SOCIOLOGIA DELL'IMMAGINARIO E CULTURE VISUALI
SOCIOLOGY OF IMAGERY AND VISUAL CULTURE
A.A. | CFU |
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2022/2023 | 9 |
Docente | Ricevimento studentesse e studenti | |
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Laura Gemini | martedì 14.00-16.00 e su appuntamento |
Didattica in lingue straniere |
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Insegnamento con materiali opzionali in lingua straniera
Inglese
La didattica è svolta interamente in lingua italiana. I materiali di studio e l'esame possono essere in lingua straniera. |
Assegnato al Corso di Studio
Giorno | Orario | Aula |
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Giorno | Orario | Aula |
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Obiettivi Formativi
A partire dalla definizione dell'immaginario collettivo come patrimonio simbolico a disposizione della comunicazione e come comunicazione per immagini, il corso si propone di fornire i fondamenti teorici e metodologici dell’analisi dell’immaginario contemporaneo e delle forme della cultura visuale: dallo statuto dell’immagine nell'industria culturale, mediale e artistica alla centralità della dimensione visuale nei contesti sociali e comunicativi moderni e contemporanei. La conoscenza della teoria e delle pratiche dell'immaginario può stimolare la capacità di osservare criticamente le forme simboliche del presente con cui i professionisti del mondo della comunicazione e della pubblicità sono chiamati a confrontarsi.
Nello specifico il corso si propone i seguenti obiettivi:
- fornire gli strumenti teorici ed empirici per osservare lo statuto attuale della “società dell’immagine” sperimentare il carattere meta-territoriale e diffuso nei territori mediali dell’immaginario collettivo contemporaneo
- fornire strumenti di analisi adeguati a comprendere il rapporto tra la dimensione bio-cognitiva del vedere e la dimensione socio-culturale dello sguardo
- stimolare l’attenzione e la comprensione critica del concetto di rappresentazione
- introdurre allo studio della Sociologia Visuale in relazione alla prospettiva culturale
- fornire gli strumenti necessari a impostare un progetto di ricerca visuale in accordo con l’approccio della Sociologia Visuale
- introdurre allo studio e all’analisi critica della cultura visuale con particolare riferimento ai seguenti percorsi analitici e di ricerca:
1. rappresentazioni visuali del genere: il visivo ha un ruolo fondamentale nella costruzione sociale dei ruoli e delle identità di genere. Dai primi studi sulle rappresentazioni del genere nell’arte e nella pubblicità fino alle prospettive dei feminist e queer studies, verranno presentate teorie e casi di studio per comprendere la costruzione performativa visuale del genere nella quotidianità;
2. rappresentazioni dell’“altro”: dispositivi e discorsi visivi sono alla base dei rapporti di potere e distinzione. Attraverso i contributi dei cultural studies e degli studi post-coloniali, si tratteranno i concetti di etnicità, spettacolarizzazione dell’altro e stereotipizzazione, nonché le forme di resistenza e rilettura delle rappresentazioni discriminanti basati su cultura, etnia, disabilità ed età;
3. immagini e tecnologie digitali: ogni epoca tecnologica produce un suo sguardo. Fra tecnologie della visione e culture visuali esiste un rapporto di co-determinazione che sfugge a semplici determinismi. Dopo aver introdotto la relazione fra media e visualità si analizzerà l’impatto del digitale e delle piattaforme sulle culture visuali della contemporaneità, attraverso lo studio di oggetti della quotidianità digitale come screenshot, memi, gif, interfacce e reaction;
4. culture visuali e pubblicità: sebbene utilizzi molteplici registri, la pubblicità è primariamente e storicamente una manifestazione visiva, la quale ha avuto un decisivo impatto nello strutturare le culture visuali della modernità nell’occidente. Si cercherà pertanto di analizzare i codici visivi della pubblicità, la loro evoluzione, le strategie di spettacolarizzazione della merce e rappresentazioni che la pubblicità veicola;
5. immaginario del viaggio e visualità: il fenomeno turistico può essere letto in primo luogo come il prodotto di un certo sguardo che l’individuo applica al luogo in cui si trova. Da qui si comprende la rilevanza che la visualità ha sempre avuto per il viaggio e per il turismo in particolare. Verranno affrontati quindi temi come l’immaginario turistico, e il passaggio da l’immaginario rappresentazionista del viaggio all’immaginario performativo, il “tourist gaze”, la fotografia turistica e l’impatto dei media visivi digitali sul viaggio;
6. le immagini nelle news: l’uso della fotografia nell’informazione è uno dei principali campi di analisi dell’immagine. Attorno al fotogiornalismo convergono alcuni dei principali temi degli studi sulla comunicazione: lo statuto di verità delle immagini, l’etica della documentazione, il divenire iconico di alcune immagini. Questi temi verranno affrontati con un particolare focus sugli stilemi della rappresentazione della guerra, dai media cartacei alla circolazione digitale delle immagini dei conflitti.
