DIDATTICA DELLE SCIENZE NATURALI
A.A. | CFU |
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2011/2012 | 3 |
Docente | Ricevimento studentesse e studenti | |
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Riccardo Roni |
Assegnato al Corso di Studio
Giorno | Orario | Aula |
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Obiettivi Formativi
Partendo dalle premesse fondamentali dell'odierna epistemologia (D. Antiseri), il corso intende fornire al futuro insegnante gli strumenti necessari per acquisire le competenze epistemologiche e didattiche sui concetti di natura, osservazione, esperimento, pensiero creativo, apprendimento significativo, mappa concettuale e scoperta autonoma, nonché per sviluppare la capacità di formulazione delle ipotesi a partire da una riflessione sulla differenza fondamentale fra «sapere come» e «sapere che». Sulla base di questi assunti, verranno fornite le strategie e gli strumenti utili per apprendere come la mente utilizza le «mappe concettuali» (J. Novak- B. Gowin), costruisce e rappresenta le conoscenze (Diagramma a V di Gowin) e come infine socializza le emozioni e condivide i significati. Ai fini di un apprendimento autonomo e creativo- dunque affinché l'oggetto di studio risulti autenticamente «significativo» (D. Ausubel)- verrà affrontato lo stretto rapporto che intercorre fra l'ordine «logico» dei costrutti scientifici e l'ordine «psicologico» del soggetto che apprende («apprendimento per scoperta»)- ovvero il suo ruolo attivo, l'apprendimento come esperienza globale costruttiva, la riflessione sulle strategie per esplicitare le proprie esperienze cognitive, il valore della scoperta come autonomizzazione del sé, l'importanza dell'organizzazione consapevole dei dati acquisiti- senza mai sottovalutare la natura specifica degli «oggetti di studio» relativi alle scienze naturali. Obiettivo non secondario, ridefinire i ruoli più tradizionali tra il docente, che può assumere la funzione di tutor e facilitatore, e il discente che diviene autonomo, mediante la programmazione e la gestione della propria esperienza di apprendimento e di auto-apprendimento e la valutazione delle proprie strategie cognitive attraverso la riflessione metacognitiva.
Programma
Attraverso i contributi teorici di Dario Antiseri, Joseph Novak e Bob Gowin, il corso intende fornire gli strumenti essenziali per la costruzione di una «didattica delle scienze», assumendo quella congettura che Karl Popper chiama «principio di transizione», ossia «ciò che è vero in logica è vero in metodologia della scienza e nella storiografia della scienza» e che sulla sua scia, Dario Antiseri, «dietro al manuale», estende alla didattica delle scienze, animato dalla consapevolezza che la ricerca scientifica non si riduce ad un semplice accumulo nozionistico di dati, ma prende avvio dallo «stato problematico oggettivo» che dipende dal ruolo in esso svolto della memoria (sia autobiografica che scientifica), dal linguaggio, dall'osservazione nonché dalla funzione costruttiva svolta dall'errore. Da questo assunto deriva che una teoria è scientifica quando, benché falsificabile di principio, non è falsificata di fatto, nonostante tutti i tentativi messi in pratica per coglierla in fallo. Una teoria che ha resistito alle prove più rigorose, viene inclusa nel corpus delle teorie scientifiche (sebbene mai in maniera definitiva) e può essere utilizzata per scopi di spiegazione e di previsione. Se per un verso una teoria colta in fallo viene rigettata, per un altro ne deriva che proprio l'errore rappresenta la molla che mette in cammino la scienza. La «verità», nella scienza, non è dunque un dogma accettato in modo acritico, ma piuttosto un ideale regolativo, che si radica nella nostra capacità di affrontare in modo creativo «lo stato problematico oggettivo». In un insegnamento epistemologicamente corretto, occorre saper passare dai problemi alle teorie fino alle critiche. Il problema, il pensiero creativo «motivato» e la prova delle teorie rappresentano dunque gli elementi caratterizzanti la ricerca scientifica, la storiografia della scienza e la didattica delle scienze. Entro questa cornice epistemologica, si farà riferimento alla nozione di «mappa concettuale» elaborata negli anni ottanta da Novak e Gowin a partire dai contributi offerti dalla teoria dell'«apprendimento significativo» di David Ausubel e dalla teoria cognitivista, in quanto in anche in sede di didattica delle scienze, rappresenta un importante contributo su come intraprendere, rielaborare e trasmettere in modo collaborativo le conoscenze, le informazioni e i dati scientifici, visualizzando l'oggetto della comunicazione, i concetti principali, i loro legami e infine l'intero percorso del ragionamento.
Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento
- Modalità didattiche
Lezione frontale
- Testi di studio
D. Antiseri, Epistemologia e didattica delle scienze, Armando Editore, Roma 2000, pp. 256
J.D. Novak- D.B. Gowin, Imparando a imparare, trad. it., SEI Editrice, Torino 2001, pp.196Lettura facoltativa di uno dei testi seguenti:
J. Dewey, Esperienza e natura, trad. it., Mursia, Milano 1990, pp. 312
oppure
J. Novak, L'apprendimento significativo. Le mappe concettuali per creare e usare la conoscenza, Edizioni Erickson, Trento 2001, pp. 286
- Modalità di
accertamento orale
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
« torna indietro | Ultimo aggiornamento: 03/02/2015 |