Milano, 2015, anche in e-book.
Un testo a scelta tra:
L. Grosso e L. Camoletto (a cura di), Oltre i confini dei raves. Le spirali del divertimento fra rischio e pregiudizio, Edizioni Gruppo Abele, Torino, 2011.
C. Moreno, S. Parrello, I. Iorio, La mappa e il territorio. Ripensare l'educazione fra strada e scuola, Sellerio editore, Palermo, 2014, fino a pag. 141 e da 273 a 279.
F. Dettori, G. Manca, L. Pandolfi, Minori e famiglie vulnerabili. Ruolo e interventi dell'educatore, Carocci editore, Roma, 2013.
- Modalità di
accertamento Colloquio orale per accertare la capacità di:
- usare le conoscenze e i concetti che consentano di riflettere secondo la logica interna alla disciplina;
- individuare e definire i principali costrutti teorici relativi ai processi di marginalità, devianza, integrazione, inclusione;
- dimostrare di saper costruire ipotesi di intervento relative a soggetti in situazione di fragilità, di vulnerabilità e di esclusione sociale.
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
« torna indietro | Ultimo aggiornamento: 17/03/2019 |