PEDAGOGIA DEI SERVIZI EDUCATIVI PER L'INFANZIA
PEDAGOGY OF EDUCATIONAL SERVICES FOR CHILDREN
A.A. | CFU |
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2021/2022 | 5 |
Docente | Ricevimento studentesse e studenti | |
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Andrea Lupi | Dopo l'orario di lezione |
Assegnato al Corso di Studio
Giorno | Orario | Aula |
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Giorno | Orario | Aula |
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Obiettivi Formativi
Il corso intende affrontare tre momenti fondamentali della pedagogia dell'infanzia, con un atteggiamento teorico e storico al contempo, per individuarne le caratteristiche ricorrenti più significative che, dalla metà dell'Ottocento ad oggi, hanno definito la struttura delle teorie e dei metodi dei servizi educativi.
Segnatamente si analizzeranno: 1) le teorie dello sviluppo infantile di Piaget e Vygotskij, che rappresentano le fonti classiche della psicologia evolutiva per la scienza dell'educazione e per la pedagogia della prima e della seconda infanzia; 2) la storia della pedagogia dell'infanzia che parte dalle proposte di Froebel e Kergomard, che per prime hanno permesso al pubblico colto e ai tecnici dell'educazione di pensare e avviare un servizio scolastico pre-elementare, per passare all'esperienza italiana dei metodi agazziano e montessoriano, ed arrivare alla scuola a nuovo indirizzo che si afferma in Italia negli anni '70 e '80. Di tutti gli autori e le fasi si evidenzierà la trattazione del ruolo del docente, del gioco infantile, della progettazione degli ambienti e degli strumenti didattici, la teoria del curricolo; 3) la nascita di un modello pedagogico del nido di infanzia italiano che, a partire dal dibattito nell'ambito del "Gruppo nazionale nidi", ha visto affermarsi un sistema integrato di servizi educativi comunali e privati che incentra la propria identità intorno alla riflessione su alcuni temi: l'attaccamento, la programmazione/progettazione educativa degli spazi e dei materiali, il ruolo dell'educatrice, l'osservazione e la valutazione.
Programma
1) Le teorie dello sviluppo di Piaget e Vygotskij. Equilibrazione delle strutture cognitive. Organizzazione e adattamento. Assimilazione e accomodamento. Schema d'azione. Stadi di sviluppo. Pensiero concreto e pensiero astratto. Zona prossimale di sviluppo. Internalizzazione ed esternalizzazione. Sociocostruttivismo.
2) Froebel e Kergomard. La teoria pedagogica froebeliana. La nascita dei giardini d'infanzia. Il movimento froebeliano nel mondo. La nascita dell'école maternelle. L'organizzazione di un servizio sociale, assitenziale, educativo.
3) Montessori e Agazzi, i metodi italiani. Maria Montessori vita e pensiero. Materiali di sviluppo: tra didattica, metodologia e curricolo. Le sorelle Agazzi e l'organizzazione di una scuola per tutti. Il canto e il ruolo della musica nell'educazione infantile.
4) La scuola a nuovo indirizzo. Ciari e l'esperienza di Bologna. Frabboni, dai linguaggi della scuola dell'infanzia al sistema integrato. Malaguzzi e l'esperienza di Reggiochildren.
5) Il nido negli anni '70 come servizio educativo dei comuni. Il movimento per il nido e il Gruppo nazionale nidi. Teoria del nido. Attaccamento e inserimento al nido. Programmare e progettare. Cura e apprendimenti al nido. Osservare l'infanzia al nido. Valutare la qualità del nido.
Risultati di Apprendimento (Descrittori di Dublino)
“Conoscenza e capacità di comprensione” Il discente al termine del corso deve essere in grado di conoscere la storia e la natura della pedagogia che ha ispirato i servizi educativi per la prima e la seconda infanzia. Le conoscenze apprese dovranno essere articolate in una riflessione che presenti dei tratti di originalità.
