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A.A. Classe Sede
2019/2020 L-14 - Classe delle lauree in scienze dei servizi giuridici Urbino

Obiettivi formativi

Il percorso triennale, anche in modalità on line, è incentrato su una preparazione giuridica di base, su cui si innestano profli economici, sociologici e tecnico-medici, e finalizzato a far acquisire le conoscenze e competenze necessarie per l’accesso alla professione di Consulente del lavoro e per svolgere attività di gestione/amministrazione del personale sia nel settore privato che in quello pubblico, anche con specifico riguardo alle problematiche della salute e sicurezza dei lavoratori.

Il Corso di laurea ha l'obiettivo di:

• sviluppare adeguate conoscenze e competenze in ambito giuridico;
• acquisire conoscenze e competenze necessarie per la consulenza del lavoro nel settore privato e pubblico, anche con riguardo alle problematiche giuridiche della salute e sicurezza del lavoro;
• acquisire conoscenze e competenze per la gestione dei rapporti di lavoro e delle relazioni sindacali.

Open Day online e in presenza

Da maggio a ottobre 2024 — È il momento ideale per conoscere da vicino l’Università di Urbino e la sua offerta formativa. Non perdere l’occasione di incontrare i docenti e i tutor dei corsi di laurea.

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Il laureato in Scienze giuridiche per la consulenza del lavoro e la sicurezza dei lavoratori può svolgere:

  • il tirocinio professionale di 18 mesi presso uno studio di “Consulente del lavoro” per sostenere l’esame di Stato che abilita a tale professione. I primi 6 mesi di tale tirocinio possono svolgersi nell’ultimo anno del Corso nel rispetto dei criteri di cui alla apposita Convenzione;
  • sotto forma di lavoro subordinato o autonomo, attività di gestione o amministrazione del personale;
  • attività di gestione della sicurezza sul lavoro presso un’impresa, una pubblica amministrazione o altre organizzazioni, fermo restando quanto previsto dagli artt. 32 e 34 del d.lgs. n. 81/2008 per lo svolgimento delle funzioni e dei compiti di Responsabile e di Addetto del Servizio di prevenzione e protezione dai rischi (RSPP e ASPP). Gli studenti del Corso interessati a svolgere tali funzioni possono frequentare gratuitamente i moduli A e C di cui all’Accordo Stato-Regioni del 7 luglio 2016, che saranno organizzati dal Dipartimento di Giurisprudenza; • attività nell’ambito delle associazioni sindacali, nonché nelle strutture pubbliche o private che gestiscono servizi per l’impiego.

Conoscenza e capacità di comprensione

Il laureato in Scienze giuridiche per la consulenza del lavoro e la sicurezza dei lavoratori:realizza una compiuta conoscenza dei fondamenti teorico-dogmatici della scienza giuridica, a partire dalle nozioni fondamentali di metodologia e di teoria generale del diritto, nonché dei principi filosofico-giuridici di base; acquisisce una compiuta conoscenza dell'evoluzione storica dei sistemi giuridici di tutela del lavoro, a partire dalle origini sino ai più moderni traguardi, sviluppando altresì una capacità di guardare e comprendere i rapporti lavorativi nella loro complessità e storicità; consegue una compiuta conoscenza dei principi costituzionali e degli elementi fondamentali del diritto amministrativo nazionale, nonché una conoscenza, per quel che concerne gli specifici aspetti lavoristici, del sistema penalistico interna e di quello inerente al diritto europeo e internazionale in genere, con conseguente capacità di interpretarne le relative norme; raggiunge un'ampia conoscenza e, di riflesso una buona capacità di muoversi, nell'ambito delle norme e degli istituti del diritto privato, nonché una compiuta conoscenza e competenza nel campo dei principi fondamentali del diritto processuali civile, specie in relazione alle regole che disciplinano il processo del lavoro; perviene a una compiuta conoscenza dei principi macro e micro economici generali con capacità di discernere le dinamiche del mercato del lavoro, di cui acquisisce buona padronanza e competenzainterpretativa anche sul versante sociologico; realizza una particolare, approfondita conoscenza e comprensione del diritto sindacale e del lavoro, nonché del diritto della salute e della sicurezza dei lavoratori; acquisisce un'ampia conoscenza e comprensione del sistema tributario, nazionale e sovranazionale, con particolare riferimento agli aspetti, anche processuali, connessi ai rapporti di lavoro. A tutto ciò si affiancano nozioni in ambito medico e d'igiene applicata ai luoghi di lavoro, indispensabili per comprendere, dunque, affrontare in maniera globale e completa le questioni legate alla prevenzione dei rischi alla salute negli ambienti lavorativi, nonché una conoscenza della terminologia giuridica inglese o francese di base. La verifica dell'acquisizione delle conoscenze avviene essenzialmente tramite gli esami di profitto (prove orali o scritte, anche in combinazione tra loro) e attraverso prove intermedie di verifica durante lo svolgimento delle lezioni.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione

