Università degli Studi di Urbino Carlo Bo / Portale Web di Ateneo


LABORATORIO 3 - OPERE LIGNEE E TELE
LAB.3 - WOODEN AND ARTIFACTS WORKS PAINTINGS ON CANVAS

A.A. CFU
2024/2025 20
Docente Email Ricevimento studentesse e studenti
Daphne De Luca Ricevimento su appuntamento da concordare via mail
Co-Docenti Email CFU Ore Settore
Petra Farioli 5 125 NN Indefinito/Interdisciplinare
Luisa Landi 5 125 NN Indefinito/Interdisciplinare
Didattica in lingue straniere
Insegnamento con materiali opzionali in lingua straniera Inglese Francese Spagnolo
La didattica è svolta interamente in lingua italiana. I materiali di studio e l'esame possono essere in lingua straniera.

Assegnato al Corso di Studio

Conservazione e Restauro dei Beni Culturali (LMR/02)
Curriculum: PFP2 - MANUFATTI DIPINTI SU SUPPORTO LIGNEO E TESSILE. MANUFATTI SCOLPITI IN LEGNO. ARREDI E STRUTTURE LIGNEE. MANUFATTI E MATERIALI SINTETICI LAVORATI ASSEMBLATI E/DIPINTI
Giorno Orario Aula
Giorno Orario Aula

Obiettivi Formativi

Sezione 3.1 Tele

DOTT.SSA DAPHNE DE LUCA - Assistente: Dott.ssa Agnese Maltoni

Conoscenza e comprensione delle cause e dell’aspetto del degrado dei manufatti dipinti su supporto tessile. Capacità di lettura dello stato di conservazione dei manufatti. Acquisizione delle nozioni inerenti agli interventi di restauro e di conservazione (tecniche tradizionali e innovative). 

Sezione 3.2 Legno

DOTT.SSA LUISA LANDI - Assistente: Dott.ssa Alessandra Casalini

Apprendimento di tecniche e metodologie di pulitura avanzata.
Utilizzazione appropriata degli strumenti in dotazione nel laboratorio.
Approfondimento delle conoscenze chimiche e fisiche dei materiali proposti.
Sviluppo di autonomia nel progettare un adeguata metodologia di pulitura rispetto alle superfici policrome.
Sviluppo di abilità manuali inerenti alla rimozione di sostanze soprammesse alle superfici pittoriche.

Sezione 3.3 Tele- Legno

DOTT.SSA PETRA FARIOLI - Assistente: Dott.ssa Cristiana Ciocchetti

Il corso si pone come obiettivo l’apprendimento delle diverse fasi della presentazione estetica dei manufatti policromi. Saranno affrontate, nello specifico, la fase di stuccatura sperimentando diversi stucchi sia con materiali di origine naturale che sintetica. Saranno illustrate le principali tecniche di integrazione pittorica impiegate per il restauro pittorico dei dipinti, e mostrati numerosi casi studio.  Saranno insegnate le diverse tecniche di integrazione pittorica attraverso  esercitazioni su tavolette campione realizzati dagli studenti. Infine, sarà affrontata la fase di verniciatura e preparate alcune vernici moderne utilizzate attualmente nel restauro. Lo scopo del corso è quello di fornire agli studenti tutti gli strumenti per una lettura critica delle lacune presenti nelle opere e poter attuare le migliori scelte metodologiche; nonché avere padronanza dei piu innovativi materiali utilizzati nelle fasi finali nel restauro.

Sezione 3.4 Tele- Legno

DOTT.SSA PETRA FARIOLI - Assistente: Dott.ssa Veronica Tronconi

Il corso si pone come obiettivo l’apprendimento delle diverse fasi della presentazione estetica dei manufatti policromi. Saranno illustrate, nello specifico, le principali tecniche di integrazione pittorica impiegate nel restauro delle opere lignee, dipinti su tavola e scultura, e mostrati numerosi casi studio.  Saranno insegnate le tecniche del puntinato e della selezione cromatica, utilizzate nella reintegrazione pittorica delle lacuna sulle opere tridimensionali. 

Saranno insegnate le tecniche di reintegrazione pittorica delle lacune presenti sulle dorature e fondi oro. Saranno illustrate le tecniche a velatura per la reintegrazione pittorica delle abrasioni, attraverso l’utilizzo dei colori a vernice.