Programma
1. La società dell’immagine e l’Iconic Turn
1.1. Immaginario e paradosso iconoclastico dell’Occidente
1.2. Verbale e visuale
1.3. Immaginario e industria culturale
1.4. Nascita dell’iconosfera e la svolta iconica
2. Il processo della visione fra bios e logos
2.1. La visione come azione biologica e come enazione
2.2. La rappresentazione
2.3. La visione come azione culturale e situata: sociologia dello sguardo
2.4. Tecnologie della visione: analogico, digitale e screen studies
3. La Sociologia Visuale
3.1. La ricerca visuale come approccio conoscitivo
3.2. Il disegno della ricerca visuale
3.3. La ricerca sulle immagini e con le immagini: metodologia e tecniche dell’analisi visuale
4. Immaginario e rappresentazioni collettive: percorsi di analisi e ricerca
4.1. Rappresentazioni visuali del genere
4.2. Rappresentazioni dell’“altro”
4.3. Immagini e tecnologie digitali
4.4. Culture visuali e pubblicità
4.5. Immaginario del viaggio e visualità
4.6. Le immagini nelle news
Risultati di Apprendimento (Descrittori di Dublino)
1. Conoscenze e capacità di comprensione: le conoscenze da acquisire riguardano le tematiche relative alla connotazione della società dell’immagine e del suo sviluppo, del rapporto fra dimensioni culturali e tecnologiche, la comprensione avviene attraverso l’acquisizione di competenze teoriche sui modelli con particolare attenzione alle dinamiche relative alle trasformazioni socio-culturali dell’iconosfera contemporanea.
1.1. Studentesse e studenti conseguono tali conoscenze di base attraverso la frequenza delle lezioni e dei seminari, lo studio dei testi discussi in aula e nell’ambito delle esercitazioni in classe.
1.2. Studentesse e studenti approfondiscono lo studio e l’analisi empirica di uno dei percorsi proposti individuato sulla base del proprio interesse.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: attraverso la capacità di analizzare i prodotti culturali visuali applicando le principali metodologie di analisi provenienti dalla Sociologia Visuale.
2.1. Competenze acquisite attraverso momenti di esercitazione laboratoriale in classe.
3. Capacità di giudizio: riflessione critica sulle dinamiche evolutive della società dell’immagine e della cultura visuale nonché sulle trasformazioni in atto che riguardano la comunicazione nel suo complesso e le forme della comunicazione per immagini in particolare.
3.1. Tale capacità di giudizio dovrà essere applicata nel confronto in aula con la docente, le colleghe e i colleghi, durante le esercitazioni, nella scelta di uno dei percorsi di approfondimento e nella preparazione dell’esame finale.
4. Abilità comunicative: studentesse e studenti sono chiamate/i ad interagire in aula attraverso domande, scambi con compagne e compagni di studio, stesura di brevi presentazioni in fase di esercitazione anche a partire dalla scelta del percorso di approfondimento tematico.
4.1. Abilità che si esercita in aula con l’organizzazione di momenti di discussione e di esercitazione.
5. Capacità di apprendimento: alle studentesse e agli studenti vien richiesto di adottare un metodo di apprendimento critico capace di connettere competenze teoriche e analisi empirica, orientandosi alla specificazione di un pensiero autonomo.