Il laureato in Scienze giuridiche per la consulenza del lavoro e la sicurezza dei lavoratori:- sviluppa l'attitudine a interpretare storicamente i sistemi giuridici del lavoro e ad applicare i principi giuridico-filosofici alla visione del mondo globalizzato; matura altresì opinioni personali in ordine ai risvolti storico-giuridici delle relazioni di lavoro;- sviluppa l'attitudine ad applicare le norme dell'ordinamento costituzionale, europeo e internazionale con particolare riferimento alle questioni di lavoro, nonché a sostenere sul piano argomentativo soluzioni specifiche ai problemi di tipo giuridico-pubblicistico; - sviluppa la capacità di mettere in relazione il sistema delle norme con il funzionamento dei sistemi economici e, dunque, di saper leggere in senso socio-economico le dinamiche, le politiche e i comportamenti degli attori del mercato del lavoro; - sviluppa una specifica attitudine operativa nell'applicazione delle norme privatistiche sostanziali e processuali con particolare riferimento all'ordinamento giuslavoristico e al sistema delle regole di disciplina della sicurezza sul lavoro; matura la capacità di redigere contratti ai fini dell'assunzione dei prestatori, nonché competenze nella gestione di una trattativa sindacale; ha una visione indirizzata al problem solving nel campo dell'organizzazione aziendale della sicurezza e sa proporre soluzioni idonee a combinare le competenze giuridico-aziendali con quelle mediche; - sviluppa attitudine specifica ad applicare le norme in materia di tributi dell'ordinamento giuridico tributario nazionale, europeo e internazionale; - sviluppa capacità critiche e argomentative, nonché la capacità di applicare operativamente la terminologia giuridica inglese o francese allo studio delle singole discipline, nonché alla soluzione dei casi pratici, ove occorra. L'accertamento in ordine al raggiungimento di tali obiettivi formativi è devoluto, in generale, a verifiche intermedie e a esami di profitto, che, in base a quanto indicato nei programmi dei vari insegnamenti, hanno lo scopo di accertare sia la conoscenza e comprensione dei contenuti dei singoli insegnamenti, sia l'attitudine alla applicazione concreta delle conoscenze acquisite. Un'ulteriore e più specifica verifica delle capacità di applicazione di tali conoscenze si realizza, tuttavia, nell'ambito del Laboratorio di diritto sindacale e del lavoro, tramite esercitazioni e discussioni su casi  giurisprudenziali, nonché nel corso delle attività del Laboratorio di diritto vivente e soprattutto grazie all'organizzazione di appositi seminari, inclusivi di studi di caso e di lavori di gruppo, organizzati, talora con modalità interdisciplinare, in collaborazione con professionisti e operatori in materia di lavoro, che siano altresì portatori di interessi esterni del Corso di Studio, riuniti nel Tavolo di consultazione permanente della Scuola (consulenti del lavoro, associazioni di categoria degli imprenditori). In questi contesti, caratterizzati da un significativo livello di interattività tra docenti, operatori e discenti, studentesse e studenti possono mettersi in gioco attivamente, dimostrando la padronanza di strumenti e metodologie e altresì la propria autonomia di giudizio e le capacità comunicative (in forma scritta e orale) acquisite nel percorso di studio.

Autonomia di giudizio

Alla fine del percorso formativo il laureato in Scienze giuridiche per la consulenza del lavoro e la sicurezza dei lavoratori dovrà avere maturato una consapevole autonomia di valutazione e di giudizio su questioni di carattere lavoristico, comprese quelle legate alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. In particolare, il laureato: - deve saper reperire ogni informazione necessaria alla soluzione di casi concreti gestendo autonomamente con competenza e padronanza di metodo, ogni strumento informativo anche di tipo elettronico o digitale;

