Il corso si propone di analizzare la natura e la struttura di alcune tipologie di archivio approfondendo lo studio del rapporto esistente tra fondo archivistico e soggetto produttore.

Il corso affronterà i seguenti temi:archivi e soggetti produttori nella elaborazione della teoria archivistica italiana; lineamenti di storia delle istituzioni comunali, degli istituti assistenziali e giurisdizionali operanti in ambito comunale, del notariato e delle istituzioni ecclesiastiche dal medioevo all'età contemporanea e analisi della relativa produzione documentaria.
Una parte del corso sarà infine dedicata allo studio della storia dell'Università di Urbino e del suo archivio.

Capacità di orientamento nel quadro storico e istituzionale di produzione delle principali tipologie di archivio.

Visite guidate ad archivi e altri istituti che conservano fondi archivistici.

Modalità didattiche

Lezioni frontali.

Testi di studio

Per un inquadramento del tema:

F. Valenti, Nozioni di base per un'archivistica come euristica delle fonti documentarie, in F. Valenti, Scritti e lezioni di archivistica, diplomatica e storia istituzionale, a cura di D. Grana, Roma, Ministero per i beni e le attività culturali. Ufficio centrale per i beni archivistici, 2000 (Pubblicazioni degli Archivi di Stato. Saggi, 57), soltanto le pp. 169-224.

Per la storia delle principali istituzioni medioevali

P. Cammarosano, Italia medievale. Struttura e geografia delle fonti scritte, Roma, Carocci, 1998, pp. 113-265.

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Per gli archivi comunali:

Soprintendenza archivistica per il Lazio, Gli archivi storici comunali. Lezioni, in “Rivista storica del Lazio”, VI (1998), quaderno 1, pp. 11-52, 85-110,  143-173.

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Per gli archivi notarili:

E. Lodolini, Gli archivi notarili delle Marche, Roma, 1969, pp. 9-37.

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Per gli archivi ecclesiastici:

Associazione archivistica ecclesiastica, Consegnare la memoria. Manuale di archivistica ecclesiastica, a cura di E. Boaga, S. Palese, G. Zito, Firenze, Giunti, 2003, pp. 13-51; 85-101; 203-224.

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S. Palese, Tipologia e geografia degli archivi ecclesiastici, in “Archivi per la storia”, II (1989), pp. 61-71.

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Per gli archivi universitari:

Indicazioni bibliografiche saranno fornite ai frequentanti nel corso delle lezioni.

Modalità di
accertamento

Esame orale

Disabilità e DSA

Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

Obblighi

Mettersi in contatto con la docente per definire le modalità di preparazione dell'esame.

Testi di studio

Oltre a quelli previsti per i frequentanti, si raccomanda lo studio dei seguenti testi:

P. D’Angiolini - C. Pavone, Gli archivi, in Storia d’Italia, Torino, Einaudi, 1973, vol. V, tomo 2, I documenti, pp. 1659-1691.

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Guida generale degli archivi di Stato italiani, Roma, Ministero per i beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i beni archivistici, 1981-1994, vol. I, Introduzione, pp. 1-31 (disponibile anche in rete all’indirizzo <http://www.archivi.beniculturali.it>).

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F. Valenti, Nozioni di base per un'archivistica come euristica delle fonti documentarie, in F. Valenti, Scritti e lezioni di archivistica, diplomatica e storia istituzionale, a cura di D. Grana, Roma, Ministero per i beni e le attività culturali. Ufficio centrale per i beni archivistici, 2000 (Pubblicazioni degli Archivi di Stato. Saggi, 57), pp. 135-169.

Modalità di
accertamento

Esame orale.

Disabilità e DSA

Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

La mancanza di manuali di riferimento rende consigliabile la frequenza assidua.