STORIA DELLA CRITICA D'ARTE
HISTORY OF ART LITERATURE
A.A. | CFU |
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2020/2021 | 12 |
Docente | Ricevimento studentesse e studenti | |
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Giovanna Perini Folesani | Dopo la lezione, il martedì e il mercoledì (tra le 11 e le 13) durante il periodo delle lezioni. Fuori da tale periodo e per eventuali laureandi, su appuntamento, oppure secondo le date di massima indicate in dipartimento. |
Assegnato al Corso di Studio
Giorno | Orario | Aula |
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Giorno | Orario | Aula |
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Obiettivi Formativi
Il corso si articola in due parti, la cui frequenza è obbligatoria (salvo comprovati problemi di lavoro): una parte istituzionale e una parte monografica, di lunghezza approssimativamente simile (40 ore circa la parte istituzionale, 32 circa la parte monografica).
Per quanto riguarda la parte istituzionale, essa si propone di fornire una conoscenza di base dei principali problemi affrontati dalla letteratura artistica europea, specie italiana, tra XI e XVI secolo, attraverso la scelta e la lettura commentata di una serie di passi di autori di particolare rilievo storico e critico.
Per quel che riguarda la parte monografica, invece, si concentrerà sul Grand Tour degli artisti stranieri a Roma, in particolare britannici e settecenteschi, da Peter Scheemakers, ad Allan Ramsay, a Richard Wilson, a Sir Joshua Reynolds, a Joseph Wright of Derby, a Henry Fuseli ecc.
Programma
Per quanto riguarda la parte istituzionale, lettura in italiano, commentata di passi di autori quali ad es.: Raul Glaber, Teofilo, Bernardo di Chiaravalle, Sigeri di St Denis, Villard de Honnecourt, Dante, Petrarca, Boccaccio, Cennino Cennini per il Medioevo; Bartolomeo Fazio, Leon Battista Alberti, Lorenzo Ghiberti e Antonio Manetti per il Quattrocento; Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Giorgio Vasari, Lomazzo e Zuccari, Agostino Carracci, per il Cinquecento.
Per quanto riguarda la parte monografica: il corso di quest'anno riguarderà il Grand Tour, con particolare attenzione agli artisti stranieri (soprattutto britannici, e soprattutto settecenteschi) e ai loro soggiorni romani, Roma essendo per quasi tutti il luogo di residenza preferito. Si analizzerà il frutto dei loro studi attraverso la lettura di loro testi (lezioni accademiche, lettere e simili) e delle loro opere d'arte, confrontandole, ove possibile, con i disegni di studio realizzati in Italia, sottolineando il diverso ruolo rivestito per ciascuno di loro, dagli esempi dell'arte classica (statuaria greco-romana), dell'arte rinascimentale e barocca, dell'arte settecentesca
Sono previsti, compatibilmente con gli spazi offerti dal calendario didattico, alcuni seminari integrativi, tenuti da specialisti di altri atenei, relativi sia alla parte istituzionale, che a quella monografica.
Eventuali Propedeuticità
Poichè il corso è riservato a chi ha già una laurea triennale, si deve presumere che le conoscenze di storia dell'arte medievale e moderna, storia medievale e moderna, storia della letteratura italiana siano già state pienamente acquisite negli anni di formazione precedenti. Sarebbe in generale auspicabile anche una conoscenza di base della storia della filosofia, con particolare riguardo all'estetica (anche se quest'anno non è indispensabile). E naturalmente ci si aspetta una adeguata padronanza della lingua italiana e una conoscenza almeno passiva della lingua inglese e francese, auspicabilmente anche una capacità elementare di leggere il tedesco.
Risultati di Apprendimento (Descrittori di Dublino)
Acquisire una coscienza storico-critica e applicare nozioni vecchie e nuove di ambito filologico e storico (storico-artistico, storico-letterario, storico-filosofico, storico-istituzionale ecc.) nella ricerca umanistica non è problema burocratico standard e il tempo degli studiosi vale più del tempo dei manager, anche se attualmente è pagato assai meno (il che va sovvertito, per ripristinare gli equilibri precedenti). I descrittori di Dublino sono la definizione burocratica dell'ovvio nell'acquisizione delle abilità tecniche e metodologiche fondamentali da imparare all'Università. Snocciolarli qui è un'imposizione burocratica che svilisce il ruolo del docente, riducendolo a strumento privo di cervello nelle mani dei manager ministeriali, il cui obiettivo sembra la riduzione della dignità sociale e morale della docenza e la diffusione di un nozionismo acritico. Io insegno il diritto di critica. Gli studenti lo imparino fin da qui.
Materiale Didattico
Il materiale didattico predisposto dalla/dal docente in aggiunta ai testi consigliati (come ad esempio diapositive, dispense, esercizi, bibliografia) e le comunicazioni della/del docente specifiche per l'insegnamento sono reperibili all'interno della piattaforma Moodle › blended.uniurb.it
Attività di Supporto
Compatibilmento col tempo a disposizione e la disponibilità dei colleghi, sono previsti alcuni seminari integrativi, tenuti anche da specialisti di altri atenei, relativi sia alla parte istituzionale, che a quella monografica.