- deve sapersi muovere con elevata sicurezza nel reperimento delle fonti legali e contrattuali nonché delle prassi amministrative e degli indirizzi dottrinali e giurisprudenziali utili alla gestione di questioni specifiche;- deve saper consultare ed elaborare con senso critico informazioni, fonti e materiali a carattere giuridico si da sapere gestire con sicurezza i problemi posti; - deve sapere analizzare i problemi e maturare la consapevolezza che, nel concreto, le questioni giuridiche, per la loro complessità e articolazione, richiedono un approccio multidisciplinare e possono essere suscettibili di diverse soluzioni, con conseguente capacità di discernere di volta in volta la più utile o comunque la migliore. Il laureato in Scienze giuridiche per la consulenza del lavoro e la sicurezza dei lavoratori acquisisce tali capacità tramite una pluralità combinata di strumenti didattici e in particolare:- forme di didattica tradizionale, ovvero lezioni frontali a carattere istituzionale e attività di studio sui manuali e sulle fonti indicate nei singoli insegnamenti; - lezioni congiunte tra vari insegnamenti in un'ottica multidisciplinare con utilizzo di strumenti didattici alternativi (registrazioni audio-video su piattaforma blended Learning, documentari e filmati in video); - ricerche specifiche organizzate anche mediante lavori di gruppo; - laboratori di diritto vivente e di diritto sindacale e del lavoro; - esercitazioni su casi giurisprudenziali; - attività di role playing con operatori del settore del lavoro e della sicurezza sociale; - attività seminariali con studi di caso; - elaborazione e discussione delle tesi di laurea; - eventuali tirocini formativi; - eventuali periodi di soggiorno e studio all'estero. Il laureato in Scienze giuridiche per la consulenza del lavoro e la sicurezza dei lavoratori dimostra di avere acquisito tali capacità tramite: - esami e prove intermedie sui singoli insegnamenti; - eventuale presentazione di ricerche su temi specifici; - eventuale redazione ed esposizione di tesine di approfondimento o di presentazioni individuali o di gruppo su specifici istituti o questioni nell'ambito dei singoli insegnamenti o di seminari interdisciplinari; - elaborazione e discussione della tesi di laurea.

Abilità comunicative

Alla fine del percorso formativo il laureato in Scienze giuridiche per la consulenza del lavoro e la sicurezza dei lavoratori ha padronanza del linguaggio giuridico ed è in grado di comunicare, in lingua italiana e in una lingua straniera, e gestire, anche con l'uso di strumenti informatici, le conoscenze acquisite durante i corsi. Il laureato, in particolare: - deve essere in grado di comunicare in maniera chiara e divulgativa, in forma scritta e orale, con i vari interlocutori che di volta in volta siano implicati nelle diverse attività professionali alla cui formazione il CdS è preordinato; - deve avere padronanza del lessico specialistico, in forma scritta e orale, e dunque possedere conoscenze e competenze terminologiche giuridiche appropriate sul piano giuridico per operare efficacemente nel campo del diritto del lavoro e della sicurezza sociale; - deve possedere le capacità argomentative che si richiedono agli operatori nel campo del diritto; - deve possedere le tecniche comunicative, anche informatiche, necessarie per esporre in modo efficace contenuti, informazioni e idee relative al proprio campo di studio; - deve essere in grado di esporre contenuti e punti di vista anche utilizzando una lingua dell'Unione Europea diversa dall'italiano (livello in uscita previsto pari a livello B1 CEFR). Il laureato in Scienze giuridiche per la consulenza del lavoro e la sicurezza dei lavoratori acquisisce tali abilità comunicative attraverso: - prove d'esame intermedie scritte e/o orali; - eventuale presentazione e discussione di tesine o di lavori di ricerca scritti; - presentazione e discussione di studio di caso dinanzi a professionisti della consulenza del lavoro e della sicurezza sociale; - partecipazione ad attività di role playing; - discussione in aula a seguito della proiezione di video, filmati e documentari; - elaborazione e discussione delle tesi di laurea; - eventuali tirocini formativi; - eventuali periodi di soggiorno e di studio all'estero. Il laureato in Scienze giuridiche per la consulenza del lavoro e la sicurezza dei lavoratori dimostra di avere maturato tali abilità comunicative attraverso: - esami scritti e/o orali sui singoli insegnamenti; - eventuale redazione ed esposizione di tesine o di lavori di ricerca scritte; - presentazione di studi di caso in power point;- elaborazione e discussione della tesi di laurea.