5.1. Abilità da potenziare grazie all’argomentazione con la docente, con le compagne e i compagni di corso.
Materiale Didattico
Il materiale didattico predisposto dalla/dal docente in aggiunta ai testi consigliati (come ad esempio diapositive, dispense, esercizi, bibliografia) e le comunicazioni della/del docente specifiche per l'insegnamento sono reperibili all'interno della piattaforma Moodle › blended.uniurb.it
Attività di Supporto
Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento
- Modalità didattiche
Lezioni frontali, seminari di approfondimento, esercitazioni in classe.
- Didattica innovativa
- uso di wooclap come momento di sintesi e opinioni sui contenuti delle lezioni;
- flipped lesson (lezione capovolta) su alcuni argomenti del corso;
- esercitazioni e approfondimenti, individuali e di gruppo, che studentesse e studenti svolgeranno utilizzando la piattaforma Moodle di Ateneo.
- Obblighi
E’ previsto un obbligo di frequenza nella misura del 50% delle ore di lezione.
- Testi di studio
a) Testi comuni per tutte/i
1. Faccioli, P., Losacco, G. (2010). Nuovo manuale di sociologia visuale. Dall'analogico al digitale. Milano: FrancoAngeli.
2. Gemini, L. (2021). Immaginario e comunicazione: teorie a confronto. In Centorrino, M., Romeo. A. (a cura di), Sociologia della comunicazione. Teorie, concetti, strumenti. Milano: Mondadori (pp. 403-422).
b) Testi specifici per il percorso di approfondimento a scelta:
1. Percorso rappresentazioni visuali del genere
- Berger, J. (2009 [1973]). Questione di sguardi. Sette inviti al vedere fra storia dell’arte e quotidianità. Milano: Il Saggiatore. Capitolo 3 (pp. 47-66).
- Goffman, E. (2015 [1976]). Rappresentazioni di genere. Milano: Mimesis (pp. 27-147).
- Hall, S. (ed.) (2013). Representation: Cultural Representations and Signifying Practices (second edition). Capitolo 1 “The work of representation” (pp. 1-47).
- Sturken, M., & Cartwright, L. (2017). Practices of looking: An introduction to visual culture. New York: Oxford University Press. Capitolo 3 “Modernity: Spectatorship, Gaze and Power” (pp. 89-135).
- Gill, R. (2015). Gender and the Media. Cambridge: Polity. Capitolo 3 “Advertising and postfeminism (pp. 73-112).
- Butkowski, C. P., Dixon, T. L., Weeks, K. R., & Smith, M. A. (2020). Quantifying the feminine self (ie): Gender display and social media feedback in young women’s Instagram selfies. New Media & Society, 22(5), pp. 817-837.
2. Percorso rappresentazione dell’altro
- Hall, S. (ed.) (2013). Representation: Cultural Representations and Signifying Practices (second edition). Capitolo 1 “The work of representation” (pp. 1-47) e Capitolo 4 “The spectacle of the other” (pp. 215-260).
- Sturken, M., & Cartwright, L. (2017). Practices of looking: An introduction to visual culture. New York: Oxford University Press. Capitolo 3 “Modernity: Spectatorship, Gaze and Power” (pp. 89-135).
- Thurlow, C., Aiello, G., & Portmann, L. (2020). Visualizing teens and technology: A social semiotic analysis of stock photography and news media imagery. New media & society, 22(3), pp. 528-549.
- Albawardi, A., & Jones, R. H. (2021). Saudi women driving: images, stereotyping and digital media. Visual Communication, (1-32).
3. Percorso immagini e tecnologie digitali
- Boccia Artieri, G. (2001). Lo sguardo della Medusa e la virtualizzazione dell’immagine. In Faccioli P. (a cura di), In altre parole. Idee per una sociologia della comunicazione visuale. Milano: FrancoAngeli (pp. 75-97).
- Shifman, L. (2014). The cultural logic of photo-based meme genres. Journal of Visual Culture, 13, pp. 340-358.
- Sturken, M., & Cartwright, L. (2017). Practices of looking: An introduction to visual culture. New York: Oxford University Press. Capitolo 4 “Realism and Perspective, From Renaissance Painting to Digital Media” (139-175) e Capitolo 5 “Visual Technologies, reproduction and the Copy” (pp. 179-217).
- Boccia Artieri, G. (2018). MEMES OF THRONES. Memi internet, image macro, GIF. Frammenti spreadable di serialità televisiva. In Cleto F., Pasquali F. (a cura di), Tempo di serie. Unicopli: Milano (99-116).