Infine, sarà affrontata la fase di verniciatura e preparate diverse vernici utilizzando resine di origine naturale e sintetica.

Lo scopo del corso è quello di fornire agli studenti tutti gli strumenti per una lettura critica delle lacune presenti nelle opere e poter attuare le migliori scelte metodologiche; nonché avere padronanza dei piu innovativi materiali utilizzati nelle fasi finali nel restauro.

MODULO INTEGRATIVO: MICROSCOPIA DEI BENI CULTURALI 

Dott.ssa SABRINA BURATTINI

Il corso ha la finalità di fornire informazioni utili per un appropriato utilizzo della strumentazione e una acquisizione di nozioni per il riconoscimento della specie lignea. Oltre alle attività di laboratorio, sono previste lezioni in power point.

Programma

Sezione 3.1 Tele
DOTT.SSA DAPHNE DE LUCA

  • Descrizione del comportamento reologico dei materiali e analisi della fenomenologia del degrado (cause e aspetto) del supporto tessile e degli strati preparatori e pittorici (ORE 5)
  • Descrizione degli interventi sui supporti tessili. Illustrazione delle tecniche storiche e dei metodi tradizionali del restauro. Illustrazione di casi di studio e restauri esemplari (ORE 5)
  • Descrizione delle tecnologie innovative applicate ai supporti tessili: foderatura e non foderatura, inserti, risarcimenti delle discontinuità. Foderatura con prodotti sintetici. Metodi tradizionali e innovativi a confronto (ORE 5)
  • Sistemi di tensionamento a molle. Metodi tradizionali e innovativi a confronto (ORE 5)
  • Attività di laboratorio ed esercitazione su modelli (ORE 105)
  • Sezione 3.2 Legno
    DOTT.SSA LUISA LANDI
    1. Gel Rigidi Agar, Agarosio, Gellano, Nevek e loro differenze (ORE 3)
    2. Gel chimici Idrogel (ORE 3)
    3. Metodi di pulitura a secco e metodi di pulitura con sistemi semi umidi. La pulitura Laser applicata alle superfici policrome (ORE 6).
    4.Enzimi. Saliva artificiale. (ORE 6)
    5. Silossani, Ciclometiconi, D5, Velvesil plus; Alcool benzilico proprietà ed utilizzo (ORE 6).
    6. Utilizzo e pratica degli strumenti di misurazione a contatto del pH e della conducibilità superficiale delle opere dipinte (ORE 4)
    7. Conoscenza chimica e fisica dei materiali proposti durante le lezioni di teoria. Osservazione morfologica al microscopio in particolare dei materiali utilizzati per la pulitura a secco. (ORE 20)
    8.Preparazione ed utilizzo dei metodi esposti sulla base di prove di pulitura eseguite sulle opere (o modelli) presenti in laboratorio (ORE 15)
    9.Utilizzo del microscopio durante gli interventi di pulitura. Interventi sui manufatti a seconda delle opere disponibili per la didattica, con particolare attenzione agli interventi di pulitura e di rimozione delle sostanze soprammesse riscontrabili sui manufatti. (ORE 62)

    Sezione 3.3 Tele- Legno
    DOTT.SSA PETRA FARIOLI

    Modulo I: Introduzione (5ore)

    Storia e teoria del trattamento della lacuna: da Vasari a Brandi e all’esperienza dell’Opificio delle Pietre Dure di Umberto Baldini. (5ore

    Modulo II: Stuccatura (20ore)

    Introduzione metodologica del concetto di stuccatura. Confronto tra metodo fiorentino e quello romano nel trattamento della lacuna. Casi studio. (3 ore)

    Presentazione delle caratteristiche richieste agli stucchi. Preparazione di stucchi sia tradizionali (gesso di Bologna e colla animale) che innovativi (Aquazol). (5 ore)

    Preparazione di tavolette con tipologie di stucchi diversi; rasatura ed elaborazione materica di superficie. (2 ore)

    Stuccatura di dipinti su tela (10 ore)

    Modulo III: Integrazione pittorica (95ore)

