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TEORIA E TECNICHE DEL LINGUAGGIO RADIOTELEVISIVO I, II AMI

A.A. CFU
2010/2011 10
Docente Email Ricevimento studentesse e studenti
Giannetto Sabbatini Rossetti

Assegnato al Corso di Studio

Giorno Orario Aula

Obiettivi Formativi

L’obiettivo del corso è quello di analizzare lo sviluppo del mezzo radiofonico e televisivo e la sua incidenza nell’evoluzione sociale del paese. La comunicazione giornalistica in genere sta attraversando un periodo di transizione che mette in gioco la sua credibilità e soprattutto la possibilità per i cittadini di avere una informazione indipendente, essenziale per la formazione di una pubblica opinione e per il buon funzionamento delle istituzioni democratiche. Il corso partirà dall’analisi dei linguaggi (le differenze in base al mezzo) e dalle tecniche basilari della scrittura giornalistica per arrivare all’analisi dei linguaggi e delle tecniche espressive della radio e della Tv. Si cercherà, in particolare, di capire e interpretare il modo di essere e di operare di chi lavora nelle redazioni radio e Tv (come si preparano i giornali radio e i telegiornali) e di riflettere sui problemi che dovranno affrontare i giornalisti nel futuro digitale che in parte è già presente. Nel corso delle lezioni sarà analizzata la struttura organizzativa della Radio e della Tv e si spiegheranno ruoli, competenze, gerarchie e funzioni di una redazione radiofonica e televisiva. L’analisi e lo studio delle tecniche di ripresa, montaggio, scrittura e impaginazione si intrecciano con le sfide quotidiane che il giornalista Tv deve fronteggiare per svolgere il suo lavoro in modo etico: si cercherà cioè di capire come realizzare il giusto equilibrio tra la potenza sempre crescente delle immagini, la ricchezza informativa del testo e la personificazione dell’informazione attraverso la gestione del corpo e della parola.

L’impostazione del corso si basa sul presupposto che il giornalismo radiofonico e televisivo si serve di un linguaggio molto complesso che non è possibile conoscere e praticare se non si è pienamente consapevoli delle caratteristiche tecniche dei mezzi con cui l’attività giornalistica deve convivere per potersi esprimere. In particolare nell’era digitale il giornalismo televisivo cambierà radicalmente e imporrà al nuovo reporter un cambio di mentalità; lo costringerà a un passo avanti verso un’armonica coesistenza fra conoscenza tecnica e conoscenza umanistica, fra cultura delle macchine e cultura della parola.

Programma

Le lezioni riguarderanno i seguenti argomenti

1 – La storia della Radio e della Tv in Italia; le tappe fondamentali dello sviluppo della Radio e della Televisione in Italia. Storia della Radio in Italia: dall'Eiar alla Rai; le riforme della radiofonia; le radio private; il rapporto radio-Internet. La storia della Tv: dalla Tv “didattica e formativa” (ad Esempio il programma del maestro Manzi “Non è mai troppo tardi”, ecc.) al Grande fratello.  

2 - Come la Radio e la Televisione hanno inciso nell'evoluzione sociale del paese. Pregi e difetti del sistema radiofonico e televisivo in Italia. Le leggi di regolamentazione.

3. Il linguaggio della comunicazione radiofonica e televisiva: la notizia, i principi generali, la funzione del giornalista; come si scrive una notizia per il Gr e per Tg; il giornalista-comunicatore. Fonti e teoria della notizia radiofonica  e televisiva. Le differenze fra l'informazione scritta e quella parlata (la passività del ricevente; la velocità di lettura; la fuggevolezza del messaggio; la stabilità dell'attenzione). Grammatica e sintassi delle immagini.

4 - Il telegiornale e il Giornale radio: storia, modelli e funzioni.

5 - Le forme, i contenuti, l'evoluzione del Tg: Televideo, Internet, il modello All news, i Tg on line, la sfida digitale. Il confronto con i telegiornali stranieri (Francia, Germania, Inghilterra). Le televisioni nel mondo.