- Aiello, G. and Parry, K. (2019). Visual Communication: Understanding Images in Media Culture. London: Sage. Capitolo 3 “Envisioning the self in digital media” (37-59).
- Leaver, T., Highfield, T., & Abidin, C. (2020). Instagram: Visual social media cultures. Camdridge: Polity. Capitolo 2 “Aesthetics” (pp. 39-74).
4. Percorso culture visuali della pubblicità
- Berger, J. (2009 [1973]). Questione di sguardi. Sette inviti al vedere fra storia dell’arte e quotidianità. Milano: Il Saggiatore. Capitolo 5 (pp. 85-114) e Capitolo 7 (pp. 131-157).
- Schroeder, J. E. (2007). Critical visual analysis (pp. 303-320).
- Gill, R. (2015). Gender and the Media. Cambridge: Polity. Capitolo 3 “Advertising and postfeminism (pp. 73-112).
- Sturken, M., & Cartwright, L. (2017). Practices of looking: An introduction to visual culture. New York : Oxford University Press. Capitolo 7 “Brand Culture: The Images and Spaces of Consumption” (pp. 257-297).
- Aiello, G. and Parry, K. (2019). Visual Communication: Understanding Images in Media Culture. London: Sage. Parte 3 “Commodities” (pp. 185-254).
5. Percorso viaggio e visualità
- Gemini, L. (2008). In viaggio: immaginario, comunicazione e pratiche del turismo contemporaneo. Milano: FrancoAngeli (1-173).
- Urry, J., & Larsen, J. (2011). Vision and Photography. In Tourist Gaze 3.0. Los Angeles: Sage (pp. 155-188).
- Smith, S. P. (2018). Instagram abroad: Performance, consumption and colonial narrative in tourism. Postcolonial studies, 21(2), pp. 172-191.
6. Percorso le immagini nelle news
- Boltanski, L. (2000). Lo spettacolo del dolore: Morale umanitaria, media e politica. Milano: Cortina. Parte 2 “Le topiche della sofferenza” (pp. 89-204).
- Brilli, S., Farci, M. (2018). L’icona tra notizia e repertorio. Il caso della fotografia della fucilazione di Dane. Problemi dell’Informazione, 1, pp. 33-61.
- Sturken, M., & Cartwright, L. (2017). Practices of looking: An introduction to visual culture. New York: Oxford University Press. Capitolo 6 “Media in everyday life” (pp. 219-255).
- Boudana, S., Frosh, P., & Cohen, A. A. (2017). Reviving icons to death: When historic photographs become digital memes. Media, Culture & Society, 39(8), pp. 1210-1230.
- Mirzoeff, N. (2017). Come vedere il mondo: Un’introduzione alle immagini: dall’autoritratto al selfie, dalle mappe ai film (e altro ancora). Milano: Johan & Levi. Capitolo 3 “Visualizzare la guerra” (pp. 55-70).
- Aiello, G. and Parry, K. (2019). Visual Communication: Understanding Images in Media Culture. London: Sage. Capitolo 8 “Picturing international conflict and war” (pp. 159-183).
- Modalità di
accertamento La verifica dell’apprendimento avverrà tramite colloquio orale individuale basato sui testi di riferimento per l’esame, volto a valutare sia l'apprendimento dei contenuti da parte dello studente sia la sua capacità di rielaborazione e di argomentazione.
Daranno luogo a valutazioni di eccellenza: il possesso da parte dello studente di buone capacità critiche e di approfondimento; il saper collegare tra loro le principali tematiche affrontate nel corso; l’uso di un linguaggio appropriato rispetto alla specificità della disciplina.
Daranno luogo a valutazioni discrete: il possesso da parte dello studente di una conoscenza mnemonica dei contenuti; una relativa capacità critica e di collegamento tra i temi trattati: l’uso di un linguaggio appropriato.
Daranno luogo a valutazioni sufficienti: il raggiungimento di un bagaglio di conoscenze minimale sui temi trattati da parte dello studente, pur in presenza di alcune lacune formative; l’uso di un linguaggio non appropriato.