    Introduzione metodologica del tratteggio (metodo ICR) e della selezione cromatica (metodo OPD). Confronto tra metodo fiorentino e quello romano nel trattamento della lacuna in diversi casi studio: da l’Annunciazione di Antonello da Messina alla Madonna e santi del Guercino; dal Crocifisso di Cimabue alla Pala di San Marco di Beato Angelico. (5 ore)

    Esercitazioni: tecniche per l’integrazione pittorica con metodo della selezione cromatica e del tratteggio su foglio di carta e tavolette realizzate nel modulo II di stuccatura (50 ore)

    Integrazione pittorica a tratteggio di dipinti su tela presenti in laboratorio. (35 ore)

    Modulo IV: Verniciatura (5ore)

    Introduzione metodologica alla verniciatura. Storia e teoria delle principali vernici impiegate nel restauro di opere d’arte. (2ore)

    Preparazioni di tavolette con tempera nera per l’applicazione ed il confronto visivo di diverse vernici sintetiche preparate a percentuali variabili di resina, solubilizzate in diversi solventi e con aggiunta di cera microcristallina. (3 ore)

    Sezione 3.4 Tele- Legno
    DOTT.SSA PETRA FARIOLI

    Modulo I: Integrazione pittorica delle opere lignee tridimensionali (41 ore)

    Teoria: L’integrazione delle lacune nelle opere lignee tridimensionali. Le diverse tipologie di opere, i materiali per l’integrazione pittorica e le tecniche a puntinato e selezione cromatica. (3 ore)

    Teoria: L’integrazione delle lacune della doratura. Le diverse tipologie di dorature, i materiali per l’integrazione pittorica e le tecniche a puntinato e selezione cromatica. (3 ore)

    Esercitazioni: tecniche d’integrazione pittorica con metodo a puntinato o a selezione oro su foglio di carta e tavolette. La tecnica d’integrazione pittorica a puntinato e/o selezione cromatica sarà utilizzata nel restauro di opere lignee o cornici dorate presenti in laboratorio (35 ore)

    Modulo II: Integrazione pittorica di dipinti su tavola (64 ore)

    Teoria: L’integrazione pittorica delle abrasioni, tecniche e materiali. I materiali: colori a vernice. Casi studio.  (2 ore)

    Esercitazioni: Prove di utilizzo dei colori a vernice sulle tavolette campione preparate dagli studenti  durante la sezione precedente 3.3. Prove di inserimento dei colori delle tavolette, eseguiti con la tecnica del tratteggio. (2 ore )

    Integrazione pittorica a velatura con colori a vernice delle opere presenti in laboratorio. (60 ore)

    MODULO INTEGRATIVO

    DOTT.SSA SABRINA BURATTINI

    1. Come si utilizza il Microscopio ottico? Applicazione del microscopio ottico allo studio e riconoscimento della specie lignea.
    2. Microscopia elettronica a scansione: teoria e preparativa dei campioni lignei e riconoscimento
    3. Microscopia elettronica a trasmissione: teoria e preparativa dei campioni lignei. Possibili applicazioni
    4. Microscopia confocale nello studio della specie lignea. Quando utilizzarla?
    5. Materiale bibliografico

    Eventuali Propedeuticità

    L'ALLIEVO DEVE AVER SEGUITO I MODULI PRECEDENTI

    Risultati di Apprendimento (Descrittori di Dublino)

    D1 Il corso si prefigge di formare l’allievo restauratore sul rilevamento dello stato di conservazione di un’opera d’arte attraverso l’analisi della tecnica esecutiva, la lettura del degrado dei suoi materiali costitutivi e la comprensione delle cause scatenanti tale degrado. L’allievo acquisirà le competenze idonee per progettare correttamente l’intervento di restauro in base alle reali necessità del manufatto. Grazie ad una solida conoscenza delle tecniche di restauro e dei materiali presenti sul mercato, l’allievo sarà in grado di intervenire sull’opera scegliendo la metodologia più idonea e le tecniche più innovative mediante materiali consoni.

    D2 Al termine del Corso di laboratorio lo Studente dovrà dimostrare di essere in grado di : - riconoscere le tecniche esecutive e i materiali costitutivi dei dipinti su tela; - individuare le cause e  gli aspetti di degrado dei manufatti dipinti su supporto tessile; - individuare la metodologia e i materiali da utilizzare per l’intervento sia sul supporto che sugli strati soprastanti.

