Università degli Studi di Urbino Carlo Bo / Portale Web di Ateneo


LABORATORI INTEGRATI E MODELLI TERRITORIALI PREVISIONALI

A.A. CFU
2009/2010 6 (Bio/05)+ 4 (Bio/07)
Docente Email Ricevimento studentesse e studenti
Maria Balsamo giovedi ore 11-13

Assegnato al Corso di Studio

Ecologia dei cambiamenti climatici (LM-75)
Curriculum: ambientale
Giorno Orario Aula

Obiettivi Formativi

Il numero delle specie viventi corrisponde generalmente alla complessità delle loro interazioni all'interno di una comunità biotica: l'alterazione della biodiversità, determinata da numerosi fattori ed indotta anche dalle trasformazioni del paesaggio, causa importanti cambiamenti nella stabilità ecosistemica.
Questo corso si prefigge di individuare ed illustrare gli elementi funzionali del sistema ecologico, ai diversi livelli gerarchici e trofici, ai quali applicare metodologie di indagine mirate al controllo della qualità ambientale. Saranno inoltre descritti e caratterizzati sia gli organismi animali bioindicatori sia le modalità di analisi strutturale dei sistemi paesistici, attraverso tecniche proprie dell'ecologia del paesaggio.
La corretta interpretazione delle informazioni raccolte, e per quanto possibile fortemente integrate, è infatti strumento essenziale della valutazione delle modificazioni di sistemi naturali e ambientali indotte dalle attività antropiche, anche correlate agli effetti dei cambiamenti climatici. Questo approccio all'analisi territoriale si sviluppa su diverse scale spazio-temporali, e comprende l'elaborazione dei dati anche per l'applicazione di modelli ecologici utili alla valutazione ambientale ed a supporto delle decisioni.
Questa base conoscitiva diventa indispensabile per valutare la corretta impostazione delle analisi, la qualità e l'efficacia degli studi propedeutici ed integrativi ai piani di settore (Piani territoriali -PRG, PTCP, PTR-, Piano delle acque, Piani energetici ecc.). in modo da attuare i seguenti obiettivi formativi:
 sviluppare una rete di controllo e monitoraggio degli ecosistemi, naturali e a diverso grado di antropizzazione, sia riferita ai fattori biocenotici che a quelli abiotici, e comunque funzionale al controllo dell'evoluzione delle dinamiche ambientali e del paesaggio.
 orientare la pianificazione, la progettazione, e la gestione di azioni che tengano in considerazione gli effetti delle trasformazioni ambientali indotte dai cambiamenti antropici e climatici, introducendo nuovi processi economici sostenibili;
 indirizzare la pianificazione, la progettazione e la realizzazione di interventi di recupero ambientale;
 pianificare la valutazione delle risorse rinnovabili.