Daranno luogo a valutazioni negative: difficoltà di orientamento dello studente rispetto ai temi affrontati nei testi d'esame; lacune formative; l’uso di un linguaggio non appropriato.
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
Informazioni aggiuntive per studentesse e studenti non Frequentanti
- Modalità didattiche
Studio dei testi d'esame.
- Testi di studio
I testi obbligatori per studenti/sse iscritti/e in modalità part time, che possono quindi sostenere l'esame da non frequentanti, sono:
a) testi comuni per tutte/1
1. Faccioli, P., Losacco, G. (2010). Nuovo manuale di sociologia visuale. Dall'analogico al digitale. Milano: FrancoAngeli.
2. Gemini, L. (2021). Immaginario e comunicazione: teorie a confronto. In Centorrino, M., Romeo. A. (a cura di), Sociologia della comunicazione. Teorie, concetti, strumenti. Milano: Mondadori (pp. 403-422).
b) Testi specifici per il percorso di approfondimento a scelta:
1. Percorso rappresentazioni visuali del genere
- Berger, J. (2009 [1973]). Questione di sguardi. Sette inviti al vedere fra storia dell’arte e quotidianità. Milano: Il Saggiatore. Capitolo 3 (pp. 47-66).
- Goffman, E. (2015 [1976]). Rappresentazioni di genere. Milano: Mimesis (pp. 27-147).
- Hall, S. (ed.) (2013). Representation: Cultural Representations and Signifying Practices (second edition). Capitolo 1 “The work of representation” (pp. 1-47).
- Sturken, M., & Cartwright, L. (2017). Practices of looking: An introduction to visual culture. New York: Oxford University Press. Capitolo 3 “Modernity: Spectatorship, Gaze and Power” (pp. 89-135).
- Gill, R. (2015). Gender and the Media. Cambridge: Polity. Capitolo 3 “Advertising and postfeminism (pp. 73-112).
- Butkowski, C. P., Dixon, T. L., Weeks, K. R., & Smith, M. A. (2020). Quantifying the feminine self (ie): Gender display and social media feedback in young women’s Instagram selfies. New Media & Society, 22(5), pp. 817-837.
2. Percorso rappresentazione dell’altro
- Hall, S. (ed.) (2013). Representation: Cultural Representations and Signifying Practices (second edition). Capitolo 1 “The work of representation” (pp. 1-47) e Capitolo 4 “The spectacle of the other” (pp. 215-260).
- Sturken, M., & Cartwright, L. (2017). Practices of looking: An introduction to visual culture. New York: Oxford University Press. Capitolo 3 “Modernity: Spectatorship, Gaze and Power” (pp. 89-135).
- Thurlow, C., Aiello, G., & Portmann, L. (2020). Visualizing teens and technology: A social semiotic analysis of stock photography and news media imagery. New media & society, 22(3), pp. 528-549.
- Albawardi, A., & Jones, R. H. (2021). Saudi women driving: images, stereotyping and digital media. Visual Communication, (1-32).
3. Percorso immagini e tecnologie digitali
- Boccia Artieri, G. (2001). Lo sguardo della Medusa e la virtualizzazione dell’immagine. In Faccioli P. (a cura di), In altre parole. Idee per una sociologia della comunicazione visuale. Milano: FrancoAngeli (pp. 75-97).
- Shifman, L. (2014). The cultural logic of photo-based meme genres. Journal of Visual Culture, 13, pp. 340-358.
- Sturken, M., & Cartwright, L. (2017). Practices of looking: An introduction to visual culture. New York: Oxford University Press. Capitolo 4 “Realism and Perspective, From Renaissance Painting to Digital Media” (139-175) e Capitolo 5 “Visual Technologies, reproduction and the Copy” (pp. 179-217).
- Boccia Artieri, G. (2018). MEMES OF THRONES. Memi internet, image macro, GIF. Frammenti spreadable di serialità televisiva. In Cleto F., Pasquali F. (a cura di), Tempo di serie. Unicopli: Milano (99-116).
- Aiello, G. and Parry, K. (2019). Visual Communication: Understanding Images in Media Culture. London: Sage. Capitolo 3 “Envisioning the self in digital media” (37-59).
- Leaver, T., Highfield, T., & Abidin, C. (2020). Instagram: Visual social media cultures. Camdridge: Polity. Capitolo 2 “Aesthetics” (pp. 39-74).