    D3 Al termine del Corso di laboratorio lo Studente avrà acquisito: - capacità di utilizzare metodologie di ricerca adeguate alle problematiche da affrontare; - capacità di saper valutare diverse ipotesi di lavoro per affrontare diversi casi di intervento.

    D4 Altermine del Corso di laboratorio del primo anno lo Studente dovrà essere in grado di formulare e argomentare un progetto di intervento conservativo sul supporto e sugli strati preparatori e pittorici dei manufatti dipinti su supporto tessile

    D5 Altermine del Corso di laboratorio del primo anno lo Studente dovrà essere in grado di reperire e organizzare autonomamente tutte le informazioni scientifiche e bibliografiche relative ai materiali e alle tecniche esecutive di un manufatto dipinto su supporto tessile. Dovrà inoltre saper organizzare dette informazioni per la redazione del progetto di intervento conservativo

    Materiale Didattico

    Il materiale didattico predisposto dalla/dal docente in aggiunta ai testi consigliati (come ad esempio diapositive, dispense, esercizi, bibliografia) e le comunicazioni della/del docente specifiche per l'insegnamento sono reperibili all'interno della piattaforma Moodle › blended.uniurb.it

    Attività di Supporto

    Il materiale didattico verrà fornito all'inizio delle lezioni ed è consultabile e scaricabile dalla piattaforma Blended.


    Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento

    Modalità didattiche

    Lezioni frontali e attività pratiche di laboratorio.

    Obblighi

    Frequenza obbligatoria

    Testi di studio

    Sezione 3.1 Tele

    DOTT.SSA DAPHNE DE LUCA

  • D. DE LUCA, I manufatti dipinti su supporto tessile. Vademecum per allievi restauratori, 3° edizione ampliata e aggiornata, Il Prato, Padova 2021, pp. 93-101, 107-124, 129-145, 151-163.
  • D. DE LUCA, Sistemi di tensionamento elastico per dipinti su tela: proposta di rielaborazione di alcuni prototipi, in Progetto restauro”, Il Prato, Padova 2022, pp. 2-9
  • DE LUCA, A. PISCICELLI, L. ROBINO, Il restauro della Madonna con Bambino e Santi proveniente dalla chiesa di San Pietro Apostolo di Vaccarile: mantenimento di tensione costante tramite l’impiego di calamite e applicazione di un nuovo sistema di tensionamento elastico, in “Progetto Restauro”, Il Prato, Padova, 2022, pp. 10-19
  • R. BESTETTI, L. MARCHET (a cura di), Tensionamento e telai dei dipinti su tela fra tradizione e innovazione, Atti del convegno organizzato dal Cesmar7, Piazzola sul Brenta (PD), 1 gennaio-31 gennaio 2015, Il Prato, pp. 5-40, 61-74.
  • A. FINOZZI, Esperienze recenti di non foderatura, in: Dipinti su tela problemi e prospettive per la conservazione, Giornata di studio, Ferrara 1 Aprile 2006, Il Prato Editore, pp. 85-93.
  • M.F. MECKLENBURG, Meccanismi di cedimento nei dipinti su tela: approcci per lo sviluppo di protocolli di consolidamento, Il Prato, Padova, 2007, pp. 11-36
  • M. ROSSI DORIA, I trattamenti di consolidamento strutturale dei dipinti su tela fra sperimentazione e tradizione: aggiornamenti a partire dalla tradizione romana, in: Dipinti su tela problemi e prospettive per la conservazione, Giornata di studio, Ferrara 1 Aprile 2006. Il Prato Editore, pp. 107-118.
  • Sezione 3.2 Legno

    DOTT.SSA LUISA LANDI

    Testi da Studiare:

  • A.A. VV. Proprietà ed esempi di utilizzo di materiali siliconici nel restauro di manufatti artistici Parte Prima. A cura di P. Cremonesi. Il Prato, Padova 2016
  • A.A. VV. L’uso di Agarosio e Agar Quaderno n. 4 C7 Il Prato, Padova 2007
  • M. DAUDIN-SCHOTTE, K. J. VAN DEN BERG, H. VAN KEULEN Analisi e applicazione di materiali per la pittura secco di superfici dipinte non verniciate Quaderno Cesmar Il Prato, Padova 2010
  • P. CREMONESI L’uso degli enzimi nella pulitura di opere policrome Il Prato, Padova 2002
  • P. CREMONESI, E. SIGNORINI Un approccio alla pulitura dei dipinti mobili Il Prato Padova 2012
  • Testi Consigliati:

  •  PIERO BAGLIONI, DAVID CHELAZZI E RODORICO GIORGI,  Nanotechnologies in the Conservation of Cultural Heritage: A Compendium of Materials and Techniques, Springer,2014
  • PIERO BAGLIONI E DAVID CHELAZZI Nanoscience for the Conservation of Works of Art, Royal Society of Chemistry,2013
  • P. CREMONESI, E. SIGNORINI Un approccio alla pulitura dei dipinti mobili Il Prato Padova 2012
  • ANNA BRUNETTO L'utilizzo della strumentazione laser per la pulitura delle superfici nei manufatti artistici I Talenti Il Prato Padova 2004
  • AA. VV. Dall’olio all’acrilico, dall’Impressionismo all’arte contemporanea. A cura di V.E Selva Bonino. Atti del 7° Congresso Internazionale COLORE E CONSERVAZIONE, Politecnico di Milano, 13-14 Novembre 2015 Il Prato, Padova 2016
  • ANTHONY LAGALANTE, RICHARD WOLBERS “The Cleaning of Acrylic Paintings: New Particle-based water-in-oil Emulsifiers” e Chris STAVROUDIS;"Silicone-Based Solvents in Conservation. As free solvents and components of gel systems and microemulsions" Atti del VII Congresso internazionale colore e conservazione “dall’olio all’acrilico, dall’impressionismo all’arte contemporanea Milano, 13-14 Novembre 2015
  • Sezione 3.3 Tele- Legno

    DOTT.SSA PETRA FARIOLI

    Bibliografia

    H. Althöfer, La questione del ritocco nel restauro pittorico, Il Prato, I Talenti 11, (1974) Padova, 2002.

    U. Baldini, Teoria del restauro e unità di metodologia, vol. I, Nardini, Firenze, 1978.

    R. Bestetti, La verniciatura dei manufatti policromi: dalle vernici tradizionali alle resine a basso peso molecolare, Il Prato, Padova 2020.

    C. Brandi, Teoria del restauro, Einaudi, Torino, 1977, pp. 29-47, 71-76.

    R. Calore, L. Frizza, M. Jaxa-Chamiec, L. Rizzonelli, N. Stevanato, F. Tisato, AQUAZOL 500. Una possibile alternativa ecocompatibile alla colla animale nella preparazione degli stucchi per il restauro dei dipinti. Test preliminari per la stabilità, lavorabilità e comportamenti, in Le fasi finali del restauro nelle opere policrome mobili: atti del convegno, Trento (TN), 19-20 novembre 2010: Quinto congresso internazionale, colore e conservazione, materiali e metodi nel restauro delle opere policrome mobili, a cura del Cesmar7, Padova, Il prato, 2011, p. 79-86.

    O. Casazza, Il restauro pittorico nell’unità di metodologia, Nardini Editore, Firenze, 1981, pp.5-84.

    M. Ciatti, Appunti sulla storia del restauro pittorico in Italia, in Lacuna, Atti dei Convegni 2002-2003, Edifir, Firenze 2004, pp. 15-31.

    D. De Luca, L. Borgioli, L. Sabatini, V. Viti, Manufatti dipinti su supporto tessile. Reintegrazione delle lacune: proposte di materiali alternativi, in ‘Kermes’ n. 88, Nardini, 2012, p. 42-54.

    D. De Luca, L. Borgioli, S. Orsini, S. Burattini, Manufatti dipinti su supporto tessile: proposte di materiali alternativi per la stuccatura delle lacune. Comportamento all'invecchiamento, in ‘Kermes’ n. 90, Nardini, 2013, p. 67-70.

    D. De Luca, I manufatti dipinti su supporto tessile. Vademecum per gli allievi restauratori, Il Prato, Padova 2020, pp.169-212.

    C. Gaetani, La reintegrazione delle lacune attraverso la tecnica del tratteggio: considerazioni sul metodo, in M. Andaloro. (a cura di), La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi, Atti del Convegno Internazionale di Studi 12-15 novembre 2003, Nardini Editore, Firenze 2006, pp. 277-284.