“Conoscenze applicate e capacità di comprensione” Il discente dovrà fare applicazione pratica del sapere acquisito mostrando di saper utilizzare le conoscenze apprese in contesti diversi da quello accademico, con particolare riguardo a quelli lavorativi afferenti al settore educativo nella prima e seconda infanzia.
“Autonomia di giudizio” Il discente dovrà essere in grado di approfondire autonomamente quanto imparato, utilizzando le conoscenze maturate per pervenire a risultati ulteriori contraddistinti da una maturità sempre maggiore e da una autonomia di giudizio sempre più ampia.
“Comunicazione” Il discente deve acquisire la capacità di veicolare ai propri interlocutori, in modo chiaro e compiuto, le conoscenze acquisite, attraverso l’utilizzo di un linguaggio tecnico appropriato, sia per quanto riguarda i concetti di ambito psicologico, che pedagogico e storico.
“Capacità di apprendere”. Il discente dovrà imparare ad approfondire le proprie conoscenze attraverso un percorso di ricerca e studio sulle fonti primarie e secondarie presentate durante il corso.
Materiale Didattico
Il materiale didattico predisposto dalla/dal docente in aggiunta ai testi consigliati (come ad esempio diapositive, dispense, esercizi, bibliografia) e le comunicazioni della/del docente specifiche per l'insegnamento sono reperibili all'interno della piattaforma Moodle › blended.uniurb.it
Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento
- Modalità didattiche
Le lezioni saranno organizzate sia in modalità frontale che dialogata e cooperativa. Si analizzeranno i testi di Piaget, Vygotskij, Froebel, Kergomard, Montessori, Agazzi, Ciari, Frabboni, oltre che estratti di saggi di natura filosofica, psicologica e pedagogica che ne analizzano l'opera. Si utilizzeranno presentazioni di testi e immagini esplicative degli argomenti trattati e si mostreranno filmati di archivio.
- Testi di studio
1) Piaget, J. e Inhelder, B. (2001) La psicologia del bambino. Einaudi, Torino [ed. orig. (1966) La psychologie de l'enfant, Presse Universitaires de France, Paris]
2) Frabboni, F. (1976) La scuola dell'infanzia: una nuova frontiera dell'educazione, Firenze: La Nuova Italia (solo il capitolo II della parte I "L'eredità dei modelli pedagogici tradizionali" e il capitolo II della parte III "I contenuti e l'assetto metodologico-didattico"
3) un testo a scelta tra
- Bondioli, A. e Savio, D. (2018) Educare l'infanzia. Temi chiave per i servizi 0-6. Carocci, Roma
- Bondioli, A. e Mantovani S. (2003) Manuale critico dell'asilo nido. FrancoAngeli, Milano
- Lupi, A. (2018) Il nido con il metodo Montessori. Erickson, Trento
- Modalità di
accertamento Gli obiettivi previsti sono verificati attraverso un colloquio orale
ESAME ORALE
L'esame orale sarà valutato in base ai criteri seguenti:
- pertinenza, efficacia e grado di articolazione delle risposte in rapporto ai contenuti del programma
- adeguatezza del linguaggio disciplinare utilizzato
- capacità di applicazione delle conoscenze acquisite in riferimento ai differenti contesti educativi e professionali
- capacità di discutere criticamente i temi trattati
- capacità di interpretare le situazioni in chiave pedagogica
La valutazione finale è espressa in trentesimi.
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
Informazioni aggiuntive per studentesse e studenti non Frequentanti
- Obblighi
Gli studenti non frequentanti sono invitati a consultare regolarmente la piattaforma Moodle › blended.uniurb.it in cui verranno inseriti periodicamente tutti i materiali messi a disposizione dal docente e quelli utilizzati nel corso delle lezioni, oltre a quelli indicati specificamente per loro al fine di colmare il divario con i frequentanti in merito alla conoscenza della pianificazione dell'intervento educativo.
- Modalità di
accertamento Esame orale
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
« torna indietro | Ultimo aggiornamento: 11/01/2022 |