Capacità di apprendimento

Il laureato in Scienze giuridiche per la consulenza del lavoro e la sicurezza dei lavoratori al termine del proprio percorso formativo deve aver maturato un approccio dinamico e disponibile al cambiamento, che gli consenta di sviluppare una capacità di apprendere per il futuro, ponendosi in una logica di apprendimento continuo. Il laureato, in particolare: - Deve aver sviluppato una mentalità aperta al dubbio in una dimensione culturale adeguata a cogliere la visione globale e problematica delle realtà concreta; - Deve aver sviluppato adeguata consapevolezza circa le implicazioni connesse alla fase odierna di profonda e assai veloce trasformazione delle relazioni umane, sociali e di lavoro, nonché delle loro cornici normative; - Deve sapersi orientare nel comprendere la direzione di tale trasformazione, in modo da poter valutare lucidamente l'utilità di proseguire il percorso di studi per ottenere un più elevato livello di conoscenze e competenze specialistiche ovvero inserirsi in modo diretto nel mercato del lavoro e delle professioni giuridiche connesse al Corso di Studio; - Deve sviluppare in ogni caso interesse all'aggiornamento teorico e pratico delle proprie competenze e allo sviluppo professionale nella logica della massima occupabilità; - Deve essere in grado di aggiornare le conoscenze acquisite e di approfondirle alla luce della elaborazione dottrinale e giurisprudenziale e, prim'ancora, in relazione all'evoluzione delle fonti normative: - Deve essere capace di adeguare le proprie competenze ai diversi contesti professionali in cui è chiamato ad operare. Il laureato in Scienze giuridiche per la consulenza del lavoro e la sicurezza dei lavoratori consegue tali traguardi tramite una pluralità combinata di strumenti e, in particolare mediante: - Forme di apprendimento tradizionali, come lezioni frontali a carattere istituzionale e studio sui manuali e sulle fonti indicate nell'ambito di ciascun insegnamento; - Predisposizione di ricerche, anche nella forma di tesine o di presentazioni di gruppo, su questioni specifiche legate al tema dell'innovazione e del cambiamento continuo; - Lettura e discussione in aula di materiale tratto dalle principali testate giornalistiche internazionali, nonché proiezione di video, documentari, filmati sul lavoro che cambia; - Seminari interdisciplinari, lezioni congiunte, incontri con operatori e ed esperti nell'ambito delle professioni giuridiche connesse al Corso di Studi; - Eventuali tirocini formativi;  -Eventuali periodi di visita e soggiorno studi all'estero. Il laureato in Scienze giuridiche per la consulenza del lavoro e la sicurezza dei lavoratori dimostra di aver conseguito detti traguardi tramite:- Esami su singoli insegnamenti - Presentazioni di lavori di ricerca; - Elaborazione e discussione della tesi di laurea.

Il Corso di laurea ha una durata di tre anni e comprende anche attività didattiche integrative on-line svolte tramite un servizio aggiuntivo di e-learning a richiesta, che utilizza le nuove tecnologie informatiche per assicurare una formazione di qualità per gli studenti che non possono seguire di persona le lezioni. È prevista la possibilità di iscrizione in “modalità a tempo parziale”, che consente allo studente di compiere il percorso di studi in un tempo più lungo (cinque anni) rispetto a quello fissato.

 