6 - L'infotainment. I falsi nella storia del giornalismo, con particolare riferimento alla radio e alla televisione. Il confine fra notizia e fiction. Lo sviluppo della tecnologia e i rischi di manipolazione delle immagini.

7 - La comunicazione punto punto; il controllo degli ascolti; l'auditel e il mercato della pubblicità.

8 - L’organizzazione di una redazione radiofonica

9 - L'organizzazione di una redazione televisiva: il cantastorie catodico; il lavoro di gruppo; la tipologia dei servizi televisivi; la notiziabilità televisiva; la curva dell'attenzione; le parole della televisione.

10 - Il modello all news (la televisione di informazione continua 24 ore 24). L'avventura di Ted Turner: dalla Cnn al progetto europeo. La nascita e lo sviluppo di Rai news 24. Il modello supera anche i confini europei e trova terreno fertile nel mondo arabo (Nile TV, Jamahirya Tv, Al Jazeera). Come i nuovi modelli stanno cambiando il ruolo del giornalista.

11 - La differenza fra giornali radio e programmi; il ruolo della pubblicità.

12 – Le regole fondamentali del giornalismo: ciò che i giornalisti dovrebbero sapere e il pubblico dovrebbe esigere.

Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento

Modalità didattiche

lezioni frontali ed esercitazioni sulla scrittura

giornalistica. Scrittura di notizie per la radio e la Tv.

Obblighi

per essere ammessi all’esame come “frequentante”

bisogna aver partecipato ad almeno i ¾ delle ore di

lezione.

 

Testi di studio

-  Dispensa (fornita dal docente) “Radio e Televisione”

-  Dispensa (fornita dal docente) “La scrittura giornalistica”

-  Dispensa (Fornita dal docente) “La storia della Radio in Italia”

-  Dispensa (fornita dal docente) “La Tv in Italia”

-  Giuseppe Mazzei: “Giornalismo radioTelevisivo. Teorie, tecniche e linguaggi” – Edizioni Rai-Eri – Roma 2005 – pagine 652 - costo 30 euro.

-  Giovanni Mantovani, Antica bottega informazione, segreti e avventure della notizia. Editore: Centro di documentazione giornalistica,189 pagine, pubblicazione giugno 2009 – costo 15 euro (consigliato - non obbligatorio)

-  F. Nanni, R. Ferrazza, Il salvarticolo, La zattera per chi scrive. Editore: Centro di documentazione giornalistica, Roma 2004 – costo 15 euro (consigliato - non obbligatorio)

Modalità di
accertamento

-  Valutazione delle esercitazioni scritte; test iniziale sulla scrittura; test finale; esame orale (per essere ammessi all’esame come “frequentante” è indispensabile aver partecipato ad almeno i ¾  delle ore di lezione).

Disabilità e DSA

Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

Informazioni aggiuntive per studentesse e studenti non Frequentanti

Obblighi

Per la particolarità della materia il corso andrebbe frequentato. Chi non potrà farlo dovrà studiare il testo base: le domande d’esame riguarderanno gli argomenti trattati nel libro di Mazzei (per i non frequentanti non bastano le dispense)

Testi di studio

-  Giuseppe Mazzei: “Giornalismo radioTelevisivo. Teorie, tecniche e linguaggi” – Edizioni Rai-Eri – Roma 2005 – pagine 652 - costo 30 euro.

-  Giovanni Mantovani, Antica bottega informazione, segreti e avventure della notizia. Editore: Centro di documentazione giornalistica,189 pagine, pubblicazione giugno 2009 (consigliato - non obbligatorio)

-  F. Nanni, R. Ferrazza, Il salvarticolo, La zattera per chi scrive. Editore: Centro di documentazione giornalistica, Roma 2004 (consigliato - non obbligatorio)

Modalità di
accertamento

esame orale

Disabilità e DSA

Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

Note

« torna indietro Ultimo aggiornamento: 22/09/2010


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