Obiettivi Formativi
Il corso si propone di indagare le linee di sviluppo di una tradizione lirica volgare che dall’exemplum petrachesco giunge alle prime sillogi poetiche di ambiente cortigiano nella prima metà del XV secolo. Urbino, alle soglie della grande stagione federiciana, si trova al centro di un intreccio letterario, una vera e propria koiné i cui vertici si estendono sino alla Corte malatestiana di Rimini ed a quella malatestiana e sforzesca di Pesaro. Il rappresentante più qualificato di questa tendenza poetica è senza dubbio Angelo Galli, il cui Canzoniere è frutto di una apparente ispirazione petrarchesca, mediata dalla lezione di Giusto de’ Conti, orientata in direzione di una fresca vena narrativa di ascendenza boccacciana e sorretta da una esigenza di comunicazione sociale che era molto viva nella Corte dei Montefeltro.
Programma
1. Nozioni di ecdotica
2. Commento di alcuni testi del Canzoniere di Petrarca
3. L?officina del Petrarca: elaborazione del Canzoniere
4. Analisi testuale di alcuni testi della Bella Mano di Giusto de? Conti
5. Il Canzoniere di Angelo Galli: libro ?ordinato? o ?libro ?costruito??
6. Analisi stilistica delle rime di Angelo Galli
7. Le corrispondenze poetiche di Angelo Galli e la ?tenzone? con Mariotto Davanzati
8. Esame dei manoscritti ?galliani?: Urb. Vat. Lat. 699 e Forl?, Piancastelli V, 87