Piano degli studi pdf

Il superamento della prova finale dà diritto al riconoscimento di 6 CFU (5 CFU per la preparazione e 1 CFU per la discussione). Le tesi di laurea ha lo scopo di mettere alla prova le capacità di scrittura e di elaborazione autonoma in merito ad un tema circoscritto. La presentazione di un elaborato scritto non è obbligatoria e la discussione orale mira a dimostrare la capacità dello studente di inquadrare e risolvere, alla luce degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali, un problema teorico-pratico individuato da uno dei docenti e connesso alle tematiche oggetto del Corso di studi. Può essere docente relatore ogni titolare di corso d'insegnamento della Scuola di Giurisprudenza, compresi i professori supplenti e i professori a contratto durante l'anno accademico in cui prestano la loro opera. Gli studenti possono essere seguiti da due relatori anche di aree scientifiche diverse. L'esame di laurea comporta una valutazione complessiva della maturità intellettuale, della qualità della prova finale e della carriera dello studente. L'elaborato finale, in accordo con il Relatore, può essere scritto anche in lingua straniera; lo studente che intenda discutere l'elaborato finale in lingua straniera dovrà preventivamente presentare richiesta scritta al relatore ed è comunque tenuto a depositare un abstract dell'elaborato in lingua italiana. Per essere ammessi all'esame di laurea occorre aver superato, con esito positivo, gli esami degli insegnamenti previsti nel piano degli studi, con le modalità di esame stabilite nel Regolamento didattico del Corso di laurea. Il voto di laurea, espresso in centodecimi, si ottiene sommando: - la media (ponderata per i CFU), espressa in centodecimi, dei voti conseguiti dallo studente negli esami di profitto relativi al Corso di laurea; - un voto assegnato alla discussione dell'elaborato finale, sulla base dei criteri stabiliti dal Consiglio della Scuola di Giurisprudenza; - ulteriori punti basati su criteri di merito misurabili e comunque predefiniti dal Consiglio della Scuola di Giurisprudenza. Infatti, ai fini del voto la Commissione dovrà tenere conto: a) dei risultati del corso completo di studi universitari; b) della valutazione della tesi operata dai relatori; c) della valutazione delle capacità dimostrate dal candidato nella discussione; d) della valutazione della carriera universitaria dello studente.Il punteggio minimo è pari a 66/110. Nel caso di punteggio finale complessivo pari a 110/110 la Commissione di laurea può attribuire la lode con votazione all'unanimità. Le Commissioni potranno attribuire un massimo di 6 (sei) punti. Per coloro che sosterranno la tesi di laurea in forma orale il punteggio non potrà essere superiore a 2 (due) punti. Il voto finale risulterà dalla somma della media curriculare, del voto sulla discussione della tesi e degli eventuali ulteriori punti come di seguito previsti: a) Allo studente che si laurea in corso viene assegnato un punto oltre la media curriculare. b) Allo studente che, oltre a laurearsi in corso, presenta una media curriculare superiore a 27/30 (ventisette/trentesimi) viene assegnato un ulteriore punto. c) Allo studente che si laurea in corso e che ha usufruito di borsa di studio Erasmus viene assegnato un ulteriore punto se ha acquisito 9 crediti formativi universitari all'estero o due ulteriori punti se ha acquisito più di 9 crediti formativi universitari all'estero. Il relatore ha l'onere di segnalare al Presidente della Scuola, entro il termine di deposito dell'elaborato, se trattasi di tesi per la quale sarà presumibilmente richiesto un aumento di voti, peraltro non superiore a due, rispetto ai limiti massimi (vale a dire 6 punti) precedentemente menzionati: in questa ipotesi dovrà essere nominato un secondo correlatore. La Commissione di laurea potrà, in casi eccezionali e con motivazione espressa, aggiungere alla lode una menzione di merito. Tale menzione comporta l'iscrizione dello studente ad un Albo d'onore della Scuola di Giurisprudenza e alla pubblicazione sul sito web del Dipartimento di una foto del neo-laureato, dell' abstract della tesi di laurea e delle motivazioni della Commissione di laurea.Lo svolgimento della prova finale è pubblico così come la proclamazione del risultato finale.

Scienze Giuridiche per la Consulenza del Lavoro e la Sicurezza dei Lavoratori (L-14)

La laurea in Scienze giuridiche per la consulenza del lavoro e la sicurezza dei lavoratori (classe L-14) costituisce titolo per l’accesso (eventualmente con integrazioni) al corso di laurea magistrale in Giurisprudenza (classe LMG/01), attivata presso la Scuola di Giurisprudenza.

COSA, COME, QUANDO.

• Piano di studi con 20 esami, di cui 2 a scelta dello studente.

• Possibilità di seguire la maggior parte delle lezioni anche on line, collegandosi da casa.

• Possibilità di scegliere il tempo pieno o il tempo parziale, particolarmente indicato per conciliare studio e lavoro.

• Didattica caratterizzata dall’analisi di casi concreti e da laboratori di diritto vivente.

• Orientamento continuo organizzato dalla Scuola di Giurisprudenza.

• Possibilità di anticipare 6 mesi del tirocinio per Consulente del lavoro durante il corso di studi.

• Possibilità di frequentare gratuitamente il corso per svolgere le funzioni di Responsabile o di Addetto del Servizio di prevenzione e protezione dai rischi.

• Possibilità di trascorrere un periodo di studio all’estero grazie al programma Erasmus.

• Possibilità di svolgere esperienze di lavoro (stage) presso imprese ed enti pubblici, acquisendo anche crediti formativi.

