FILOSOFIA DELLA CULTURA
PHILOSOPHY OF CULTURE
A.A. | CFU |
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2023/2024 | 5 |
Docente | Ricevimento studentesse e studenti | |
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Antonio De Simone | Ogni lunedì al termine della lezione |
Assegnato al Corso di Studio
Giorno | Orario | Aula |
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Giorno | Orario | Aula |
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Obiettivi Formativi
Il Corso di Filosofia della cultura per l’anno accademico 2023-2024 ha il seguente titolo: CULTURA, FILOSOFIA E POLITICA TRA ROUSSEAU, HEGEL E DERRIDA.
Esso si propone di delineare analiticamente e criticamente le seguenti tematiche: 1) il prisma della coscienza e la scrittura dell’io in J.-J. Rousseau; 2) lo spirito del mondo e l’inquietudine del divenire in G. W. F. Hegel; 3) l’impossibile, la politicità dell’umano e il bestiario filosofico in J. Derrida. Attraverso una rilettura del pensiero e dell’opera di Rousseau, Hegel e Derrida, il Corso, svolto in lezioni e seminari, si prefigge, in particolare, di rendere a noi più “contemporaneo” l’idioma filosofico, culturale e politico di questi tre pensatori, restituire, cioè, un’immagine di loro da ritrovare nella “crisi del presente”, davanti al rischio e alle sfide del sapere mondano del nostro tempo. Una lettura “sagittale” di tre fondamentali filosofi dei quali occorre ancora raccogliere appieno la loro “eredità”. Perseguendo tali intenzioni, nella Parte Prima il Corso procede per fasi progressive: (1) in modo sagittale e trasversale, evidenzia la postura culturale, il valore euristico e il movimento riflessivo di alcune fondamentali problematiche che attraversano e strutturano la pagina e la plume di Jean-Jacques Rousseau nei suoi scritti autobiografici. Nello specifico, si sofferma sul rapporto fra temporalità storica, scrittura autobiografica e dimensione metapolitica che solleva il nodo centrale della rousseauiana ontologia della vita personale. Rousseau nella confessione di sé, sul piano autobiografico, nella dimensione del dialogo interiore rammemorante, tra memoria e oblio, si esibisce per iscritto nell’inseguimento successivo del suo essere nella ricerca dell’altro nell’io, nelle scissioni dell’io come soggetto vulnerabile esposto alle contingenze dell’ambiente, del male, del mondo esterno e delle azioni umane, delle patologie della società corrotta, nelle metamorfosi e fluttuazioni dell’identità, nel teatro vitale in cui si appalesano le “maschere” del soggetto, dei soggetti. Un “io” che, nel suo continuo fluire marcatamente frammentario, si rappresenta nella propria scena interiore e si “costruisce scrivendo”, attraverso la confessione di sé. Nella Parte Seconda (2) “attualizza” la problematica della potenza del negativo nell’orizzonte della filosofia occidentale che rilegge Hegel; (3) ricostruisce criticamente la scena (e la drammaturgia) filosofica hegeliana che configura il destino del soggetto tra conflitto, desiderio e riconoscimento; (4) specifica gli aspetti essenziali del rapporto tra Hegel e le morfologie della modernità che fanno riferimento al suo discorso filosofico sulla soggettività, la libertà e l’anatomia della società civile; (5) tematizza il nesso tra soggettività, storia e vita nel passaggio da Hegel a Dilthey; (6) con Hegel oltre Hegel, rilegge l’ermeneutica filosofica del Novecento che dialettizza la relazione tra filosofia ed esperienza “attraverso” Hegel; (7) discute l’intreccio tra filosofia, politica e rivoluzione in Hegel nel “conflitto delle interpretazioni” speculare della filosofia politica contemporanea; (8) delinea una mappa interpretativa dell’inquietudine del divenire centrata sulla dialettica hegeliana tra filosofia, tempo e spirito. La Terza Parte “rilegge” Derrida. Al riguardo, (9) sarà opportuno, nel nostro tempo, chiedersi non solo se nel pensiero di Jacques Derrida ci siano stati gli elementi per rintracciarvi una filosofia della democrazia, della democrazia a-venire, ma domandarsi altresì perché per Derrida sia stato importante affermare che non c’è democrazia senza filosofia, ovvero senza democrazia in filosofia, in modo da poter comprendere che la decostruzione non soltanto è alla radice democratica, ma che non si può dare decostruzione senza democrazia. Com’è noto, dopo la prima fase decostruttiva della tradizione metafisica, a partire dagli anni Ottanta del Novecento, Derrida orienta la propria filosofia sul terreno etico-politico, sviluppando criticamente una serie di temi: il dono, il perdono, l’ospitalità, l’amicizia, la comunità, la testimonianza, il segreto, il lutto, la legge, il rapporto forza/diritto, la giustizia, la decisione, la responsabilità, la crisi della sovranità. La strategia decostruttiva è far emergere una concezione del soggetto capace di mettere radicalmente in questione ogni identità raccolta in sé, purificata dall’alterità e dall’eterogeneità. A partire da qui (10) sarà esaminata la scrittura filosofica dell’ultimo Derrida il quale compie una decostruzione del politico che avvia una riflessione originale sulla questione dell’animale, della vita e del pensiero del vivente. Attraversando la frontiera dei due “sguardi” - dell’animale e dell’umano - che si protende oltre l’inquietante prossimità di questa distinzione, Derrida ci consegna nella scrittura il suo bestiario filosofico-politico con L’animale che dunque sono e La bestia e il sovrano. Di ciò si occupa questa Parte del Corso che offre una “lettura” sagittale di Derrida, un classico “eccedente” della filosofia contemporanea di cui occorre ancora raccogliere appieno la sfida della sua eredità.