    C. Rossi Scarzanella, T. Cianfanelli, La percezione visiva nel restauro dei dipinti. L'intervento pittorico, in Problemi di restauro. Riflessioni e ricerche. I sessanta anni del laboratorio di restauro dei dipinti (1932-1992), Edifir, Firenze, 1999, pp. 185-211.

    Sezione 3.4 Tele- Legno

    DOTT.SSA PETRA FARIOLI

    H. Althöfer, La questione del ritocco nel restauro pittorico, (1974), Il Prato, Padova, 2002. 

    U. Baldini, Teoria del restauro e unità di metodologia, vol. I, Nardini, Firenze, 1978

    R. Bestetti, La verniciatura dei manufatti policromi: dalle vernici tradizionali alle resine a basso peso molecolare, Il Prato, Padova 2020.

    C. Brandi, Teoria del restauro, Einaudi, Torino, 1977, pp. 29-47, 71-76. 

    L. Borgioli, P. Cremonesi, Le resine sintetiche usate nel trattamento di opera policrome, Il Prato, Padova 2005.

    R. Calore, L. Frizza, M. Jaxa-Chamiec, L. Rizzonelli, N. Stevanato, F. Tisato, AQUAZOL 500. Una possibile alternativa ecocompatibile alla colla animale nella preparazione degli stucchi per il restauro dei dipinti. Test preliminari per la stabilità, lavorabilità e comportamenti, in Le fasi finali del restauro nelle opere policrome mobili, Atti del convegno, Trento, 9-20 novembre 2010, a cura di Cesmar7, Padova, Il prato, Padova, 2011, pp. 79-86. 

    G. Canocchi, M.C. Gigli, M.D. Mazzoni, P. Stiberc, La lacuna nella scultura lignea. Problemi di intervento in Lacuna. Riflessioni sulle esperienze dell’Opificio delle Pietre Dure, Edifir, Firenze, 2009, pp. 131-135.

    O. Casazza, Il restauro pittorico nell’unità di metodologia, Nardini Editore, Firenze, 1981, pp. 5-84. 

    M. Ciatti, Appunti sulla storia del restauro pittorico in Italia, in Lacuna. Riflessioni sulle esperienze dell’Opificio delle Pietre Dure, Edifir, Firenze, 2009, pp. 15-31. 

    D. De Luca, I manufatti dipinti su supporto tessile. Vademecum per gli allievi restauratori, Il Prato, Padova 2020, pp.169-212. 

    C. Gaetani, La reintegrazione delle lacune attraverso la tecnica del tratteggio: considerazioni sul metodo, in M. Andaloro. (a cura di), La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi, Atti del Convegno Internazionale di Studi 12-15 novembre 2003, Nardini, Firenze, 2006, pp. 277-284.

    P. Mora, L. Mora, P. Philippot, La conservazione delle pitture murali, Compositori, Bologna, 1999.

    S. Rinaldi, Il punteggiato di Pietro Palmaroli. Genesi tecnica e teoria cromatica, in “Studi di Storia dell'Arte”, n. 15, 2004, pp. 255-274.

    C. Rossi Scarzanella, T. Cianfanelli, La percezione visiva nel restauro dei dipinti. L'intervento pittorico, in Problemi di restauro. Riflessioni e ricerche. I sessanta anni del laboratorio di restauro dei dipinti (1932-1992), Edifir, Firenze, 1999, pp. 185-211. 

    F. Tonini, La scultura lignea, tecniche e restauro. Manuale per allievi restauratori, Il prato, 2015. 

    C. Toso, C. Modesti, Il restauro dell’Angelo portacero della Collezione Alberti di Prato: un’occasione per ripensare l’integrazione di una superficie abrasa. Ideazione, studio e applicazione di colori a impasto formulati con Aquazol®️ 500, in “OPD Restauro”, n. 32, Centro Di, Firenze, 2020, pp. 201-215.

    MODULO INTEGRATIVO_ MICROSCOPIA DEI BC

    DOTT.SA SABRINA BURATTINI

    1. Peter Kitin, Steven L. Voelker, Frederick C. Meinzer, Hans Beeckman, Steven H. Strauss, and Barbara Lachenbruch.
    Tyloses and Phenolic Deposits in Xylem Vessels Impede Water Transport in Low-Lignin Transgenic Poplars: A Study by Cryo-Fluorescence Microscopy.
    Plant Physiol. Vol. 154, 2010
     
    2.Robert A. Blanchette. A review of microbial deterioration found in archaeological wood from different environments.
    International Biodeterioration & Biodegradation, 46 189-204, 2000.