Sono organizzati “laboratori di diritto vivente”, che consentono agli studenti un primo confronto con le questioni giuridiche più attuali: i partecipanti si esercitano nella individuazione di soluzioni ad un caso specifico e nella predisposizione guidata degli atti, dei pareri o degli altri documenti a ciò necessari. Sono attivi un servizio di tutorato per l’approfondimento degli argomenti dei programmi di studio e per la preparazione degli esami e un servizio di orientamento continuo per consentire allo studente di organizzare il piano di studi sulla base dei suoi interessi personali e dei suoi obiettivi professionali. Sono organizzati corsi intensivi facoltativi e sono previsti appelli d’esame nel periodo estivo. Numerose convenzioni favoriscono lo svolgimento di esperienze di studio all’estero e di lavoro (stage) presso imprese ed enti pubblici, che consentono allo studente anche di acquisire crediti formativi.

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Accesso
Corso ad accesso libero
Indicazioni

Le nuove matricole devono sostenere una prova di Verifica della Preparazione Iniziale (VPI) (VPI Ateneo) di carattere non selettivo gestita a livello di Ateneo, centrata sulle competenze linguistiche e comunicative di ascolto, lettura e uso della lingua italiana e la cui soglia di accettabilità è pari a 60/100. Il tempo a disposizione è fissato in 90 minuti. Agli studenti che non superano il test o che non si presentano alla prova di VPI vengono assegnati obblighi formativi aggiuntivi (OFA) da soddisfare entro il primo anno di corso: tali studenti sono invitati a seguire un corso di recupero organizzato a livello di Ateneo  al termine del quale sono sottoposti ad ulteriore verifica centrata sulle medesime competenze. In caso di ulteriore non superamento della prova di VPI, lo studente deve sottoporsi ad un'ulteriore verifica gestita da una Commissione incaricata dal CdS che consiste in un colloquio teso ad accertare le competenze linguistiche e comunicative. 

Il CdS attua un ulteriore dispositivo interno di verifica delle conoscenze iniziali che non pregiudica la carriera dello studente.Esso consiste nella somministrazione di un questionario articolato in 20 domande a risposta multipla su contenuti relativi ai principi fondamentali dell'ordinamento giuridico, che si svolge, di norma, nel mese di settembre in occasione della giornata di "Accoglienza alle matricole". Qualora gli studenti rispondano a meno di 18/20 quesiti, per  favorire il recupero delle lacune il CdS organizza un apposito corso di lezioni di introduzione agli studi giuridici che si conclude con un ulteriore colloquio. I colloqui vengono svolti entro il mese di settembre e comunque prima dell'inizio delle lezioni. 

Contribuzione
Sono previste nuove forme di agevolazione sugli importi della contribuzione studentesca, tramite questa applicazione potrai effettuare una simulazione veloce, intuitiva e personalizzata.

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Puoi immatricolarti dal 22/07/2019 al 11/10/2019 . Tramite la procedura online puoi immatricolarti al corso ed effettuare il pagamento della contribuzione con PagoPA.
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Il tutorato è finalizzato ad orientare ed assistere gli studenti lungo tutto il corso degli studi, a renderli attivamente partecipi del processo formativo, a rimuovere gli ostacoli ad una proficua frequenza dei corsi. Per informazioni: tutor.giurisprudenza@uniurb.it
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Organizzazione

Presidente del Corso di studio:

Prof.ssa Piera Campanella

Email piera.campanella@uniurb.it

È consigliabile un previo appuntamento via email.
Tel. 0722 303250 - Fax 0722 2955
Email scuola.giurisprudenza@uniurb.it

A chi rivolgersi

Informazioni Segreteria Organizzativa
Segreteria didattica Dipartimento di Giurisprudenza
Via Matteotti, 1 - Tel. 0722 303220 (dott.ssa Daniela Capponi) - 303222 (dott.ssa Stefania Casoli)
Email scuola.giurisprudenza@uniurb.it; daniela.capponi@uniurb.it; stefania.casoli@uniurb.it
http://digiur.uniurb.it

Prof.ssa Chiara Lazzari

Docente del Corso di laurea in Scienze giuridiche per la consulenza del lavoro e la sicurezza dei lavoratori

chiara.lazzari@uniurb.it

Studenti tutor della Scuola di Giurisprudenza

Il tutorato è finalizzato ad orientare ed assistere gli studenti lungo tutto il corso degli studi, a renderli attivamente partecipi del processo formativo, a rimuovere gli ostacoli ad una proficua frequenza dei corsi. Per informazioni: tutor.giurisprudenza@uniurb.it

facebook: tutor giurisprudenza urbino

Tel. 0722 303219 - Fax 0722 2955

Chiara Cintelli

Rappresentante degli studenti nel Consiglio della Scuola di Giurisprudenza

c.cintelli@campus.uniurb.it

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Dal 12 al 18 agosto 2024 — Chiusura estiva

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