Programma
• PARTE PRIMA. ROUSSEAU
• Rousseau. L’ontologia della vita personale.
• Autoritratti dell’io.
• La vita che si scrive.
• Coscienza di sé, solitudine e comunità.
• Memoria, oblio e immaginazione.
• L’intersoggettività moderna.
• Il sentimento di esistere.
• PARTE SECONDA. HEGEL
• Spirito hegeliano. La potenza del negativo e noi.
• Il destino del soggetto. Conflitto, desiderio e riconoscimento.
• Hegel e le morfologie del moderno. Soggettività, libertà, società civile.
• Soggettività, storia e vita. Da Hegel a Dilthey.
• Filosofia ed esperienza.
• Filosofia, politica e rivoluzione.
• Hegel. Il tempo, lo spirito e la filosofia.
• Cultura, filosofia, arte ed esperienza del vissuto.
• Critica dialettica, Spirito assoluto e teologia politica.
• PARTE TERZA. DERRIDA
• Jacques Derrida. Una politica della filosofia.
• Ospitalità, amicizia, cittadinanza.
• Decostruzione e democrazia.
• Habermas e Derrida.
• Derrida. Soggettività dell’umano, questione dell’animale e sovranità politica.
• L’inquietante prossimità. Vita, contingenza e politica.
Risultati di Apprendimento (Descrittori di Dublino)
In rapporto alla disciplina lo studente dovrà mostrare:
Conoscenza e capacità di comprensione:
- conoscenza delle tematiche fondamentali della Filosofia della cultura esposte a lezione e approfondite nei libri di testo e comprensione dei suoi concetti fondamentali nelle loro ricadute culturali, filosofiche e politiche (vedi Obiettivi formativi);
Conoscenza delle forme filosofiche e delle metamorfosi e dinamiche culturali, storiche, socio-politiche esposte a lezione e approfondite nei libri di testo e comprensione dei processi che le hanno configurate.
- comprensione degli elementi costitutivi della relazione tra cultura, filosofia e politica ed tra moderno e contemporaneo in relazione all'ambito disciplinare trattato e al programma svolto.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate:
- capacità di orientarsi nel dibattito culturale, filosofico, politico, sociologico e pedagogico moderno e contemporaneo e di comprendere gli elementi che oggi consolidano strutturalmente la conoscenza delle problematiche della Filosofia della cultura anche in ambito formativo ed educativo.
Autonomia di giudizio (making judgements):
- capacità di prendere posizione autonomamente rispetto ai principali nodi culturali, filosofici, storico-politici ed educativi del dibattito critico contemporaneo sul pensiero degli autori considerati durante il Corso e nei testi d’esame.
Abilità comunicative:
- capacità di comunicare adeguatamente quanto appreso nelle forme dello studio di livello universitario; capacità di trasmettere e comunicare gli aspetti e i principi fondamentali della Filosofia della cultura declinata nel suo rapporto disciplinare nel lavoro educativo di base.
Capacità di apprendere:
- sulla base delle conoscenze acquisite tramite il corso, lo studente dovrà essere capace di costruire autonomamente percorsi di approfondimento e di comprendere quali letture ed esperienze possono aiutarlo in tal senso.
In rapporto alla disciplina, dunque, lo studente dovrà mostrare in modo maturo, il possesso:
• della padronanza delle conoscenze di base;
• della comprensione dei concetti fondamentali della disciplina;
• della capacità di usare conoscenze e concetti per ragionare secondo la logica della disciplina.
Materiale Didattico
Il materiale didattico predisposto dalla/dal docente in aggiunta ai testi consigliati (come ad esempio diapositive, dispense, esercizi, bibliografia) e le comunicazioni della/del docente specifiche per l'insegnamento sono reperibili all'interno della piattaforma Moodle › blended.uniurb.it
Attività di Supporto
Durante il corso, per arricchire l'offerta formativa, si svolgeranno seminari integrativi interdisciplinari tenuti dal titolare della cattedra prof. Antonio De Simone e dai cultori della materia Dr. Luciano Massi, Dr. Antonio Maria Ligresti e dal Dr. Mauro Cascio. È inoltre previsto durante il corso un incontro di studi le cui modalità e possibilità di realizzazione saranno calendarizzate e comunicate.
Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento
- Modalità didattiche
Lezioni frontali, esercitazioni e seminari scientifico-didattici integrativi di approfondimento
- Obblighi
La partecipazione alle lezioni da parte dei frequentanti favorisce lo sviluppo delle logiche e delle metodologie disciplinari di apprendimento.
- Testi di studio
ANTONIO DE SIMONE, Le affezioni dell’anima. Rousseau. Il prisma della coscienza e la scrittura dell’io, Morlacchi Editore, Perugia 2023.
ANTONIO DE SIMONE, Lo spirito del mondo. L’inquietudine del divenire. Lezioni su Hegel, Mimesis, Milano 2023.
ANTONIO DE SIMONE, Jacques Derrida. L’impossibile, la politicità dell’umano e il bestiario filosofico, Mimesis, Milano 2023.
- Modalità di
accertamento Esame orale.
La valutazione finale è espressa in trentesimi.
I criteri di valutazione e i punteggi relativi in trentesimi sono determinati secondo la seguente scala:
meno di 18: livello di competenza sufficiente. Il candidato non raggiunge nessuno dei risultati di apprendimento previsti al punto "conoscenza e capacità di comprensione"
18-20: livello di competenza sufficiente. Il candidato raggiunge i risultati di apprendimento previsti al punto "conoscenza e capacità di comprensione".
21-23: livello di competenza pienamente sufficiente. Il candidato raggiunge i risultati di apprendimento previsti ai punti "conoscenza e capacità di comprensione" e "conoscenza e capacità di comprensione applicate".
24-26: livello di competenza buono. Il candidato raggiunge i risultati di apprendimento previsti ai punti "conoscenza e capacità di comprensione"; "conoscenza e capacità di comprensione applicate" e "autonomia di giudizio".
27-29: livello di competenza molto buono. Il candidato raggiunge i risultati di apprendimento previsti ai punti "conoscenza e capacità di comprensione", "conoscenza e capacità di comprensione applicate", "autonomia di giudizio" e "abilità comunicative".
30 e 30 e lode: livello di competenza eccellente. Il candidato raggiunge pienamente i risultati di apprendimento previsti ai punti "conoscenza e capacità di comprensione"; "conoscenza e capacità di comprensione applicate"; "autonomia di giudizio"; "abilità comunicative" e "capacità di apprendere".
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
Informazioni aggiuntive per studentesse e studenti non Frequentanti
- Modalità didattiche
Gli studenti non frequentanti dovranno studiare lo stesso programma dei frequentanti e gli stessi libri di testo.
- Testi di studio
ANTONIO DE SIMONE, Le affezioni dell’anima. Rousseau. Il prisma della coscienza e la scrittura dell’io, Morlacchi Editore, Perugia 2023.
ANTONIO DE SIMONE, Lo spirito del mondo. L’inquietudine del divenire. Discorsi su Hegel, Mimesis, Milano 2023.
ANTONIO DE SIMONE, Jacques Derrida. L’impossibile, la politicità dell’umano e il bestiario filosofico, Mimesis, Milano 2023.
- Modalità di
accertamento Esame orale.
La valutazione finale è espressa in trentesimi.
I criteri di valutazione e i punteggi relativi in trentesimi sono determinati secondo la seguente scala:
meno di 18: livello di competenza sufficiente. Il candidato non raggiunge nessuno dei risultati di apprendimento previsti al punto "conoscenza e capacità di comprensione"
18-20: livello di competenza sufficiente. Il candidato raggiunge i risultati di apprendimento previsti al punto "conoscenza e capacità di comprensione".
21-23: livello di competenza pienamente sufficiente. Il candidato raggiunge i risultati di apprendimento previsti ai punti "conoscenza e capacità di comprensione" e "conoscenza e capacità di comprensione applicate".
24-26: livello di competenza buono. Il candidato raggiunge i risultati di apprendimento previsti ai punti "conoscenza e capacità di comprensione"; "conoscenza e capacità di comprensione applicate" e "autonomia di giudizio".
27-29: livello di competenza molto buono. Il candidato raggiunge i risultati di apprendimento previsti ai punti "conoscenza e capacità di comprensione", "conoscenza e capacità di comprensione applicate", "autonomia di giudizio" e "abilità comunicative".
30 e 30 e lode: livello di competenza eccellente. Il candidato raggiunge pienamente i risultati di apprendimento previsti ai punti "conoscenza e capacità di comprensione"; "conoscenza e capacità di comprensione applicate"; "autonomia di giudizio"; "abilità comunicative" e "capacità di apprendere".
Disabilità e DSA
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
« torna indietro | Ultimo aggiornamento: 14/09/2023 |