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STORIA CONTEMPORANEA CORSO AVANZATO
CONTEMPORARY HISTORY ADVANCED COURSE

L’Italia nell’età della Destra storica (1861-1876)
L'Italia nell'età della Destra storica (1861-1876)

A.A. CFU
2020/2021 6
Docente Email Ricevimento studenti
Christian Satto Ricevimento telematico (google meet) su appuntamento da concordare via e-mail

Assegnato al Corso di Studio

Pedagogia (LM-85)
Curriculum: COMUNE
Giorno Orario Aula
Giorno Orario Aula

Obiettivi Formativi

ll corso si propone di introdurre gli studenti all’analisi di un momento storico ben definito e di avviarli all’applicazione concreta dei concetti e delle procedure propri della ricerca storica attraverso la discussione guidata o individuale di documenti e questioni storiografiche rilevanti. La conoscenza delle teorie storiografiche e delle tecniche di ricerca documentaria costituiscono elementi formativi essenziali all'esercizio della professionalità di docente e alla costruzione di laboratori insieme agli studenti.

Programma

Titolo del corso: L’Italia nell’età della Destra storica (1861-1876)

Il primo quindicennio unitario, noto come età della Destra storica, pose alla classe dirigente del nuovo Stato una serie di prove di grande portata. La prima, certamente, fu quella di “inventare” uno Stato per completare e compiere la transizione rivoluzionaria che negli anni 1859-1861 aveva condotto all’Unità. Se l’antichità della nazione italiana costituiva un dato acquisito, l’idea che essa fosse rappresentata da un contenitore unitario e capace di incarnarla dopo una storia fondata sulle frammentazioni costituiva una grande sfida. Il corso verterà su cinque grandi questioni:

1)    Inventare uno stato: proclamato Vittorio Emanuele II Re d’Italia occorreva affrontare la difficile sfida di costruire uno Stato che ricomprendesse tradizioni politiche diverse e in gran parte poco o nulla pratiche di ordinamenti costituzionali. 

2) Gli italiani: una nazione da consolidare. Chi erano i cittadini del nuovo Stato? Come li percepiva la classe dirigente composta in gran parte da personalità che avevano preso parte direttamente alla transizione 1859-1861? Cosa si poteva fare per consolidare il legame nazionale al quale ci si appellava quale fattore fondante dell’Unità?

3) L’Italia in Europa: il nuovo Stato ambiva a collocarsi fra le grandi potenze d’Europa e a liberarsi così della pesante tutela della Francia bonapartista. Questo fu uno dei fattori che, insieme al desiderio del completamento dell’unità nazionale, spinse la destra ad accettare l’alleanza con la Prussia per muovere guerra all’Austria nel 1866. 

4) Centro e periferia: la struttura amministrativa da dare al nascente stato fu uno dei primi nodi che la classe dirigente fu chiamata a sciogliere. La scelta centralistica venne presa con la convinzione che fosse un passaggio provvisorio volto ad armonizzare un organismo precario al fine di stabilizzarlo. 

5) Il Mezzogiorno: l’integrazione dell’ex Regno Delle Due Sicilie, vale a dire dello Stato preunitario più esteso, rappresentò la prova più difficile per il nuovo Regno e per la classe dirigente che lo guidava. Fu un incontro-scontro che generò una guerra, nota come brigantaggio, complessa e percorsa da varie fratture. 

Risultati di Apprendimento (Descrittori di Dublino)

Conoscenze e comprensione: Acquisizione di una conoscenza approfondita di un momento ben preciso della storia contemporanea

Capacità di applicare le conoscenze e la comprensione: Capacità di affrontare un approfondimento di storia contemporanea di livello monografico e di rielaborarlo in modo personale in forma scritta.

Autonomia di giudizio: Acquisire la capacità di interpretare temi e problemi presentati al corso facendo interagire l'esito dello studio con dati e informazioni dell'esperienza quotidiana e dell’uso e del ruolo pubblico della storia.

Abilità di comunicazione: Capacità di raccogliere ed elaborare dati e di esporre in modo ordinato i concetti appresi, con linguaggio il più possibile appropriato in un elaborato scritto originale (tesina).

Capacità di apprendimento: Capacità di comprendere i fenomeni storici, con un approccio comparativo, contestualizzando il particolare momento analizzato dal corso nel panorama generale dell’età contemporanea. 

Materiale Didattico

Il materiale didattico predisposto dalla/dal docente in aggiunta ai testi consigliati (come ad esempio diapositive, dispense, esercizi, bibliografia) e le comunicazioni della/del docente specifiche per l'insegnamento sono reperibili all'interno della piattaforma Moodle › blended.uniurb.it

Attività di Supporto

Ricevimento con il docente


Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento

Modalità didattiche

Lezione frontale con auslio di strumenti multimediali

Obblighi

Sono obbligatori lo studio individuale dei testi indicati e l'elaborato scritto (tesina) su un argomento concordato con il docente.

Testi di studio

F. Cammarano, Storia dell'Italia liberale, Roma-Bari, Laterza, 2011, pp. 3-74; 

C. Satto, «Un leone alla catena corta». Bettino Ricasoli politico nell'Italia unita 1861-18880), Firenze, Le Monnier, 2019. 

Modalità di
accertamento

L’esame consisterà nella redazione di un elaborato (tesina) su uno o più aspetti considerati durante il corso. Il punto di partenza per la redazione della tesina saranno i libri sopra indicati, a cui verranno aggiunti i documenti e/o le letture concordate con il docente. La valutazione sarà espressa in trentesimi.

Nel colloquio orale in sede di esame sarà discussa la tesina, da inviare al docente almeno una settimana prima.

I criteri di valutazione sono i seguenti: capacità di argomentare; adeguatezza del linguaggio disciplinare utilizzato; capacità di applicare le conoscenze acquisite ad una interpretazione critica della contemporaneità.

Disabilità e DSA

Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

Informazioni Aggiuntive per Studenti Non Frequentanti

Modalità didattiche

Gli studenti non frequentanti sono pregati di mettersi in contatto col docente almeno un mese prima dell’esame per concordare il tema della tesina.

Obblighi

Sono obbligatori lo studio individuale dei testi indicati e l'elaborato scritto (tesina) su un argomento concordato con il docente.

Testi di studio

F. Cammarano, Storia dell'Italia liberale, Roma-Bari, Laterza, 2011, pp. 3-74; 

C. Satto, «Un leone alla catena corta». Bettino Ricasoli politico nell'Italia unita 1861-18880), Firenze, Le Monnier, 2019. 

Modalità di
accertamento

L’esame consisterà, anche per i non frequentanti, nella redazione di un elaborato (tesina) su uno o più aspetti considerati durante il corso. Il punto di partenza per la redazione della tesina saranno i libri sopra indicati, a cui verranno aggiunti i documenti e/o le letture concordate con il docente. La valutazione sarà espressa in trentesimi.

Nel colloquio orale in sede di esame sarà discussa la tesina, da inviare al docente almeno una settimana prima.

I criteri di valutazione sono i seguenti: capacità di argomentare; adeguatezza del linguaggio disciplinare utilizzato; capacità di applicare le conoscenze acquisite ad una interpretazione critica della contemporaneità.

Disabilità e DSA

Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

« torna indietro Ultimo aggiornamento: 23/10/2020


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