LINEAMENTI DI LETTERATURA LATINA
A.A. | CFU |
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2010/2011 | 6 |
Docente | Ricevimento studentesse e studenti | |
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Renato Raffaelli | mercoledìì, dalle ore 9 alle ore 12.30 |
Assegnato al Corso di Studio
Giorno | Orario | Aula |
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Obiettivi Formativi
La lettura e l'analisi dei prologhi delle commedie di Plauto e di Terenzio farà conoscere agli studenti le caratteristiche principali di questi segmenti di testo e le tecniche comunicative in essi applicate: volte soprattutto a coinvolgere nella conoscenza degli antefatti, a volte anche complicati, nel caso di Plauto; rivolte invece a guadagnare il favore del pubblico e a difendersi di fronte ad esso dalle accuse e dalle critiche mossegli dagli avversari, quelle di Terenzio. In ogni caso nei prologhi di entrambi gli autori, pur nelle diverse funzioni, prioritaria è l'esigenza di coinvolgere il pubblico il più possibile, ricorrendo a strategie comunicative molto evidenti: più legata allo specifico teatrale quella di Plauto, per ovvie ragioni di contenuti; più aperta ad altre suggestioni quella di Terenzio, in particolare al genere oratorio, anche nel suo caso per ovvie ragioni di contenuti. In Plauto, infatti, i prologhi espletano soprattutto un compito interno alla commedia, quello di informare gli spettatori sui precedenti di quello che sta per accadere in scena; in Terenzio, invece, i prologhi hanno una funzione speciale, non connessa con la trama della commedia a cui sono premessi, in quanto trattano di polemiche letterarie e anche personali dalle quali l'autore si difende, spesso contrattaccando. Lo scopo del corso è dare agli studenti una conoscenza approfondita di questio temi e di queste strategie comunicative che costituiscono un aspetto importante della storia letteraria latina, in particolare nell'ambito del teatro che, come si sa, è un settore fondamentale nella storia culturale e letteraria cosiddetta arcaica (secc. III-II a. C.).
Il corso non prevede la conoscenza della lingua latina. Tutti i testi proposti a lezione saranno presentati in traduzione italiana.
Programma
Il programma del corso è già stato illustrato in gran parte nella sezione precedente. Qui basterà precisare che si prevede di leggere analiticamente tutti i prologhi di Plauto e di Terenzio, per esaminarne partitamente le caratteristiche e le peculiarità. Viste le differenze nettissime tra il prologo plautino e quello terenziano, si cercherà tuttavia di indicare, nella tradizione del prologo sulle scene romane, qualche punto che abbia favorito il passaggio dall'uno all'atro tipo.
Attività di Supporto
Eventuali esercitazioni e seminari con colleghi ed esperti di teatro.
Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento
- Modalità didattiche
Lezioni frontali, esercitazioni e eventuali seminari con altri docenti ed esperti di teatro.
- Obblighi
Frequenza dei 3/4 delle lezioni.
- Testi di studio
1) parte speciale.
I prologhi di Plauto e di Terenzio andranno letti, rispettivamente, nella traduzione di E. Paratore (Plauto, Tutte le commedie, voll. I-V, Roma, Newton Compton, 1976 e rist.) e di A. Ronconi (Terenzio, Le commedie, Firenze, Le Monnier, 1960); la scelta eventuale di altre traduzioni va concordata con il docente. Sui temi del corso saranno da consultare le pp. 1-125 del volume: R. Raffaelli, Esercizi plautini, Urbino, Quattro Venti, 2009.
2) parte generale.
Storia della letteratura latina, dalle origini a tutto il II secolo. Si consiglia: M. Bettini (a cura di), Cultura e letteratura a Roma, Firenze, La Nuova Italia, 1999 (solo la parte letteraria, con esclusione, quindi, di quella antologica). Per un ampliamento delle conoscenze sul teatro, si dovrà consultare il volume: R. Raffaelli, A. Tontini (a cura di), L'Atellana letteraria, Urbino, Quattro Venti, 2010.
Ulteriore bibliografia sarà eventualmente fornita nel corso delle lezioni.
- Modalità di
accertamento Prova orale, preceduta da una prova scritta di accertamento.
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
Informazioni aggiuntive per studentesse e studenti non Frequentanti
- Obblighi
Studio del programma previsto per i frequentanti, con la lettura aggiuntiva di un saggio su Plauto.
- Testi di studio
Gli stessi dei frequentanti, con l'aggiunta del volume: C. Questa, Sei letture plautine, Urbino, Quattro Venti, 2004.
- Modalità di
accertamento Le stesse che per i frequentanti: prova orale, preceduta da una prova scritta di accertamento.
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
Note
Il corso non prevede la conoscenza della lingua latina. Tutti i testi proposti a lezione saranno presentati in traduzione italiana.
« torna indietro | Ultimo aggiornamento: 09/08/2010 |