4. Percorso culture visuali della pubblicità
- Berger, J. (2009 [1973]). Questione di sguardi. Sette inviti al vedere fra storia dell’arte e quotidianità. Milano: Il Saggiatore. Capitolo 5 (pp. 85-114) e Capitolo 7 (pp. 131-157).
- Schroeder, J. E. (2007). Critical visual analysis (pp. 303-320).
- Gill, R. (2015). Gender and the Media. Cambridge: Polity. Capitolo 3 “Advertising and postfeminism (pp. 73-112).
- Sturken, M., & Cartwright, L. (2017). Practices of looking: An introduction to visual culture. New York : Oxford University Press. Capitolo 7 “Brand Culture: The Images and Spaces of Consumption” (pp. 257-297).
- Aiello, G. and Parry, K. (2019). Visual Communication: Understanding Images in Media Culture. London: Sage. Parte 3 “Commodities” (pp. 185-254).
5. Percorso viaggio e visualità
- Gemini, L. (2008). In viaggio: immaginario, comunicazione e pratiche del turismo contemporaneo. Milano: FrancoAngeli (1-173).
- Urry, J., & Larsen, J. (2011). Vision and Photography. In Tourist Gaze 3.0. Los Angeles: Sage (pp. 155-188).
- Smith, S. P. (2018). Instagram abroad: Performance, consumption and colonial narrative in tourism. Postcolonial studies, 21(2), pp. 172-191.
6. Percorso le immagini nelle news
- Boltanski, L. (2000). Lo spettacolo del dolore: Morale umanitaria, media e politica. Milano: Cortina. Parte 2 “Le topiche della sofferenza” (pp. 89-204).
- Brilli, S., Farci, M. (2018). L’icona tra notizia e repertorio. Il caso della fotografia della fucilazione di Dane. Problemi dell’Informazione, 1, pp. 33-61.
- Sturken, M., & Cartwright, L. (2017). Practices of looking: An introduction to visual culture. New York: Oxford University Press. Capitolo 6 “Media in everyday life” (pp. 219-255).
- Boudana, S., Frosh, P., & Cohen, A. A. (2017). Reviving icons to death: When historic photographs become digital memes. Media, Culture & Society, 39(8), pp. 1210-1230.
- Mirzoeff, N. (2017). Come vedere il mondo: Un’introduzione alle immagini: dall’autoritratto al selfie, dalle mappe ai film (e altro ancora). Milano: Johan & Levi. Capitolo 3 “Visualizzare la guerra” (pp. 55-70).
- Aiello, G. and Parry, K. (2019). Visual Communication: Understanding Images in Media Culture. London: Sage. Capitolo 8 “Picturing international conflict and war” (pp. 159-183).
- Modalità di
accertamento La verifica dell’apprendimento avverrà tramite colloquio orale individuale basato sui testi di riferimento per l’esame, volto a valutare sia l'apprendimento dei contenuti da parte dello studente sia la sua capacità di rielaborazione e di argomentazione.
Daranno luogo a valutazioni di eccellenza: il possesso da parte dello studente di buone capacità critiche e di approfondimento; il saper collegare tra loro le principali tematiche affrontate nel corso; l’uso di un linguaggio appropriato rispetto alla specificità della disciplina.
Daranno luogo a valutazioni discrete: il possesso da parte dello studente di una conoscenza mnemonica dei contenuti; una relativa capacità critica e di collegamento tra i temi trattati: l’uso di un linguaggio appropriato.
Daranno luogo a valutazioni sufficienti: il raggiungimento di un bagaglio di conoscenze minimale sui temi trattati da parte dello studente, pur in presenza di alcune lacune formative; l’uso di un linguaggio non appropriato.
Daranno luogo a valutazioni negative: difficoltà di orientamento dello studente rispetto ai temi affrontati nei testi d'esame; lacune formative; l’uso di un linguaggio non appropriato.
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
Note
La frequenza è obbligatoria per il 50% delle ore di lezione. Non è possibile sostenere l'esame da studente/ssa non frequentante, ad eccezione di studenti e studentesse iscritti/e in modalità part time.
« torna indietro | Ultimo aggiornamento: 12/10/2022 |