Il materiale didattico predisposto dal docente (come ad esempio diapositive, dispense, esercitazioni) e le comunicazioni specifiche del docente, contrariamente a quanto indicato nella voce precedente che è precompilata dall'Ateneo e non modificabile, NON saranno reperibili, assieme ad altre attività di supporto, all'interno della piattaforma Moodle per varie ragioni, essenzialmete didattiche ma anche di copyright, che va salvaguardato legalmente (cosa che la piattaforma non garantisce affatto, aprendo la possibilità di contenziosi legali in cui il singolo docente diventa responsabile). Più esaurienti spiegazioni saranno fornite a lezione. Solo in caso di nuove emergenze sanitarie tipo Covid si sarà probabilmente costretti a fare ricorso alla piattaforma, ma non si può imporre la modalità telematica, che svuota il senso stesso della formazione avanzata, senza contare che non si può imporre la registrazione delle lezioni (comprensive di eventuali powerpoint), in quanto lesiva delle prerogative della docenza universitaria-
Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento
- Modalità didattiche
Lezione frontale, talora con proiezioni, qualche seminario.
- Obblighi
Solo i malati (in particolare se con malattie infettive) e gli studenti lavoratori che possano comprovare il loro status sono esentati dalla frequenza: per il bene degli studenti stessi, che non sono utenti di una orwelliana burocrazia tecnocratica, ma cittadini la cui preparazione triennale risulta sempre più spesso inadeguata e insufficiente. La laurea non è un pezzo di carta, mero adempimento burocratico, ma un momento formativo essenziale, che non ha nulla a che vedere con la vuota tecnocrazia imperante.
- Testi di studio
Per la parte istituzionale:
J.von Schlosser, La letteratura artistica, La Nuova Italia 1977 (scaricabile gratuitamente dal sito della Biblioteca dell'Università di Heidelberg)..
F.Bologna, La coscienza storica dell'arte d'Italia, Torino UTET 1982 (ristampa Garzanti).
Fotocopie dei testi letti e commentati a lezione. Eventuali letture di approfondimento saranno consigliate via via a lezione.
Per la parte monografica sono fondamentali:
G. Perini Folesani, Sir Joshua Reynolds in Italia - Il soggiorno romano - I - Il taccuino di Plymouth, Firenze, Olschki, 2020.
Saggi e materiali parzialmente forniti in fotocopia o scaricabili da internet (come da indicazioni fornite a lezioni, anche relativamente a eventuali letture di approfondimento)
- Modalità di
accertamento Esame orale
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
Informazioni aggiuntive per studentesse e studenti non Frequentanti
- Modalità didattiche
Per chi non frequenta, si consigliano letture individuali concordate con il docente, per quel che riguarda la parte monografica. Per la parte istituzionale, invece, basta attenersi alla bibliografia indicata di seguito .
- Obblighi
Concordare le letture relative alla parte monografica col docente almeno tre-quattro mesi prima di sostenere l'esame, via mail, telefono (negli orari di ricevimento indicati) o in presenza (idem).
- Testi di studio
Per la parte istituzionale:
J.von Schlosser, La letteratura artistica, Firenze, La Nuova Italia 1972 (scaricabile gratuitamente dal sito della Biblioteca dell'Università di Heidelberg)..
F.Bologna, La coscienza storica dell'arte d'Italia, Torino UTET 1982 (ristampa Garzanti)
D. Levi, Il discorso sull'arte dalla tarda antichità a Ghiberti, Milano, Bruno Mondadori 2010
Per la parte monografica, programma alternativo a quello dei frequentanti,da concordare, latamente rispondente all'indirizzo generale di interessi dello studente non frequentante. Vedi note.
- Modalità di
accertamento Esame orale.
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
Note
NOTE
a) Sono esentati dalla frequenza, oltre ai malati, solo gli studenti lavoratori che possono comprovare il proprio status . In tal caso essi devono concordare un programma di letture integrativo con il docente, almeno tre/quattro mesi prima dell'esame, come già indicato, del resto, nella sezione a loro relativa.
b) Le lezioni della parte monografica saranno erogate in italiano, come è doveroso per chiunque insegni materie umanistiche in un ateneo italiano: tuttavia fatalmente comprenderanno la lettura di testi in inglese, che a lezione saranno debitamente e puntualmente tradotti in italiano. E' evidente tuttavia che una conoscenza almeno superficiale dell'inglese costituisce un oggettivo aiuto. Non partecipare alla sperimentazione dell'insegnamento in lingue straniere è una scelta didattica precisa, perchè il primo dovere dell'università italiana è garantire la trasmissione e conoscenza della lingua e cultura nazionali, che hanno una grande tradizione accademica di eccellenza, gravemente compromessa dalle sciagurate scelte ministeriali degli ultimi vent'anni almeno.
« torna indietro | Ultimo aggiornamento: 09/07/2021 |