Programma

1. Metodologie di raccolta dei dati biocenotici e territoriali (Bio 05: 4cfu)
Le zonazioni biocenotiche e molti gruppi animali (Invertebrati e Vertebrati) si prestano bene ad essere utilizzati per la valutazione dell'ambiente e per il controllo delle sue alterazioni (AAVV 1983 - Réflexion sur la notion d'indicateurs biologiques. Unité d'écodéveloppement, INRA-SAD, La Miniére, Guyacourt). L'indicatore ecologico fornisce informazioni sugli effetti di una sommatoria di parametri bio-ecologici espressione della sensibilità dell'indicatore stesso in rapporto alla qualità del suo habitat; in questo modo viene utilizzata da un lato la proprietà degli organismi, e quindi dei sistemi biotici in cui essi rientrano, di reagire non tanto ad un singolo fattore, quanto alla situazione ambientale nel suo complesso, e dall'altro la capacità di esprimere un effetto cumulativo rispetto all'azione nel tempo di vari fattori, attraverso indici sintetici che permettano valutazioni comparative relativamente obiettive.
La conoscenza approfondita di questi metodi e dei criteri di selezione degli indicatori ecologici permette allo studente di acquisire le informazioni chiave e gli strumenti importanti per impostare un piano di monitoraggio e per relazionare gli indicatori funzionali alla successiva valutazione delle trasformazioni ambientali.
1.1. Le zonazioni biocenotiche
1.2. Invertebrati terrestri
1.3. Invertebrati acquatici (IBE), Pesci e Anfibi
1.4. Uccelli
1.5. Rettili e Mammiferi
1.6. I biotopi
2. Il trattamento dei dati (Bio 05: 1 cfu)
La raccolta delle informazioni, dei dati territoriali e faunistici è finalizzata ad un primo livello di elaborazione delle informazioni che danno corpo e concretezza alle valutazioni ambientali sui trends ecologici individuati e sulle relazioni con gli elementi strutturali e dinamici del territorio.
2.1. Relazioni e correlazioni tra grandezze (es. dati faunistici, territoriali e climatici)
3. Ecosistemi e paesaggi campione (Bio 05: 1 cfu; Bio 07: 1 cfu)
C'è uno strettissimo legame tra struttura e funzioni: le funzioni determinano trasformazioni nella struttura, e la struttura incide sulle funzioni alle diverse scale di riferimento. Quindi la parte strutturale del territorio e la parte funzionale sono interdipendenti. Infatti i sistemi paesistici sono sistemi dinamici che si evolvono nel tempo grazie ai processi e alle modifiche strutturali che questi determinano. Evidenziare la parte funzionale è utile per ipotizzare la struttura futura. Di conseguenza, valutare le correlazioni tra gli elementi dell'ecosistema e del paesaggio, è utile per misurare nel tempo la qualità delle funzioni e quindi la funzionalità dei sistemi studiati in relazione ai fattori di trasformazione.
3.1. Il bosco
3.2. Le zone umide
3.3. L'agroecosistema
3.4. Il bacino idrogeografico
4. Modelli (Bio 05: 1 cfu; Bio 07: 2 cfu)
Monitorare l'effetto di una o più interazioni ecologiche significa confrontare nel tempo la situazione che si verrà a creare con quella preesistente l'azione di alterazione. La comparazione può essere compiuta anche in termini qualitativi, ma sarà più agevole, efficace e divulgabile se effettuata sulla base di grandezze a carattere quantitativo e sintetico. A tale scopo è utile scegliere alcuni "indicatori ecologici" che rappresentino i livelli funzionali degli ecosistemi in grado di evidenziare il quadro reale delle dinamiche di interazione sulle comunità nonché gli elementi e/o le funzioni maggiormente esposte all'influenza delle attività connesse al livello di interazione.
4.1. Modelli geostatistici
4.2. Modelli neurali

Attività di Supporto

Alcuni CFU saranno utilizzati per seminari e visite a laboratori con cui si sta collaborando alla elaborazione dei modelli citati.


Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento

Modalità didattiche

Lezioni frontali, escursioni sul terreno, visite a laboratori.

Testi di studio

Lovari S., Romando A. 2004. Guida allo studio degli animali in natura. Bollati Boringhieri, 240 pp. 

Materiale didattico sarà reso disponibile dai docenti durante lo svolgimento del corso.

Testi di consultazione

Southwood T.R.E., Enderson T.A. 2000. Ecological methods. Blackwell Science, Oxford, 576 pp.

Bibby C.J., Hill D.A., Burgess N.D., Mustoe S. 2000. Bird census tecniques. Academic Press, 302 p'p. 

Modalità di
accertamento

Esame orale.

Disabilità e DSA

Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

Informazioni aggiuntive per studentesse e studenti non Frequentanti

Modalità didattiche

Lezioni frontali, escursioni sul terreno, visite a laboratori.

Testi di studio

Lovari S., Romando A. 2004. Guida allo studio degli animali in natura. Bollati Boringhieri, 240 pp. 

Materiale didattico sarà reso disponibile dai docenti durante lo svolgimento del corso.

Testi di consultazione

Southwood T.R.E., Enderson T.A. 2000. Ecological methods. Blackwell Science, Oxford, 576 pp.

Bibby C.J., Hill D.A., Burgess N.D., Mustoe S. 2000. Bird census tecniques. Academic Press, 302 p'p. 

Modalità di
accertamento

Esame orale.

Disabilità e DSA

Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

Note

Alcuni CFU saranno utilizzati per seminari e visite a laboratori con cui si sta collaborando alla elaborazione dei modelli citati.

« torna indietro Ultimo aggiornamento: 24/07/2009


Il tuo feedback è importante

Raccontaci la tua esperienza e aiutaci a migliorare questa pagina.

Posta elettronica certificata

amministrazione@uniurb.legalmail.it

Social

Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
Via Aurelio Saffi, 2 – 61029 Urbino PU – IT
Partita IVA 00448830414 – Codice Fiscale 82002850418
2024 © Tutti i diritti sono riservati

Top