LABORATORIO 2 - SEZIONE 2.4 RISANAMENTO 1
LAB. 2 - SECTION 2.4 CONSOLIDATION 1
A.A. | CFU |
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2024/2025 | 5 |
Docente | Ricevimento studentesse e studenti | |
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Luca Antonelli |
Assegnato al Corso di Studio
Giorno | Orario | Aula |
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Giorno | Orario | Aula |
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Obiettivi Formativi
Il corso è orientato al restauro del supporto in tela e si costituisce di una parte teorica e pratica.
La parte teorica prende spunto dalla letteratura tecnica partendo dalle prime notizie di foderature a fine 600 con alcune note sui trattati intermedi fino alla codifica da parte di G.Secco Suardo. Segue una introduzione ai ripensamenti sul metodo avanzati nel convegno di Greenwich con la descrizione delle foderature alternative a base di resine sintetiche e l’introduzione ai matodi tradizionali modificati.
Segue una analisi degli ulteriori aggiornamenti più recenti: lo strip lining e la rinuncia a smontare il dipinto
La parte pratica prevede l’utilizzo di almeno 5 modelli preparati dalle allieve divise in gruppi da 2/3 persone su cui mettere in pratica diversi tipi di foderatura con tutte le operazioni che ne conseguono.
Secondo la disponibilità di opere antiche già presenti all’interno del laboratorio, alcune operazioni possono essere ripetute su opere originali.
Programma
PARTE TEORICA
· La foderatura nel restauro di tradizione: alcune note sulle foderature in antico e la codifica nell’800 da parte di Secco Suardo.
Analisi dei materiali che compongono la colla pasta e loro funzione
Come si svolge il processo di foderatura dal dipinto montato sul telaio antico all’opera finita e tutte le fasi operative intermedie: la velinatura, la pulitura del retro, il consolidamento, l’adesione delle due tele e la rimozione delle protezioni
· La due principali scuole italiane: il metodo “romano” e il metodo “fiorentino”
· I rischi di incidenti o danni che possono verificarsi durante la foderatura, le tracce di eventuali danni che si possono riconoscere su interventi passati. La prassi di tradizione comporta alcuni rischi: la presenza di umidità e il rischio di ritiro della tela o rigonfiamento della preparazione, il rischio della temperatura troppo alta e la bruciatura del colore, la colla-pasta con troppa colla, la carta giapponese entrata dentro il cretto, etc.
· Le opzioni delle resine sintetiche alternative alla foderatura di tradizione, il lavoro di Berger e di Mehra.
· Un esempio di foderatura ibrida nel lavoro di un restauratore di formazione romana : la proposta di Matteo Rossi Doria: la foderatura con farine e resina sintetica
· Valutazione dei vari metodi in rapporto alle esigenze dell’opera, come decidere quando è indispensabile foderare.
· I sistemi di sutura delle lacerazioni, dalle toppe al metodo proposto da Winfried Heiber.
· Cenni ai sistemi alternativi alla foderatura: la marginatura (strip lining) e il mantenimento sul telaio originale
PARTE PRATICA
· Preparazioni di modelli dipinti dagli allievi/e suddivisi in gruppi da 2/3 persone, della dimensione massima consentita per essere ospitati nella tavola a bassa pressione:
Tensionamento della tela, preparazione e stesura dello strato di gesso-colla, realizzazione di un dipinto generico, danneggiamento dei modelli in modo sufficiente da testare il consolidamento.
· Velinatura dei modelli con carta giapponese e adesivi di diversa natura: le colle animali, le resine sintetiche. Applicazione a pennello oppure con carte pretrattate
· Consolidamento della tela, dello strato preparatorio e del colore. Utilizzo delle principali resine sintetiche e colle di derivazione animale.
Riconoscere la casistica più comune e distinguo tra potere adesivo e potere aggregante.
· Sutura delle lacerazioni e integrazione delle lacune di tessuto, valutazione di alcuni metodi filo-filo.