    3.Rosemary G. White and Deborah A. Barton. The cytoskeleton in plasmodesmata: a role in intercellular transport? Journal of Experimental Botany, 62, 15, 5249-5266, 2011.

    4.Carl J. Houtman, Peter Kitin, Jon C. D. Houtman, Kenneth E. Hammel, Christopher
    G. Hunt. Acridine Orange Indicates Early Oxidation of Wood Cell Walls by Fungi. PLOS ONE 25, 2016.
     
    5.Yoon Soo Kim & Adya P. Singh. Micromorphological characteristics of Wood biodegradation in wet environments: a review. IAWA Journal, Vol. 21 (2), 2000: 135-155.
     
    6.J Bond, L Donaldson, S Hill, K Hitchcock. Safranine fluorescent staining of wood cell walls. Biotechnic & Histochemistry 2008, 83(3-4): 161-171.
     
    7.N. Macchioni, B.Pizzo, C. Capretti, G. Giachi. How an integrated diagnostic approach can help in a correct evaluation of the state of preservation of waterlogged archaeological wooden artefacts. Journal of Archaeological Science xxx (2012) 1e9.
     

    Modalità di
    accertamento

    Dopo aver frequentato almeno il 75% di ogni singola sezione di laboratorio lo studente potrà sostenere il relativo parziale durante le ufficiali sessioni d'esame. 

    Dopo aver sostenuto gli esami parziali di ognuna delle 4 sezioni e il modulo integrativo, l'esame verrà verbalizzato durante le ufficiali sessioni d'esame con un'unica valutazione risultante dalla media delle valutazioni parziali. La valutazione del voto definitivo  sarà così ottenuta:

    Media delle valutazioni parziali 95 %

    Voto modulo integrativo 5 %

    ESAME PARZIALE

    Per sostenere ogni esame parziale lo studente dovrà presentare, alla fine delle attività laboratoriali, una Relazione Tecnica concordata con il docente di riferimento. L'elaborato dovrà essere inviato via mail almeno due settimane prima dell'esame ai docenti su supporto informatico.

    Il voto finale dell’esame parziale sarà la somma percentuale di tre voti: Laboratorio, relazione scritta ed esame orale. La metrica di valutazione sarà la seguente:

    Laboratorio 40%

    Le Attività di Laboratorio avranno la seguente valutazione da:

    •  18 se l’allievo copre la frequenza minima

    • 19 a 28 se l’allievo dimostra buone capacità manuali

    •  28 a 30 se l’allievo partecipa attivamente e interagisce con il gruppo 

    Relazione Scritta 20% 

    La relazione scritta avrà una valutazione da

    •  18 a 25 se la relazione ricopre tutti gli argomenti trattati

    •  25 a 28 se la relazione ha un adeguato linguaggio tecnico e degli esempi pertinenti 

    •  28 a 30 se tutti gli elementi della relazione sono illustrati in maniera completa e approfondita. 

    Esame orale 40%

    L’esame orale avrà una valutazione da

    • 18 a 23 se le risposte alle domande sono incomplete e prive di linguaggio adeguato 

    • 24 a 28 se le risposte alle domande sono complete e con linguaggio adeguato

    • 28 a 30 se l’allievo dimostra capacità di elaborazione ed interpretazione delle nozioni acquisite

    L'esame orale verterà su:

    • operazioni svolte in laboratorio;

    • bibliografia fornita dai docenti

    • discussione sulla relazione presentata.

    Esame Modulo integrativo

    Per il  modulo integrativo è prevista una Relazione Scritta da concordarsi con il docente

    Disabilità e DSA

    Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

    A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

    Informazioni aggiuntive per studentesse e studenti non Frequentanti

    Modalità didattiche

    Frequenza obbligatoria

    Obblighi

    Frequenza obbligatoria

    Testi di studio

    -

    Modalità di
    accertamento

    -

    Disabilità e DSA

    Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

    A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

    « torna indietro Ultimo aggiornamento: 01/07/2024


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