· Miglioramento della superfice nel cretto sollevato
· Preparazione della colla pasta e foderatura romana
· “ “ “ fiorentina
· “ “ “ M..R.Doria
· Preparazione della tela e foderatura con Beva 371
· Preparazione della tela e foderatura con Plextol B500
· Rimozione della velinatura
· Prove di sfoderatura
· Marginatura -strip lining dei dipinti sfoderati
· Lavorazioni da svolgersi su opere antiche, se disponibili
Risultati di Apprendimento (Descrittori di Dublino)
D.1 Lo studente dovrà dimostrare di possedere conoscenze e capacità di comprensione relativi alle tecniche esecutive, alla fenomenologia del degrado, alle tecniche di pulitura, agli interventi di tipo strutturale sul supporto e sugli strati preparatori e pittorici di un dipinto su tela
D.2 Lo studente dovrà applicare praticamente le conoscenze acquisite, dimostrando attitudine a risolvere i problemi anche in riferimento a situazioni inedite e interdisciplinari
D.3 Lo studente dovrà dimostrare autonomia di valutazione e capacità di reperire e assimilare informazioni e dati utili per la corretta formulazione di un'ipotesi di intervento
D.4 Lo studente dovrà dimostrare la capacità di redigere una puntuale relazione tecnica degli interventi eseguiti con relativa giustificazione di metodologie e materiali scelti utilizzando un' adeguata terminologia specialistica
Materiale Didattico
Il materiale didattico predisposto dalla/dal docente in aggiunta ai testi consigliati (come ad esempio diapositive, dispense, esercizi, bibliografia) e le comunicazioni della/del docente specifiche per l'insegnamento sono reperibili all'interno della piattaforma Moodle › blended.uniurb.it
Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento
- Modalità di
accertamento La frequenza alle attività di laboratorio di restauro è obbligatoria; sono consentite assenze per non più del 25% del totale del monte ore relative al Laboratorio frequentato e per non più del 25% del totale del monte ore di ogni singola sezione del relativo Laboratorio. È prevista la registrazione delle presenze. La presenza nei laboratori di restauro è subordinata all'acquisizione degli attestati relativi ai corsi di Sicurezza come indicato nel Regolamento dei laboratori di Restauro.
Dopo aver frequentato almeno il 75% di ogni singola sezione di laboratorio lo studente potrà sostenere il relativo parziale durante le ufficiali sessioni d'esame.
Dopo aver sostenuto gli esami parziali di ognuna delle 4 sezioni e il modulo integrativo, l'esame verrà verbalizzato durante le ufficiali sessioni d'esame con un'unica valutazione risultante dalla media delle valutazioni parziali. La valutazione del voto definitivo sarà così ottenuta:
Media delle valutazioni parziali + Voto modulo integrativo (il cui valore sarà calcolato come percentuale in base alle ore svolte durante il laboratorio)
ESAME ORALE E RELAZIONE SCRITTA
Esame Parziale
Per sostenere ogni esame parziale lo studente dovrà presentare una Relazione Tecnica dell'attività svolta in laboratorio. In accordo con il docente di riferimento. L'elaborato dovrà essere inviato via mail almeno due settimane prima dell'esame ai docenti su supporto informatico.
L'esame parziale consiste in un colloquio orale da sostenere con il docente che afferisce alla sezione.
L'esame orale verterà su:
operazioni svolte in laboratorio;
bibliografia fornita dai docenti
discussione sulla relazione presentata.
Il voto finale dell’esame parziale sarà la somma percentuale di tre voti: Laboratorio, relazione scritta ed esame orale. La metrica di valutazione sarà la seguente:
Laboratorio 40%
Le Attività di Laboratorio avranno la seguente valutazione da:
18 se l’allievo copre la frequenza minima
19 a 28 se l’allievo dimostra buone capacità manuali
28 a 30 se l’allievo partecipa attivamente e interagisce con il gruppo
Relazione Scritta 20%
La relazione scritta avrà una valutazione da
18 a 25 se la relazione ricopre tutti gli argomenti trattati
25 a 28 se la relazione ha un adeguato linguaggio tecnico e degli esempi pertinenti
28 a 30 se tutti gli elementi della relazione sono illustrati in maniera completa e approfondita.
Esame orale 40%
L’esame orale avrà una valutazione da
18 a 23 se le risposte alle domande sono incomplete e prive di linguaggio adeguato
24 a 28 se le risposte alle domande sono complete e con linguaggio adeguato
28 a 30 se l’allievo dimostra capacità di elaborazione ed interpretazione delle nozioni acquisite
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
« torna indietro | Ultimo aggiornamento: 08/09/2024 |